[Sherlock Holmes] Unicuique suum
Fandom: Sherlock Holmes (Sir Arthur Conan Doyle)
Titolo: Unicuique suum
Rating: G
Conto Parole: 221 (OO)
Personaggi: Sherlock Holmes, John H. Watson
Pairing: Nessuno
Avvertimenti: A parte il famoso warning "titolo altisonante", nessuno
Disclaimer: Il format delle 221B drabbles è stato creato dall'autrice anglofona kcscribbler. Io lo sto solo prendendo in prestito.
Note: Il titolo, letteralmente, si può tradurre con A ciascuno il suo. Per brossura si intende il cartoncino leggero di rilegatura dei cosiddetti paperback :D
Il detective si piegò sulle ginocchia, esaminando ogni centimetro di quella fanghiglia bagnata, profondamente assorto nella propria precisa, meticolosa esplorazione del terreno circostante alla scena del delitto. Si sentiva come l'artista nella sua piena realizzazione, in quelle occasioni: perchè era la stessa Natura che, indizio dopo indizio, gli svelava a poco a poco la via che conduceva alla soluzione dell'enigma.
Fu distratto da un tramestìo ed un fruscìo di foglie poco distante, ed i suoi occhi grigi saettarono intorno immediatamente, mettendo infine a fuoco un lembo di stoffa scura seminascosta tra gli arbusti bassi del sottobosco.
Ridacchiò, avanzando cautamente e portandosi alle spalle dell'uomo, faticosamente chino e intento in una confusa esaminazione del luogo.
"Cosa ha trovato, Watson?" chiese, con voce squillante.
Il medico sobbalzò. Con aria quasi colpevole, si levò in piedi.
"Credo... le mie impronte, Holmes."
Il celebre investigatore trattenne una risata, notando l'improvviso avvilimento che traspariva, seppur debolmente, dai disciplinati lineamenti del suo amico. Invece frugò nella propria tasca, ne estrasse un taccuino ed un lapis, e li passò al dottore, come l'assistente che porga allo scultore lo scalpello ed il martello.
"Ognuno faccia il suo mestiere, vecchio mio." dichiarò, quietamente.
Fece ritorno rapidamente alle proprie indagini, seguito dallo sguardo attento del leale camerata, che sorrideva placidamente, giocherellando con la matita e sfogliando il libretto rilegato in brossura.
Titolo: Unicuique suum
Rating: G
Conto Parole: 221 (OO)
Personaggi: Sherlock Holmes, John H. Watson
Pairing: Nessuno
Avvertimenti: A parte il famoso warning "titolo altisonante", nessuno
Disclaimer: Il format delle 221B drabbles è stato creato dall'autrice anglofona kcscribbler. Io lo sto solo prendendo in prestito.
Note: Il titolo, letteralmente, si può tradurre con A ciascuno il suo. Per brossura si intende il cartoncino leggero di rilegatura dei cosiddetti paperback :D
Il detective si piegò sulle ginocchia, esaminando ogni centimetro di quella fanghiglia bagnata, profondamente assorto nella propria precisa, meticolosa esplorazione del terreno circostante alla scena del delitto. Si sentiva come l'artista nella sua piena realizzazione, in quelle occasioni: perchè era la stessa Natura che, indizio dopo indizio, gli svelava a poco a poco la via che conduceva alla soluzione dell'enigma.
Fu distratto da un tramestìo ed un fruscìo di foglie poco distante, ed i suoi occhi grigi saettarono intorno immediatamente, mettendo infine a fuoco un lembo di stoffa scura seminascosta tra gli arbusti bassi del sottobosco.
Ridacchiò, avanzando cautamente e portandosi alle spalle dell'uomo, faticosamente chino e intento in una confusa esaminazione del luogo.
"Cosa ha trovato, Watson?" chiese, con voce squillante.
Il medico sobbalzò. Con aria quasi colpevole, si levò in piedi.
"Credo... le mie impronte, Holmes."
Il celebre investigatore trattenne una risata, notando l'improvviso avvilimento che traspariva, seppur debolmente, dai disciplinati lineamenti del suo amico. Invece frugò nella propria tasca, ne estrasse un taccuino ed un lapis, e li passò al dottore, come l'assistente che porga allo scultore lo scalpello ed il martello.
"Ognuno faccia il suo mestiere, vecchio mio." dichiarò, quietamente.
Fece ritorno rapidamente alle proprie indagini, seguito dallo sguardo attento del leale camerata, che sorrideva placidamente, giocherellando con la matita e sfogliando il libretto rilegato in brossura.