Intervista: X (da 'CLAMP no Kiseki' 8)

Jun 25, 2007 01:01

Intervista: X (da 'CLAMP no Kiseki' 8)

Questa intervista è la traduzione della traduzione dal giapponese all'inglese fatta da iamsocool12345 e che potete vedere qui e qui.

Quando vi venne l'idea per questa storia?

Ohkawa: Quando ero molto giovane. Era giusto un'idea che vagava nella mia mente, una storia sulla fine del secolo che si avvicinava, così io ne ideai un prototipo. Ma non pensai a niente di veramente concreto all'epoca. In verità, i personaggi di 'X' che ora conosciamo sono totalmente diversi dai primi che ideai.

Diteci del processo di serializzazione.

Ohkawa: Prima di 'X', pubblicavamo 'CLAMP Gakuen Tantei Dan' su Asuka ed aveva successo. E poi il nostro editore, Aoki(Seiichiro)-san(1), ci disse che gli sarebbe piaciuto che provassimo a fare un'altra serie, una di lunga durata questa volta. E io pensai che allora forse potevo fare la mia storia della fine del secolo visto che avevo aspettato così tanto per farla, dopo tutto. Io ho sempre amato storie come 'Hakkeden'(2), dove hai un gruppo di personaggi che si uniscono, diventano amici, sai? Così io pensai facciamo una storia come questa dove vediamo entrambi i lati, entrambi i gruppi.
Mokona: Disegnammo i personaggi di Kamui e Fuma e li mostrammo ad Aoki-san......

Cosa faceva parte del profilo di questi personaggi originali?

Igarashi: Più o meno abbiamo disegnato tutte le caratteristiche che volevamo includere nel personaggio finale in una cosa tipo bollettino. Lo disegnammo tipo le cartoline di auguri dell'anno nuovo e lo spedimmo.(3)

E i personaggi mantengono ora la stessa immagine degli originali di quando eravate più giovani?

Mokona: Oh, no, molti di loro sono parecchio diversi.
Ohkawa: Sì, furono fatti un sacco di cambiamenti. Specialmente per Fuma. Originariamente era un personaggio molto più solare...... simile a Segawa-kun. E non era nemmeno così alto. All'epoca era vicino in altezza al nostro Kamui.
Mokona: Erano un sacco simili ai ragazzi di 'Gakuen Tokukei Duklyon'.
Ohkawa: Feci un sacco di personaggi che erano il tipo forte e silenzioso dopo che ideammo quel bollettino in verità... E la nostra serializzazioni inizio giusto dopo di esso.

Ci sono un sacco di personaggi diversi in 'X'. Chi direste sia stato creato da più tempo?

Mokona: Probabilmente Nataku. Giusto?
Ohkawa: Sì. Lo ideai parecchio tempo fa, alle medie. Era più o meno un: "Beh, perché non ideare un personaggio disegnato in stile anime per una grande storia mitologica." Ovviamente è cambiato un sacco sa allora, ma qui è come tutto iniziò. E uno dei personaggi che ideai allora era Nataku.
Igarashi: Yuto è probabilmente il più vecchio fra i personaggi appartenenti anche ad altre serie, credo.
Ohkawa: Oh, sì, è vero! Yuto e Suoh vengono da una vecchia storia, 'Hagunsei Senki', ma la realizzazione di essa fallì.
Nekoi: Anche Nagisa-chan di 'CLAMP Gakuen Tantei Dan' compariva in quella storia.
Mokona: Anche Arashi è piuttosto vecchia.
Ohkawa: Avevamo una graziosa e piccola storia su 'Romeo e Giulietta' che non fu mai pubblicata, ma la cui eroina era Arashi. Voglio dire, era completamente diversa, un membro della Yakuza(4), aveva un carattere totalmente diverso. Calmo ma veramente spontaneo. E il ragazzo era anche lui un prototipo di Sorata. Era un polizziotto.
Igarashi: Quando fu, nel 1991, giusto? Stavamo pubblicando quei bollettini di cui parlavamo e ideammo un calendario che inserimmo in essi.(5) Anche Arashi era inclusa.
Ohkawa: Sì, quell'immagine di lei era nel nostro artbook 'X ZERO'. Nataku, Yuto, Arashi...... Questi personaggi sono vecchi e stagionati giocatori e oggi hanno ancora lo stesso aspetto. E immagino che Kamui sarebbe il nostro bimbo. Il più giovane.

Usare personaggi di altre serie come fate voi è una tecnica che fu usata spesso da autori come Reiji Matsumoto-sensei e Osamu Tezuka-sensei(6). Che cosa pensate dell'usare questa tecnica?

Ohkawa: Ovviamente siamo state influenzate da persone come Tezuka-sensei e Matsumoto-sensei, ma in verità, iniziammo a far ciò giusto per divertirci al tempo in cui disegnavamo doujinshi. Parlammo di ciò nella nostra intervista su 'CLAMP Gakuen Tantei Dan' (pubblicata sul Volume 5), e più o meno discutemmo dell'argomento, ma quando hai una storia dove hai tutti questi personaggi differenti e dettagliati che sono così divertenti, tu non te la senti di buttarli via. E' veramente tutto ciò che c'è da dire.

Spiegate il significato del titolo di 'X'.

Ohkawa: Beh, prima di tutto, rappresenta un numero sconosciuto, una cosa indefinita che tu devi risolvere in un'equazione numerica. Secondariamente, è, in verità, un'immagine storta della croce. Ci sono così tanti significati che esso ha. Fu deciso piuttosto in fretta per essere uno dei nostri titoli. Lo mostrammo al nostro editore e fu tutto, 'X' era deciso.

Prima avete detto che Kamui era il personaggio più nuovo. A quali dettagli avete prestato speciale attenzione mentre lo stavate creando?

Ohkawa: Avevamo un sacco di richieste per Kamui. (ride) Lui ha un sacco di buone qualità ma anche un sacco di difetti. Questo è ciò che volevamo creare. Lui spicca come individuo nel suo ambiente, ma allo stesso tempo, abbiamo un eroe il cui taglio dei capelli, l'aspetto, e la maniera di parlare è terribilmente comune. E penso che noi volessimo anche che la sua uniforme scolastica non avesse bottoni, vero?
Mokona: Per me, la sua individualità viene più o meno dal modo in cui è stato creato. (ride) Lo disegnammo con un certo tipo di personaggio, un certo tipo di eroe in mente. E' definitivamente il tipo di persona che sta bene come eroe in un manga che parla di poteri psichici. Lui ha questi occhi intensi poi ci sono i capelli. E la sua uniforme scolastica. (ride)(7)

Quanto lavoro richiese creare il volume 1?

Ohkawa: Direi che scrissi circa 60 pagine, forse? Avevamo un sacco di scene, sapevamo che ci saremmo trovate in una situazione in cui avremmo avuto un sacco di disegni su 2 pagine, un sacco di lavoro da fare. Finimmo col tagliare un sacco di immagini di scenari nel volume 1. In verità, se ricordo correttamente, i primi tre volumi finirono in questo modo, 60 pagine, 60 pagine, e 60 pagine. Gosh, eravamo davvero giovani. Non c'è modo che facciamo questo di nuovo. (ride)
Nekoi: Noi usammo un sacco anche il toner all'epoca, vero? Avevamo delle immagini molto definite.
Ohkawa: Ma la cosa divertente era come all'epoca eravamo avanti rispetto alla tabella di marcia in ogni modo...... Specialmente con le pagine a colori di cui avevamo bisogno per i nostri avvisi pubblicitari, esse erano fatte in un lampo. C'erano schizzi di personaggi tutt'attorno a Mokona. Appena iniziavi a lavorare c'era Kamui ovunque.
Mokona: Era una distesa di Kamui. Eccetto per il fatto che sembravano Ashura. (ride)

Così prendeste l'idea del giorno promesso, della fine del mondo, dalle predizioni di Nostradamus, che dicevano che sarebbe finito un giorno di luglio del 1999?

Ohkawa: Quando ero giovane quell'idea era piuttosto popolare. (ride)
Igarashi: Beh, poteva essere l'argomento della storia ma io personalmente non ci ho mai creduto. (ride)
Nekoi: Immagino che ci siano parecchie storie di questo tipo, vero? (ride)
Mokona: Neanch'io ci ho mai creduto, ma mi interessava in ogni modo. (ride) Avevo letto un po' di libri a riguardo. Però non sono mai corsa fuori a comprare tutte le mie provviste a lunga durata e salva vita dell'ultimo minuto o qualcosa del genere.
Ohkawa: Sì, neanche io ci ho mai creduto. Semplicemente amavo le storie di questo tipo; il 1999 come fine del mondo e fine del secolo. C'erano cose come quella anche nel 1899, ma nessuno marchiò esplicitamente la fine del secolo come causa. C'erano giusto un sacco di cose spiacevoli, err, come dirlo meglio...... C'era questa sensazione che qualcosa di grosso stesse per accadere. Ma in verità penso che ciò che ci diede l'idea per un giorno promesso nel 1999 fu la predizione di Nostradamus. (ride)

Cos'altro influenzò 'X'?

Ohkawa: Non penso che nessun'altra nostra opera presenti lo stato della società oggi così come fece 'X'. Beh, in verità, come 'X' fa tutt'ora.
Nekoi: Lo scenario nelle città è cambiato parecchio. I palazzi continuano ad essere costruiti uno dopo l'altro. Voglio dire, anche lo scenario ceh disegnammo in 'X', molto di esso è divantato inaccurato perché ci sono così tanti nuovi palazzi oggi.
Igarashi: E che dire dei cellulari? Non avremmo mai immaginato che sarebbero stati così numerosi e comuni come sono oggi. C'è una scena nel volume 2 in cui Yuto usa un cellulare e un'altra in cui Aoki riceve un messaggio sul suo cercapersone. La scena del cercapersone probabilmente sembra così vecchia ora. (ride)
Mokona: C'è un grosso messaggio sociale. La trama cura molto la società.
Ohkawa: Provammo a presentare un sacco dei nostri problemi con la società nella storia. Ma ovviamente, è duro prendere un lavoro così com'è e ignorare il it's hard to just take a work at face value and ignore the messaggio sottointeso perché la nostra serializzazione è stata interrotta......... Pensavamo che "ASUKA" ci avrebbe dato la libertà di creare come volevamo ma sembra che ci fosse un limite dopo tutto.

Ci sono un sacco di scene truculente in 'X'......

Ohkawa: La morte di Kotori è una delle più grosse. E' particolarmente crudele e, quando ci arrivammo, i nostri editori ci dissero che preferivano non pubblicarla. Ma noi pensavamo che il significato delle scene dei sogni iniziali sarebbero stati persi se la scena era tagliata, e, in qualche modo, ci lasciarono tenerla. Sopo di ciò, avemmo più o meno la libertà di disegnare le cose in qualunque modo volessimo disegnarle, il bere, il diavolo, dinne una. Ma iniziammo a chiederci se dovevamo realmente ontinuare così. Ci sentivamo un poco sperdute. Ma scegliemmo di essere oneste con i nostri lettori, e questo significava che c'erano cose spiacevoli che dovevamo mostrare. Col passare degli anni, però, questo tipo di scene più o meno sparì. E poi avemmo la morte di Saiki, che fu un vero punto di svolta; avemmo un enorme responso negativo dai lettori per quella scena. Questo è il punto in cui gli editori discussero con noi delle scene truculente che avevamo incluso fino ad allora, e di come, se intendevamo continuare così, 'X' non sarebbe stato più uno shoujo, potevano loro continuare a serializzarlo come tale, ecc. Noi finimmo col sentirci sperdute dopo ciò. L'onestà era andata persa e noi eravamo sicure che qualcosa del genere poteva accaderci di nuovo.

Quali altri problemi sociali influenzarono 'X'?

Ohkawa: I terremoti. Ad Awaji(8) ci fu un grosso terremoto che fece un sacco di danni. E poi, quest'anno, ce ne fu un altro in Niigata e ci fu la tsunami nel sud-est Asiatico. I disastri naturali come questi accadono, è una parte della realtà, e può essere un problema molto difficile da trattare. E siccome 'X' è ambientato nei gironi presenti, possiamo includere preoccupazioni su eventi correnti come questi. Fummo capaci di inserire un messaggio sulla società di oggi molto più facilmente che un sacco di altri lavori. E' ambientato in una Tokyo reale, odierna, così possiamo iniettare un sacco di realismo in esso.

E che cosa apprezzaste nel creare 'X'?

Mokona: Facemmo un sacco di esperimenti con 'X'. Un sacco di piume sulla copertina, un vero scorrimento da destra a sinistra nelle pagine e nelle scene, un po' più di organizzazione. E anche i colori, dipingemmo con alcuni nuovi materiali e un sacco di colori contrastanti.
Ohkawa: Quando hai una nuova serializzazione, prima che inizi ad essere pubblicata, decidi tutti i materiali che userai. Ma con 'X', non lo facemmo.
Mokona: Usammo il color screentone, usammo i nostri soliti colori ad inchiostro, e usammo anche prodotti GASH e PASTEL. Noi disegnammo persino sulle nostre copertine a volte. (ride) Penso che ciò che vogliamo dire è che 'X' è un grosso lavoro per noi perché incontrammo un sacco di sfide e riuscimmo a superarle.

Avete menzionato prima un cambio nella scenografia e parlaste dell'aumento dei cellulari. A quali altri lavori potete pensare che includono ciò, che dimostrano un cambiamento negli anni?

Igarashi: Puoi dire se un manga è stato pubblicato per parecchio tempo semplicemente controllando le illustrazioni a colori. (ride)
Ohkawa: "Dragon Ball" (Akira Toriyama) è uno dei manga a cui tu puoi guardare e dire che è vecchio, ma un sacco delgli sfondi e degli scenari erano bianchi così e rimasto bello pulito.
Mokona: Invece 'X' ha un sacco di sfondi pesantemente colorati. E noi iniziammo pensando che sarebbe stato pubblicato solo per 4 volumi prima che fosse concluso, così questi sono molto più puliti. Ma dal volume 5 in poi, iniziammo ad essere più occupate e pasticcione; iniziammo semplicemente a spargere il materiale su tutta la pagina. (ride)
Igarashi: E c'è anche una differenza nei colori, tra la prima stampa e le stampe successive. La copertina per il volume 12 era molo grigia, in origine. E poi un giorno, la notammo casualmente in un negozio di libri e realizzammo che qualcosa era diverso. E' stata stampata in un colore più simile all'argento, più metallico. (ride)
Ohkawa: Saltò fuori che la Kadokawa fece un errore con il colore che specificammo per la copertina. (ride) Noi avevamo pianificato di usare l'argento su una copertina successiva, così avemmo un po' di problemi all'epoca.
Nekoi: Lo stesso è successo per il volume 8, la prima stampa fu in un colore diverso dalle successive. Avevamo chiesto un arancio latte, ma puoi vedere che l'arancio sulle copertine è più un arancio flourescente.......

Le copertine di 'X' sono sicuramente appariscenti, attirano l'attenzione. Chi ideò il loro designs? Fu una decisione di gruppo?

Ohkawa: Sì. E sapevamo che il nero non era veramente il tipico colore per uno shoujo manga. Originariamente pensavamo di usare un design per le copertine più tradizionale, ma alla fine, eravamo sicure, avevamo deciso ceh volvamo fare qualcosa di veramente tosto. (ride) E decidemmo che le avremmo cambiate se avessero incontrato un sacco di lamentele. Facemmo una stampa di prova e la consegnammo al nostro editore, Aoki-san, che ci disse che gli piaceva, in verità, e che era accettabile, così la pubblicammo in quel modo. Ed è interessante come, al di là del mare, le copertine siano state rovesciate. La copertina frontale, invece che il retro, ha l'illustrazione principale.(9)
Nekoi: Iniziammo 'X' poco prima che i manga avessero bisogno di un posto per inserire quei grossi codici a barre sul retro, dove nulla si sarebbe messo in mezzo.
Igarashi: La prima edizione del volume 1 fu pubblicata senza codice a barre, ma sapevamo che avremmo avuto bisogno di spazio per loro eventualmente, così disegnammo le copertine tenendo in mente la compatibilità. Lasciammo uno spazio per esso. E queste prime edizioni hanno una grossa 'X 1' scritta lì per questa ragione.

L'intervista continua in 'CLAMP no Kiseki' 9

Note:

1. Sì, il loro editore si chiama proprio come un personaggio di 'X' e non è tutto, Yatouji Satsuki è disegnata allo stesso modo in cui Igarashi Satsuki si faceva rappresentare all'epoca (solo più seria) e Nekoi Yuzuriha invece è una copia più giovane di Nekoi Mick.
2. "La leggenda di Nansou Satomi e gli otto cani". Una gigantesca opera epica giapponese a cui le CLAMP si erano ispirate per 'Hagunsei Senki'.
3. Sono chiamate 'nengajou' e sono cartoline con auguri per l'anno che verrà.
4. Mafia Giapponese.
5. Può essere che parlino di 'CLAMP News'? In uno di essi c'è una copertina con Arashi... Però nei volumi che ho non c'è nessuna scheda dei personaggi di 'X'... è vero però che me ne mancano 3...
6. Rispettivamente gli autori di 'Capitan Harlock', 'Galaxy Express', 'Starblazes', 'La regina dei mille anni', 'Danguard' ecc, ecc... e 'Kimba, il leone bianco', 'La principessa Zaffiro', 'Black Jack', 'La storia dei tre Adolf', ecc, ecc...
7. Può essere che le CLAMP pensassero a 'Babil Junior' per creare Kamui...
8. Awajishima è un'isola in Hyougoken.
9. Questo è successo in America. Noi le abbiamo in stile giapponese.

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