Questa è la storia di una normalissima giornata di una spensierata famigliola di Osaka (anche se i figli maggiori sono nati a Kyoto e Hyogo eh).
Finalmente è un weekend!
Maruko, che studia a Kyoto in un università inutile, è di ritorno a casa. È appena scesa alla stazione di Osaka e già sente un languorino allo stomaco, decide così di fermarsi a prendere un paio di takoyaki, lungo la strada sente che vari negozi della zona hanno la radio sintonizzata sullo stesso canale dove al momento sta andando una canzone cantata da un gruppo locale che canta di quanto una certa tizia mangia in modo aggraziato il pesce, rotea gli occhi, odia quella canzone! Ogni santa volta si ritrova poi con una voglia di salmone allucinante!
Ecco i suoi takoyaki!~
Da damina aggraziata qual’è (esattamente uguale uguale a quella decantata nella canzone sopra) infilza due takoyaki e se li ficca in bocca urlando per essersi ustionata la lingua.
L’amabile scena ovviamente cattura l’attenzione di tanta gente, tra questi c’era un gruppo di ragazzi in uniforme scolastica, e tra questi (a mo di matrioska insomma) c’era il fratello minore della ragazza, Ryo.
“MARUKO” prese a urlare con una voce assatanata e felice di incontrare la sua sorellona preferita dopo una lunga settimana. Le va incontro scodinzolandole attorno solo come lui sa fare e poi le da un informazione inaspettata: “Oggi Yasu-nii è tornato dal lavoro e dice che con le mance ha preso ci ha portato un regalo, e nonna dice che fa il nabe!”
Se Maruko torna a casa una volta alla settimana il fratello maggiore, Yasu, torna ogni quanto gli capita da Hyogo dove lavora con un taglio di capelli e colore diverso ogni santa volta e generalmente sputtana tutto il suo stipendio da porta pizze in vestiario di dubbio gusto e parrucchiere. È veramente insolito che porti qualcosa a casa oltre ai panni da ficcare in lavatrice insomma.
Maruko e Ryo camminano assieme verso casa dove trovano la madre che ricoperta di buste della spesa sbraita alla matre “Oh! Muoviti che mi si scongelano le patelle surgelate! Almeno levati dall’ingresso”. Le urla quasi animalesche della povera donna, che era pure uscita in ciabatte e grembiule, venivano ignorate dall’adorabile vecchina alta come un lampione e bianca quanto una mozzarella che era occupata a accarezzare uno dei tanti gattini che teneva abusivamente nel tratto di giardino in cui si affacciava la finestra della sua stanza.
NonnaYoko è la prima ad accorgersi della presenza dei due e subito va a cazziarli perchè non stanno dando una mano alla propria madre la quale, visti i due, si volta e chiede a Maru com’è andato il viaggio . Senza manco farla rispondere le scarica la zavorra in mano se ne va finalmente in casa.
Dentro la casa c’erano gli ultimi due mebri della famiglia: Papyiontas che svogliatamente guardava un variety show alla tv e poi casualmente scoppiava a ridere come un idiota e NonnoBabu nella stanza affianco che, deambulando, cantava canzoni del primo dopoguerra a squarciagola inventandone spudoratamente le parole.
“Ma Yasu?” giustamente Maruko si azzarda a fare questa domanda alla madre che stava gettando alla ben e meglio la spesa nel frigo, “Boh” il che non fu una risposta molto utile.
Maruko decise ti tornarsene un camera sua dove il deambulante vecchino alto un metro e un funghetto sott’olio stava tentando di infilarsi delle calze gialle in testa.
“N-nonno che diavolo fai! sono le mie calze quelle!” esclamò strappandogliele di mano e sentendolo blaterare qualcosa su una cuffietta che non trova più.
“Si ok nonno ma queste sono calze e questa è la mia stanza non la tua, e probabilmente se parli di cuffiette la nonna la starà usando per tenere al caldo i gattini della nuova cucciolata di Palla di Neve.” dice cercando di buttare con un po’ di tatto il vecchio fuori dalla camera e poi stendendosi sul suo letto.
Dalle stanze attorno si sentivano i peggio rumori, la chitarra del fratellino straziata da accordi accompagnati da un canto gracchiante e spesso stonato e le altre due donne di casa che discutevano inutilmente su cosa e come fare la cena e a volte degli inquietanti colpi di tosse di Papyontas degni di un vecchio sul letto di morte.
Un oretta dopo Maruko venne chiamada dal fratellone Yasu per cena, stranamente il giallastro che si era fatto in testa gli donava, nonostante il già mezzo metro di ricrescita.
La serata andò avanti e, dopo una cena troppo salata, Yasu decise di mostrare che cosa aveva comprato per la famiglia: una wii, semi scassata e probabilmente di 3mano ma era una wii!
L’allegra famigliola si mise a giocare (oddio guardatevi gli spot meritano).
Il primo a cedere dopo tutti quei giochi senza frontiere fu il Papyiontas che tra una scatarrata e l’altra si fiondò a letto il prima possibile mentre il vero anziano di turno continuava imperterrito a agitare il telecomandino stracciando tutti nei giochi.
(plz notiamo la spensieratezza nell’usare il frullatore in cooking mama (?) per la wii)