Forse non tutti lo sanno ma sono stati prodotti 7 drama cd per X, chiamati 'Character File'.
Innanzitutto... cos'è un drama? E' una traccia audio che invece che contenere una bella musica contiene dei dialoghi od una narrazione od un monologo. Gente che parla insomma. In giapponese.
Nei 7 drama cd a parlare sono i 7 draghi del cielo e i 7 draghi della terra.
Ogni cd è dedicato a 2 personaggi.
Prima c'è un monologo, poi un dialogo fra il personaggio in questione e altri personaggi, poi un ultimo monologo.
Il testo del cd è stato scritto dalla Ohkawa ma non sempre si abbina perfettamente a ciò che ci viene presentato nel manga.
Qualcuno ha fatto questa traduzione dal giapponese all'inglese. Purtroppo non ho idea di chi sia stato (l'ho scaricata parecchi anni fa) ma io mi sono solo limitata a tradurre la sua versione dall'inglese all'italiano.
X Character File 6 - Yuto & Seishiro
Doppiatori:
Kigai Yuto: Inoue Kazuhiko
Kanoe: Takahata Junko
Sakurazuka Seishiro: Furusawa Tooru
Sakurazuka Seishiro (giovane): Nakai Kazuya
Sakurazuka Setsuka: Yajima Akiko
YUTO
* Monologo.
Yuto: A Tomoe.(1)
Mi dispiace. Il lavoro si è protratto più a lungo di quanto pensassi e io sono arrivato a casa tardi.
Ho sentito il tuo messaggio sulla segreteria telefonica.
Io ti chiamo ora perché mi hai detto di chiamarti.
Ma, beccarti mentre non sei a casa...
Non so se è un buon karma o uno cattivo......
Oh. Ovviamente, il mio karma.
Così, lascerò un messaggio nella tua segreteria.
La tua segreteria può registrare per parecchio tempo, vero?
Sembra che sarò capace di parlare un sacco.
Come stai?
Io sto ancora lavorando seriamente all'ufficio amministrativo.
Tu ne dubiti.
Io prendo davvero il mio lavoro seriamente.
L'anagrafe all'ufficio amministrativo è un posto divertente.
Anche ieri. Un giovane padre venne per registrare il suo primo figlio.
Prima di farlo iniziò a dubitare della sua scelta.
Mi disse di aspettare per un minuto e rimase incerto per trenta minuti di fronte all'ufficio.
Il nome di un bimbo è una cosa importante.
Io l'ho aspettato ma il neo-padre era ancora incerto.
Pensai che sarei stato un intrigante ma comunque ottenni di farmi mostrare quale nome aveva pensato.
E saltò fuori che era Tomoe.
Tomoe-chan.
Un buon nome.
Il papà aveva ancora dubbi così iniziai a spiegargli come era meraviglioso il nome Tomoe dal profondo del mio cuore, usando una ragazza che conoscevo come esempio.
Ovviamente parlavo di te.
Poi quel padre fu veramente commosso.
Mi disse in lacrime "Tomoe è il nome migliore dopo tutto".
Anche io ne fui felice perché ci si stava avvicinando alla pausa pranzo.
Questo mi fa ricordare.
Mi hai chiamato all'ufficio amministrativo di Setagaya l'altro giorno?
Mi dispiace penso che fosse il mio giorno di ferie pagate.
Io ero all'ufficio di prefettura quel giorno.
L'ufficio di prefettura di Tokyo. A Shinjuku.
E' un posto divertente...
Specialmente i piani inferiori.
* Drama.
Ufficio di prefettura, sotterraneo.
Kanoe è seduta sulla sua sedia.
Un leggero rumore elettronico riempie la stanza all'improvviso.
Kanoe fa scattare un interruttore.
La voce di Yuto riempie la stanza.
Yuto: Ti ho disturbato?
Kanoe ghigna.
Kanoe: No, Yuto. Ma non è da te usare un telefono.
Yuto è fra la folla alla stazione di Ikebukuro, a un telefono.
Yuto: Siccome sembra che sarò in ritardo sull'orario prestabilito, ho pensato che fosse meglio telefonarti.
La voce dubbiosa di Kanoe può essere sentita dal ricevitore di Yuto.
Kanoe: Dove sei ora?
Yuto: Ancora a Ikebukuro.
Ufficio di prefettura, sotterraneo.
Kanoe sembra ancora sospettosa.
Kanoe: Non è da te essere in ritardo, vero?
La voce di Yuto echeggia nella stanza.
Yuto: Sono finito un poco intrappolato dentro un Kekkai.
Kanoe: Un Kekkai...?
Stazione di Ikebukuro.
Yuto con un'espressione di disappunto.
Yuto: Già. Pensavo che avrei incontrato Kamui ma un allegro ragazzo di Osaka ha interferito.
Questo ragazzo ha creato un Kekkai... ma era discretamente ammirevole.
Era una perfetta dimensione alternativa con un raggio di tre chilometri.
Anche dopo che ha dissolto il Kekkai, non c'era alcun danno allo spazio normale.
La voce soffocata di Kanoe si può sentire dal telefono.
Kanoe: Allora... lui è connesso con la fine del mondo...
Yuto: Sì, lui è uno di quelli connessi con la fine del mondo...
C'è di più, è un membro dei sette sigilli.
Ufficio di prefettura, sotterraneo.
Kanoe seduta sulla sua sedia.
Kanoe: Hai combattuto dentro un kekkai con uno dei sigilli?
La voce ridente di Yuto echeggia nella stanza.
Yuto: Mi dispiace ma siccome lui era così amichevole non ho potuto resistere...
Ma questa volta è finita in un pareggio.
Abbiamo avuto un ospite.
Kanoe: Un ospite...?
Yuto: Dentro il kekkai innalzato dal ragazzo di Osaka c'era un intruso.
Kanoe: Cosa hai detto?!
Kanoe rende la sua sorpresa evidente per la prima volta.
Yuto si appoggia contro il muro della stazione di Ikebukuro.
Yuto: Davvero, anche il ragazzo di Osaka era sorpreso.
Kanoe: Il primo requisito di un sigillo è l'abilità di creare un kekkai.
Penetrare nel kekkai...
Chi diavolo è?
Yuto: Era un ragazzo dell'età di uno studente delle superiori circa... alto... e sapeva di Kamui.
Kanoe: ... Kamui!?
Allora quel ragazzo è anche lui...
Yuto ride gioiosamente.
Yuto: Uno dei sette sigilli e il misterioso studente delle superiori che penetrò nel kekkai.
Io sono stato preso in giro da questi due e così torno piangendo da te.
Kanoe ride felice alle parole di Yuto.
Kanoe: Tu sei un drago della terra... Uno dei sette angeli. Cosa stai dicendo?
Yuto come se non capisse.
Yuto: Io non sono nient'altro che un semplice impiegato pubblico.
Kanoe ride di nuovo.
Kanoe: Tu sei così adorabile, Yuto.
Quando arriverai qui, mi darai un rapporto dettagliato.
Yuto: Con piacere.
Yuto appende la cornetta.
Sospiro.
Borbottio delicato.
Yuto: Draghi del cielo e draghi della terra.
La fine del mondo.
La fine della terra.
Hmm. Se qualcuno avesse sentito la conversazione che ho appena avuto con Kanoe-san, penserebbe che sono un matto.
Ufficio di prefettura, sotterraneo.
Yuto cammina per un corridoio.
Suono di passi.
Yuto: Già, nessuno crederebbe che c'è una stanza come questa sotto l'ufficio di prefettura di Tokyo.
Yuto arriva alla stanza personale di Kanoe.
Bussa.
Kanoe: Avanti.
La voce di Kanoe proviene dall'interno della stanza.
Yuto apre la porta.
Yuto: Sono tornato.
Kanoe: Bentornato, Yuto.
Kanoe sembra averlo atteso preparando del tè nero.
Yuto nota che è tutto preparato per il tè.
Yuto: E' l'ora del tè?
Kanoe: Sì. Volevo sentire la tua storia con Satsuki.
Yuto: E' qui?
Kanoe: Sì. Beast sembra stia brontolando così lei è rimasta chiusa nella stanza del computer. Ma penso che sarà qui presto.
Yuto: Satsuki-chan si trova bene a scuola?
Lei era una studentessa universitaria al primo anno quest'anno, giusto?
Kanoe sorride suggestivamente.
Kanoe: Pensi che ci sia un professore che può insegnare a Satsuki qualcosa?
Yuto: ... Non c'è.
Kanoe finisce di preparare il tè.
Kanoe: Tu non vuoi zucchero o latte.
Yuto: Solo per la prima tazza.
Kanoe: La seconda è con solo il latte.
Yuto: Te lo sei ricordato? Ne sono felice.
Kanoe: ... Siamo simili in questo.
Yuto ride quietamente.
Kanoe: Allora? Come ti senti ora che hai combattuto un drago del cielo?
Yuto: E' stata dura. Non posso vincere contro i giovani di recente.
Kanoe ride.
Kanoe: Se tu non sei giovane, che cosa solo io?
Yuto: Tu sei ancora molto giovane.
Kanoe: ... Tu non sai nemmeno la mia vera età.
Yuto: Non sono così stupido da chiedere a una donna la sua vera età.
Kanoe: ... Sei davvero dolce, Yuto.
Kanoe ride giocosamente mentre prende in mano una tazza colma di tè.
Kanoe: ... Anche Satsuki. E' graziosa.
I draghi della terra sono nelle mie mani. I sette angeli.
Io ne ho solo due ma li raccoglierò tutti e sette.
Yuto guarda quietamente la sorridente Kanoe.
Kanoe: Tu non chiedi nulla.
Yuto: Preferiresti che chiedessi?
Kanoe: Non sarebbe una storia divertente anche se tu facessi domande.
Yuto: Allora non le farò.
Kanoe: Sì. Ci sono molte cose più divertenti.
Kanoe sorride a Yuto.
Gli occhi di Kanoe che stanno guardando Yuto sembrano inumidirsi.
Kanoe: Dobbiamo divertirci.
Satsuki sarà qui presto.
Noi tre.
Presto... la terra... cambierà in ciò che voglio che sia.
E... il mio desiderio sarà esaudito.
* Monologo.
Yuto: Tomoe.
Vuoi che ti porti a Shinjuku un giorno?
Da quando ho avuto parecchi incarichi in quell'area ho imparato a conoscerla bene.
Oh... ma...
Non penso che tu dovresti venire a Tokyo spesso.
Ci sono un sacco di terremoti a Tokyo.
Ti ricordi di quando venivi a scuola qui, vero Tomoe?
Non passavano due giorni che un altro terremoto si verificava e tu eri spesso pallida perché odiavi i terremoti.
Ci sono stati molti terremoti ultimamente.
Sì, so perché...
Oh, um. Un sacco di ragioni.
E non ho intenzione di lasciare il mio lavoro all'ufficio amministrativo.
non penso mai di lasciarlo.
Lo sai, Tomoe è bello vivere desiderando qualcosa, pensando, "Facciamo questo, voglio fare quello" -- ma non è male vivere "per il tempo che verrà" e nemmeno "lasciarsi trasportare dal corso degli eventi".
Cosa sei, come sei nato.
Qualche volta lo capisci quando tu vivi con naturalezza.
Sono felice che tu ti preoccupi per me, qualcuno che non è costante come gli altri. Ma tu devi prenderti cura anche di te stessa qualche volta.
Oh, penso che la tua segreteria stia per interrompermi presto.
Chiamerò di nuovo.
Non prendere un raffreddore.
Mia cara sorella minore Tomoe.
Chi ha parlato è il tuo unico fratello, Yuto.
SEISHIRO
* Monologo.
Seishiro: Stamattina ho trovato un vecchio pettine.
Un pettine rosso.
Il pettine apparteneva a colei che mi ha fatto nascere.
Il pettine che era sempre usato dalla persona che ero solito chiamare madre.
Lei assomigliava a una ragazzina.
Piccole labbra rosse che sembravano essere state tinte da dei fiori e lunghi capelli neri...
Io penso che fosse una persona bellissima.
Il colore bianco della sua pelle è ancora vivido nella mia memoria.
Pelle bianca.
Colorata dal rosso del sangue.
Mia madre, nei miei ricordi, è sempre collegata all'odore del sangue.
Mia madre era il Sakurazukamori.
Quello prima di me.
Mi chiedo che età avesse.
Io non ne sono ancora completamente sicuro.
Colei che sorrideva sempre in modo quieto sembrava eternamente essere una ragazzina.
L'ho incontrata per la prima volta quando avevo nove anni. Era inverno.
Non so dove lei sia stata prima di quel momento.
Io sono nato a Kanazawa e mia madre era a Tokyo.
Per quel che posso ricordare, non ho mai pensato di voler incontrare mia madre.
Non ho interesse in chi mi ha fatto nascere, o in chi sia mio padre.
Non importa.
Mia madre era un una tradizionale casa giapponese alla periferia di Tokyo.
Nel centro di una vasta casa di un piano.
In una stanza scura dove il sole non brillava mai.
Una stanza circondata da sbarre.
In retrospettiva immagino che quella fosse una prigione.
Una prigione per rinchiudere quella ragazza che era mia madre.
Quando ci incontrammo per la prima volta la ragazza sorrise suggestivamente e disse:
"Tu sei il mio bambino."
Nessuno me lo aveva detto ma quelle parole mi sembrarono vere.
Quando risposi di sì lei premette le sue labbra rosse contro la mia guancia, rise gioiosamente e lo disse di nuovo.
* Drama.
Setsuka: Io sarò uccisa da te.
Una stanza scura in stile giapponese.
Sbarre d'acciaio la circondano come se fosse la cella di una prigione.
Debole luce di candele.
Vicino alla luce c'è la madre di Seishiro, Setsuka e un Seishiro dell'età di uno studente delle medie.
Seishiro: Tu hai l'aspetto di chi si sta divertendo, Kaasan.(2)
Con un sorriso tipico di una ragazzina, Setsuka si appoggia a Seishiro.
Ride appena e appoggia la mano sulla guancia di Seishiro.
Setsuka: Perché tu sei venuto, Seishiro.
Setsuka dice con un sorriso.
Setsuka: Guarda il mio kimono con disegni di camelie invernali.
Loro hanno detto che venivi oggi, così io l'ho indossato per la prima volta.
Seishiro: Che splendore.
Setsuka: Davvero?
Seishiro: Davvero.
Setsuka: Io o il kimono?
Seishiro: Ovviamente tu.
Setsuka, felice, abbraccia Seishiro.
Setsuka: Seishiro... ti amo.
Seishiro: Me? Mi ami?
Setsuka: Sì. Ti amo.
Setsuka sorride il suo solito sorriso suggestivo.
Setsuka: Ma tu non ti curi affatto di me, Seishiro.
Lo so.
Seishiro: E' davvero così?
Setsuka: Lo è. Beh, è vero, giusto? Puoi non essere d'accordo?
Seishiro: Me lo domando.
Setsuka: Non puoi.
Setsuka ride di nuovo.
Setsuka: Tu sei così onesto, Seishiro.
Setsuka preme gentilmente il suo orecchio contro il petto di Seishiro.
Setsuka: Divertente. Tu sei senza cuore ma hai un cuore.(3)
Seishiro: La gente morirebbe senza un cuore.
Setsuka: Oh? Ma tu non sei preoccupato dall'idea di morire.
Setsuka guarda Seishiro con occhi neri.
Setsuka: Tu non saresti preoccupato, giusto?
Tu non hai nulla da temere riguardo alla morte, giusto?
Questo è perché tu non hai nulla di prezioso.
Nulla che rimpiangeresti perdere.
Non hai nulla che ti sarebbe doloroso lasciare in questo mondo.
Seishiro: ...
Seishiro guarda Setsuka, senza rispondere.
Setsuka: Sì? Sembra che tu voglia dire qualcosa.
Setsuka sorride scherzosamente.
Seishiro: Ami qualcosa?
Setsuka sorride e sussurra nell'orecchio di Seishiro.
Setsuka: ... Questo è un segreto.
Setsuka ride quietamente.
Setsuka: Sono andata fuori per la prima volta dopo parecchio tempo oggi.
Seishiro: Chi hai ucciso?
Setsuka: Non lo so.
Un uomo. Un grosso uomo.
Mi ha guardato con occhi tristi mentre moriva.
Ha detto che aveva paura di morire.
Ha detto che amava qualcuno, così non voleva morire.
Seishiro: E' stato divertente?
Setsuka: Molto.
Seishiro: Questa è una buona cosa.
Setsuka: Perché?
Seishiro: Perché sono felice quando tu sei felice.
Setsuka: Bugiardo.
Seishiro: Non mento.
Setsuka: Tu non ti curi affatto di me.
Seishiro: Questo non è vero.
Setsuka: Come puoi dire questo?
Seishiro: Perché tu sei meravigliosa.
Setsuka ride di nuovo.
Setsuka: Ti piacciono le cose meravigliose?
Seishiro: Sì, mi piacciono.
Setsuka: Quale parte di me è meravigliosa?
Seishiro: I capelli, gli occhi, le labbra... ogni cosa.
Kaasan, è difficile credere che tu mi abbia dato alla luce.
Seishiro osserva Setsuka.
Seishiro: Tu sei sempre... una ragazzina.
Setsuka: Ma... la fine arriverà presto.
Seishiro: ...
Setsuka: Vero, Seishiro?
Seishiro: ...
Setsuka: Tu finirai questo per me, vero?
Seishiro: ... Immagino di sì.
Setsuka ride felice.
Setsuka: ... Ne sono lieta.
Ho preso queste perché ho saputo che tu venivi oggi. Vedi?
Setsuka solleva la sua manica e sostiene il mazzo di fiori sul vaso.
Setsuka: Camelie. Camelie rosse.
Seishiro: Il tuo fiore preferito.
Setsuka: Lo amo. Amo le camelie specie quando cadono.
Setsuka ha un'espressione sognante.
Setsuka: Cade sul terreno.... plop, come una testa umana.
Lo amo.
Quando c'è una camelia rossa sul terreno in una giornata di neve
sembra che la neve bianca sia coperta di sangue rosso.
Lo amo.
Seishiro: Allora dovrei portarti delle camelie la prossima volta?
Fiori rossi che tu ami.
Setsuka: Adornerai la mia tomba con essi?
Setsuka risponde senza cattiveria.
Setsuka: Ma non puoi perché il sakura mangerà il mio corpo.(4)
Setsuka ride.
Setsuka: Io sarò mangiata dal sakura sotto il sakura dove tutti i precedenti Sakurazukamori giacciono. Se tu porti una camelia, il sakura si arrabbierà.
Seishiro: ... Ti piace la camelia più del sakura?
Setsuka all'improvviso sorride con aria più matura.
Setsuka: Io sono il sakura.
Setsuka, tenendo le camelie, si appoggia a Seishiro.
Setsuka: Vedi, loro hanno un buon profumo....
Seishiro prende le dita di Setsuka che tengono il fiore e vi appoggia contro le sue labbra.
Seishiro: ... Profumano di sangue.
Setsuka: Mi chiedo del sangue di chi?
Ne ho uccisi così tanti, non so di chi sia questo sangue.
Setsuka prende le dita di Seishiro e le morde forte.
Seishiro: ...!
Setsuka: ... Seishiro, il tuo dito ha un buon sapore.
Setsuka sorride suggestivamente.
Setsuka: Fa male...?
Seishiro: ... No.
Setsuka: ... L'odore del tuo sangue, Seishiro... lo amo.
Setsuka muove un dito sulle labbra di Seishiro.
Setsuka: Baciami.
Seishiro bacia silenziosamente Setsuka.
Setsuka mormora.
Setsuka: Ti amo... Seishiro...
Presto...
Tu mi ucciderai.
* Monologo.
Seishiro: Proprio come mia madre ha detto io l'ho uccisa.
Quando avevo quindici anni.
Un giorno nevoso.
Sotto una camelia, la pianta che diceva di amare.
La neve bianca era tinta del rosso della camelia e del rosso del suo sangue.
Mia madre morì felice fra le mie braccia.
Lei sorrise mentre diventava fredda.
Il suo sorriso era ancora quello di una giovane donna. Meraviglioso.
Io ho ucciso mia madre e sono diventato il Sakurazukamori.
Non ho sentito niente, nemmeno quando l'ho uccisa.
Anche ora.
Non sento niente.
Da tanto tempo non posso differenziare la gente dalle cose.
Uccidere qualcuno e rompere una tazza di vetro per me è la stessa cosa.
Corpi, oggetti rotti, sono tutti uguali.
La scommessa che ho iniziato con un limite di tempo di un anno non mi ha affatto cambiato.
Il ragazzo che ha partecipato alla scommessa senza saperlo.
Oggi, l'ho visto per la prima volta dopo parecchio tempo.
Sembrava più maturo ma i suoi occhi puri e trasparenti erano gli stessi di prima.
La gente non può cambiare facilmente.
Non io. O Subaru-kun.
Mi ucciderà per vendicare la sorella che gli ho ucciso?
E io lo... lui...(5)
Note:
- Tomoe è un personaggio di 'Hagunsei Senki' un manga che le CLAMP hanno interrotto dopo 4 capitoli. Il suo nome completo è Ozaka Tomoe. Perché Yuto la chiama sorella se il cognome è diverso? E' una cosa che fa anche in 'Hagunsei Senki' e che non necessariamente denota parentela. In questa situazione denota un forte legame.
- Precedentemente per la parola madre si usava il termine 'haha'.
- E' una specie di gioco di parole basato sul fatto che quando ci si riferisce al cuore che sente emozioni si usa la parola 'kokoro' mentre per il cuore fisico che semplicemente pompa sangue si usa 'shinzou'.
- Sakura ha due traduzioni, 'albero di ciliegio' e 'fiore di ciliegio'. Anche se il fandom preferisce 'albero di ciliegio' non è possibile sapere quale delle due Setsuka usa. Inoltre, a dispetto delle traduzioni che vagano in rete, nella versione originale 'sakura' non è affatto evidenziato in modo da far pensare che sia scritto con la maiuscola e quindi sia un nome proprio. Per cui la traduzione può essere:
Setsuka: Ma non puoi perché il ciliegio mangerà il mio corpo.
Setsuka ride.
Setsuka: Io sarò mangiata dal ciliegio sotto il ciliegio dove tutti i precedenti Sakurazukamori giacciono. Se tu porti una camelia, il ciliegio si arrabbierà.
Seishiro: ... ti piace la camelia più del ciliegio?
Setsuka all'improvviso sorride con aria più matura.
Setsuka: Io sono il ciliegio.
Oppure:
Setsuka: Ma non puoi perché i fiori di ciliegio mangeranno il mio corpo.
Setsuka ride.
Setsuka: Io sarò mangiata dai fiori di ciliegio, sotto i fiori di ciliegio dove tutti i precedenti Sakurazukamori giacciono. Se tu porti una camelia, i fiori di ciliegio si arrabbieranno.
Seishiro: ... ti piace la camelia più del fiore del ciliegio?
Setsuka all'improvviso sorride con aria più matura.
Setsuka: Io sono il fiore del ciliegio.
Incidentalmente Setsuka vuol dire 'fiore della neve' per cui ciò che dice non è completamente folle.
- Chi ha letto il Vol. 16 di X noterà una sospettosa somiglianza fra queste parole e quello che si sente dell'ultima frase di Seishiro. In realtà, come in latino, nel giapponese il verbo si mette in fondo quindi Seishiro non ha 'lasciato un buco in mezzo alla frase' semplicemente non l'ha finita.