Carino

Aug 31, 2011 13:42


Questa storia è nata come un piccolo regalino per Matsujun per i suoi 28 anni. Arriva con un giorno di ritardo ma spero che vi piaccia.

TITOLO: Carino

AUTORE: ily_chan

FANDOM: Arashi

PAIRING: JunToshi (Matsumoto Jun x Satoshi Ohno)

RATING: G

GENERE: Romantico, Sentimentale, Fluff

AVVERTIMENTI: One-Shot, Slash

RIASSUNTO: Toshi invita Jun a cena fuori per festeggiare il compleanno del più piccolo.

Note: Grazie alla mia beta seleraf. Auguri Matsujun!

Carino era il modo in cui si guardavano, in cui si sfioravano.
I loro gesti erano sempre dolci e teneri: un baciamano, una coccola, una carezza, nessun gesto che andasse mai oltre quella tenerezza che esprimevano.
Satoshi era sempre stato di Kazunari, questo si sapeva, anche se quei due ufficialmente non stessero insieme, ma Riidaa era intoccabile e anche questo era risaputo da qualche tempo ormai.
Anche Jun teneva al suo Riidaa, ma in modo differente dagli altri. Giorno dopo giorno aveva scoperto un sentimento nuovo all’interno del suo cuore e non riusciva più a resistere alla tentazione di stargli sempre più vicino e di mostrare il proprio interesse verso Satoshi.
Sì, Jun Matsumoto era follemente innamorato del suo Riida o meglio… non sapeva se era amore con la “A” maiuscola, ma sentiva che c’era molto vicino.
I loro gesti ultimamente erano sempre più intimi: appena potevano, cercavano d’incontrarsi al di fuori del lavoro; quando Riidaa lo invitò fuori per il suo compleanno, si sentì al settimo cielo.
La sera del 29 agosto dopo un pomeriggio passato a scegliere cosa indossare e con il nervosismo al massimo, come previsto, si presentò al ristorante scelto da Toshi per festeggiarlo.
Ambiente intimo e riservato, luci soffuse e Toshi con un enorme sorriso che lo aspettava al tavolo.
Si sedette e tra una risata e l’altra, una carezza e un’altra e l’imbarazzo dei due, la serata trascorse tranquillamente.
Durante la serata era capitato con naturale complicità, che Jun imboccasse il suo Riida o che gli pulisse gli angoli della bocca sporchi di salsa.
L’aveva portato in un ristorante italiano, aveva prenotato una sala privata solo per loro e aveva fatto in modo che servissero tutti i suoi piatti preferiti.
Intorno alla mezzanotte Satoshi si allontanò con la scusa di dover andare in bagno un secondo e lo rivide apparire allo scoccare della mezzanotte con il volto illuminato solo dalla luce della luna e dalle ventotto candeline sulla torta.
“Tanjobi Jun-chan” disse il suo amato mentre si avvicinava a lui e sentiva come se il suo cuore potesse esplodere da un momento all’altro e non era nemmeno sicuro che in quel momento stesse ancora respirando; per quanto ne potesse sapere poteva essere tutto un sogno e  si sarebbe potuto svegliare da un momento all’altro con la consapevolezza che Toshi stava con il suo Ninochan, invece …
…invece le labbra di Satoshi che si posavano sulle sue guance e il suo profumo erano reali e Jun avrebbe voluto urlare tutto quello che aveva nel cuore prima che gli scoppiasse in petto, ma non riuscì a proferire parola, troppo emozionato e contento, riuscì solo a spegnere  le candeline e ad esprimere il desiderio di stare con lui con tutto il suo cuore.
I camerieri portarono via la torta e Toshi gli diede il suo regalo: un disegno di loro due  abbracciati sotto le coperte.
“Jun-chan, suki da yo” disse un imbarazzato Satoshi e in quel momento a MatsuJun sembrò toccare il cielo con un dito. Il suo Toshi gli aveva detto che lui gli piaceva.
“Ore mo” rispose un Jun emozionato con la voce rotta, mentre stringeva nella sua la mano di Toshi.
La cena finì e fu tempo di riaccompagnare Toshi al suo appartamento ma Jun non ne aveva voglia e quindi deviò verso il porto e fermò la macchina in un punto da cui si potevano ammirare le stelle.
Mentre erano seduti sul cofano anteriore della macchina ad ammirare le stelle, Jun posò lo sguardo sul suo tesoro più prezioso e cominciò ad accarezzarlo e coccolarlo.
Lo coccolava e sentiva man mano Toshi cedere al sonno e con un sorriso dolce dipinto sulle labbra, gli posò un leggero bacio sulla testa e lo riaccompagnò a casa.  Arrivati a destinazione, l’accompagno fin sotto casa e prima di lasciarlo andare definitivamente lo tirò a se e lo baciò, per poi sussurrargli dolcemente all’orecchio: “Oyasumi Riida. Sognami!”.
Ora all’indomani della serata appena trascorsa non poteva sorridere felice e comportarsi come un ragazzino alle prese con la prima cotta, mentre ricordava tutto l’accaduto con un leggero rossore sulla faccia; decise che sicuramente quello sarebbe stato il miglior compleanno della sua vita, mentre rispondeva alla chiamata del suo Toshi.

g: sentimentale, avv: slash, g: romantico, p: juntoshi, f: arashi, r: g, avv: one-shot, g: fluff

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