Kamen

Dec 13, 2013 22:55

Titolo: Kamen
Autore: Ily_chan
Fandom: KAT-TUN, Jin Akanishi
Pairing: Akame
Rating: G
Genere: Romantico, Angst
Avvertimenti: Slash
Disclamer: Putroppo i personaggi non mi appartengono se mi appartenessero, SICURAMENTE, non starei qui a scrivere di loro
Note: Grazie alla mia beta seleraf che avuto la pasienza di sopportarmi.


Te ne sei andato, mi hai mollato senza dire una parola.

Ho saputo da quel maledetto schermo che ci avevi abbandonato e avevi iniziato la tua carriera da solista. Ho provato a chiamarti in camera subito dopo averlo saputo, ma hai rifiutato la mia chiamata ….

Mi hai lasciato senza dirmi una parola, così come si fa con una persona da una notte e via;  eppure noi non eravamo così, o almeno è ciò che credevo.

La decisione che hai preso era discutibile, lo so io e lo sai tu. Avrei preferito parlarne insieme, ma hai preferito il silenzio. Il silenzio dei vigliacchi.

Ti ho cercato per giorni, ma hai preferito cambiare vita: hai scelto di fare quelle valige e di partire.

Sai che ti dico? Non me ne frega niente di quello che farai.

Nasconderò quello che sento in fondo al cuore e ti manderò a ‘fanculo indossando la mia bella maschera. Perché sì, io sopravviverò senza di te.

Non mi puoi chiedere di capirti però: non potrò mai farlo. Non capirò mai come tu abbia potuto decidere di mettere fine a tutto quello che è successo tra di noi, sottointendendo un semplice “Mollo il gruppo e non me frega un cazzo di quel povero fesso di Kazuya Kamenashi. Tanto cos’era lui per me... una scopata?!”

Sì, probabilmente è ciò che ero: un luogo dove rifugiarsi quando non trovava nessuno che gliela dava.

...Cosa farò senza di lui?

Sopravviverò?

Ora mi sento morire, ma sono certo che con il passare del tempo mi passerà.

Il tempo è passato, gli anni sono passati e io mi sono rafforzato: ho indossato una maschera che mostro a tutti quelli che chiedono e che scavano ancora dentro a questa ferita, che nonostante tutto, non si cicatrizza mai.

Koki mi sta vicino, mi sprona a dimenticarti e io, nonostante sappia di piacergli, continuo a parlargli di noi, della nostra storia e lo faccio star male perché mi vede soffrire.

Mi ha fatto giurare che non avrei mai più pensato a te, ma come faccio a non farlo se sei ogni presente nella mia mente e nelle news?

Ti sei sposato e aspetti una figlia. Notizia shock.

Il mio cuore si spezza ancora di più in mille pezzi e in questi momenti vorrei tanto sprofondare sempre di più...ma forse questo è il modo in cui finalmente posso guarire da questo amore malsano e andare avanti con la mia vita.

Non ci riesco, è più forte di me.

Tutto quel dolore che avevo sommerso in questo momento riaffiora; tutta la rabbia e l’umiliazione per essere stato trattato come un oggetto ritornano a galla e mi vien voglia di spaccare tutto, anche quel disegno che mi ha fatto Ohno-san e che ti somiglia dannatamente. Ma respiro, mi calmo e vado avanti.

Non so come farò a rassegnarmi a vivere senza te.

Ti amo tanto e ti chiedo, t’imploro: aiutami a dimenticarti.

Vorrei odiarti, disprezzarti ed andare con chiunque pur di dimenticare, invece riesco solo ad amarti ogni giorno di più e a far male a me stesso.

Quel dolore che provo purtroppo non riesco più a tenerlo sommerso e ora, mentre canto, mi lascio andare: piango, canto e ballo, liberandomi da tutto quello che ho dentro.

Ok, te ne sei andato, ti sei sposato e aspetti una figlia.

Spero che questo addio, che tutto questo dolore sia servito a qualcosa. Che tu abbia scritto la parola fine a questa storia perché... io non ho intenzione di tornare indietro: non ci sarà più posto per te dentro me.

Da questo momento in poi non so più chi sei ,ma il male che ho dentro al mio cuore, che sta scoppiando, non puoi strapparmelo e portartelo via, quindi lo userò come scudo per difendermi da te.

Ti giuro: maledico con tutta l’anima quel maledetto giorno che ci ha uniti, quel dannato 8 novembre e maledico il giorno in cui hai deciso di mollarmi, mollarci.

La musica sta finendo, non mi rimane altro che salutare. Quindi abbasserò la testa e così tutti i ricordi di noi svaniranno e io sarò libero.

Sei tornato hai provato a riallacciare quel rapporto ormai pieno di dolore.

Dici: “torniamo amici” e io sono qui incredulo. Non capisco, ma so che tutto quel dolore che ho provato mi fa dire “no, non ti perdono non riuscirò mai ad esserti amico, per ora. Forse un giorno chi lo sa…”.

Come posso perdonarlo? Un momento prima bastava il solo star vicini per accendere  la scintilla e ora da un giorno all'altro si è distrutto tutto.

Apro la porta e ti lascio andare, ma ti prego non ti voltare. Perché se ti voltassi, vedresti solo le mie spalle che si allontanano da te, perché io non ci sarò più per te.

Non ritroverai mai più quell’amante felice e spensierato che ti riempiva di attenzioni. Né quel ragazzo che ti faceva urlare nel cuore della notte per un orgasmo e che, quando poi ti diceva “zitto, possono sentirci”, cominciava a ridere di gusto perché gli facevi il solletico.

Non abbasserò mai più le mie difese per te.

Con te indosserò la stessa maschera d’indifferenza che indosso con tutti quanti.

Non sai, non hai provato sulla tua pelle cosa voglia dire sentirsi chiedere continuamente “Kamenashi-san sa del matrimonio di Akanishi-san?” “Kamenashi-san che ne pensa del matrimonio di Akanshi-san”.

No. Tu non sai che voglia avevo di urlare a quei maledetti giornalisti di farsi i cazzi propri, che stavo male, che non sapevo un cazzo del tuo matrimonio e che mi hai distrutto ancora di più il cuore, non avendo il coraggio di affrontare la situazione di nuovo.

Mi giro e ti vedo ancora lì, sull’arco della porta, che mi guardi incredulo e  mi chiedi di rimanere e ridendo mi dici"Stai tranquillo, non ho intenzione di sedurti o cose del genere. Ti conosco e conosco quello sguardo: hai già preso la tua decisione"

A quel punto con quel coraggio che mi è rimasto o forse per puro spirito di sopravvivenza inizio a parlare:

“Sai, credo non sia stato inutile stare con te alla fine. Almeno, ho capito cosa aspettarmi da degli stronzi come te e spero non me ne ricapitino.”

Lo vedo sorride appena incassando il colpo poi prende fiato e ricomincia a parlare:

“Mi manchi Kazuya, ho sbagliato ma vorrei recuperare almeno la nostra amicizia perché come sempre senza di te m'incasino la vita  vorrei un amico che mi appoggi, che mi sostenga.”

Lo guardo stupito, ha ancora la faccia tosta di chiedermi di essermi amico non l’ha capito già la prima volta?

“Amici? Come posso essere amico di una persona che mi ha distrutto l'anima? No, Jin mi dispiace ma abbiamo chiuso, non riuscerei a perdornati, farebbe troppo male.”

Ora abbassi la testa e sospiri, ti vedo giocherellare con le mani e accenderti una sigaretta.

“Cosa c'è ora? Vuoi andar via e non hai il coraggio o una scusa per andartene? Non ne hai bisogno ... vai non ho bisogno di te! Me la sono cavata fin'ora senza di te e continuerò a farlo. Come sempre indosserò la mia bella maschera e tutti saranno felici.”

Lo vedo voltarsi e uscire chiudendo la porta e io cado a terra, stanco di tutto e stranamente libero. Libero da quel peso che avevo sul cuore.

Forse un giorno ricorderò questo giorno come il giorno che mi ha cambiato la vita per sempre e magari ci farò una canzone…. ma ora ho finalmente capito che ho chiuso un capitolo della mia vita e del mio passato per aprirne uno nuovo da dedicare completamente al futuro e a quello che accadrà.

g: introspettivo, g: sentimentale, avv: slash, f: jin akanishi, p: akame, f: kat-tun, r: g, g: angast, avv: one-shot

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