[Takachii] Dakishimete fureta kuchibiru de ai wo shiru

Feb 11, 2013 18:38

Titolo: Dakishimete fureta kuchibiru de ai wo shiru (I know love through your hugs and kisses) [Destiny - KATTUN]
Personaggi: Takaki Yuya, Chinen Yuri
Rating: PG
Warning: slash
Wordcount: 1.587 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la diecielode per la tabella Phase Liquid con il prompt 'Benzina' e per la 500themes_ita con il prompt 'un sospiro nel vento'.
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente, nessuno dei fatti di seguito descritti è realmente accaduto. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: Phase Liquid
Tabella: 500themes

Yuri si affacciò alla finestra della propria camera, spalancando gli occhi quando vide Yuya salutarlo entusiasta con una mano; aprì un vetro e si affacciò di sotto sentendo Takaki richiamarlo.
“Scendi!” gli disse sorridendogli e il più piccolo lo raggiunse, uscendo di casa con espressione dubbiosa.
“Cos’è questa?” chiese, indicando il mezzo a due ruote e di grossa cilindrata sul quale Yuya stava appoggiato.
“È una moto!” spiegò il più grande indicandola con un largo gesto del braccio, spostandosi per fare in modo che l’altro l’ammirasse.
“Sì, questo è chiaro, ma perché?” gli domandò Yuri, aggirando la motocicletta.
Yuya si strinse nelle spalle.
“Mh, mi piaceva è da un po’ che pensavo di prendermela!” gli spiegò, battendo una mano sulla sella. “Ti va di fare un giro?” gli chiese fermandolo per un braccio quando Chinen tornò accanto a lui, attirandolo contro di sé.
“Cosa? Non ci penso neanche!” gli disse, scostandosi da lui.
“Perché? Hai paura?” domandò Yuya.
“No, ma non mi fido!”
“Hai paura di come guido! Guarda che sono bravissimo!”
“Ma quando hai preso la patente?” gli domandò Chinen. “Io non ne sapevo nulla.”
“A dire il vero qualche mese fa. Non stavamo ancora insieme, per quello non è mai capitato che ne parlassimo. Allora vuoi salire?”
“Mh, non lo so non credo che… Yuya!” lo riprese quando l’altro senza neanche farlo finire di parlare gli aveva calato il casco sulla testa, legandogli il cinturino sotto al mento e sorridendogli.
“Sei proprio carino!” si complimentò ignorando le sue proteste. “Forza, monta!” lo esortò, salendo lui per primo e tendendogli una mano per aiutarlo a salire dietro di lui.
Yuri lo guardò un istante titubante, decidendo di fare come gli chiedeva: Yuya sembrava contento e non vedeva l’ora di portarlo a fare un giro, forse avrebbe dovuto fidarsi, si disse e, per una volta, poteva anche accontentarlo: gli strinse le dita e posò un piede sul pedale, dandosi uno slancio caricando parte del peso sulla mano di Yuya che lo aiutò a salire, sedendosi poi dietro di lui, stringendogli le spalle, guardandosi attorno sorpreso.
“Non è stato difficile, no?” gli disse Yuya sorridendo, infilandosi a sua volta il casco e abbassando la visiera. “Tieniti forte!” gli disse, prendendogli le mani e facendo in modo che lo abbracciasse, prima di levare il cavalletto e mettere in moto con un sonoro rombo.
“Non è bellissimo?” chiese il più grande, controllando che dietro di sé non ci fossero macchine, per immettersi finalmente nella strada.
Chinen dapprima chiuse gli occhi, restando rigido dietro Yuya, stringendolo con le braccia e reggendosi con le mani sulla sua maglia, facendo ridere il più grande che allontanò la mano sinistra dal manubrio prendendo quella di Yuri accarezzandolo per tranquillizzarlo.
“Yuri, rilassati, so quello che fac-”
“Metti subito quella mano sul volante!” lo rimproverò Yuri accorgendosi che l’altro stava guidando solo con una mano e Yuya rise, guardandolo dallo specchietto laterale.
“Primo si chiama manubrio e secondo, guarda, posso fare anche così” disse, levando anche l’altra mano, battendole tra loro, prima di tornare composto alla guida.
“Tu sei completamente matto! Voglio scendere!” disse il più piccolo.
“Yu, dai, rilassati, fidati di me. Guiderò seriamente, ma tu non essere così rigido, non è una bella sensazione?” gli chiese, accelerando un poco, uscendo dalla città e facendo provare a Yuri l’ebbrezza di sentire il vento sul viso e il senso di libertà dato dalla velocità.
“Non ti senti bene?” gli chiese Yuya, sollevando il tono di voce, concentrandosi poi sulla strada, restando in silenzio, lasciando a Yuri il tempo di abituarsi e godersi il giro.
Yuri si poggiò meglio contro di lui, sentendo il proprio cuore battere veloce nel petto un po’ per la paura e un po’ per l’adrenalina che aveva in corpo perché quella era la prima volta che andava su di una moto e in effetti Yuya aveva ragione, se si lasciava andare e si fidava ciecamente del più grande, quella era davvero una bella sensazione. Si perse a osservare il paesaggio che scorreva veloce davanti ai suoi occhi e respirò a pieni polmoni l’aria che sapeva un po’ di salmastro, vedendo in lontananza il mare, sorridendo immaginando dove Yuya lo volesse portare. Guardò davanti a sé, cercando gli occhi di Yuya e sorridendogli quando l’altro si accorse di lui, allentando la presa sul suo corpo, riuscendo a sedersi in modo un po’ più dritto e posando le mani sulla sua schiena, stringendogli la maglietta tra le dita, spostandosi sulle sue spalle sentendosi incredibilmente bene.
Quando vide Yuya deviare e fermarsi davanti a un distributore, sospirò portandosi una mano al petto, sentendo il proprio cuore battere veloce, ma non più di paura.
Yuya scese e quando vide Yuri tentare di fare lo stesso lo fermò con un sorriso: “Stai pure, faccio in un attimo!” gli disse, inserendo gli spiccioli nella macchinetta e aprendo poi il serbatoio per fare il pieno di benzina.
Chinen restò affascinato da quella scena e neanche lui ne sapeva esprimere appieno la ragione, sapeva solo che gli piaceva quell’aspetto di Yuya così diverso da quello che aveva quando lavoravano o anche quando stavano insieme e si riscoprì a sorridere non potendone fare a meno.
Scivolò maggiormente in avanti e quando Yuya, dopo aver rimesso a posto la pompa, si voltò di nuovo per chiudere il serbatoio, lo intercettò posandogli una mano tra i capelli e lo attirò contro di sé premendo le labbra sulle sue.
“Yuri…” si stupì l più grande, sfiorandogli la guancia con una mano per quel poco che poteva dal momento che Chinen ancora indossava il casco protettivo e il più piccolo si strinse nelle spalle, tornando al proprio posto, aspettando che Yuya risalisse e riprendessero il viaggio.
“Dove stiamo andando, Yuuyan?” gli chiese sporgendosi verso di lui, tornando ad abbracciarlo.
“Dove vuoi andare?” domandò a sua volta il più grande e Chinen si sporse un po’ verso di lui in modo da parlargli vicino all’orecchio.
“Al mare!” gli chiese, sorridendogli a sua volta.
Yuya annuì e premette sul pedale per cambiare marcia, accelerando, percorrendo il rettilineo che li avrebbe portati a destinazione. Parcheggiò poco distante dalla passeggiata dove poche altre persone come loro avevano avuto la medesima idea di recarsi al mare nonostante il periodo non fosse esattamente l’ideale e dopo aver legato i caschi al manubrio, Yuya prese Yuri per mano, camminando piano con lui verso la spiaggia, passando per la pineta calpestando le foglie cadute e i rami spezzati.
Yuri lasciò andare la mano di Yuya, correndo per raccogliere una palla di mare, mostrandola al più grande: “Guarda, Yuuyan! Lo sai che da piccolo facevo collezione di queste?” gli rivelò, lanciando la pallina in aria e colpendola poi con la mano lanciandola lontano. Yuya lo osservò e sorrise, portando un braccio a circondargli le spalle, attirandolo contro di sé, baciandogli una tempia.
“Sei bellissimo” mormorò, lasciando andare quel sospiro nel vento.
Yuri sorrise e lo abbracciò a sua volta, camminando insieme verso la spiaggia, perdendosi nel silenzio rilassante: non avevano bisogno di molte parole tra loro per sapere di stare bene insieme, l’importante era essere consapevoli di poter contare sempre sulla presenza confortante dell’altro.
Si avvicinarono alla spiaggia, osservando la distesa di sabbia e il mare che andava leggermente increspandosi a causa del vento che diventava più forte e Yuri si strinse maggiormente a Yuya, voltandosi poi verso di lui osservandolo da sotto in su.
“Hai freddo, Yuri?” gli chiese il più grande, passandogli le mani sulle braccia e sulla schiena per scaldarlo.
Chinen scosse il capo e si tese sulle punte dei piedi baciandogli il mento, sentendo poi le labbra di Yuya posarsi sulla sua fronte quando chinò il volto, rintanandosi contro il suo collo.
“Sì, ma non tantissimo, tu sei caldo, Yuuyan” mormorò a sua volta, stringendolo, sentendosi incredibilmente bene e desiderando restare per sempre in quella posizione. “Sono contento di essere venuto qui oggi, Yuu” confessò, scostandosi da lui, tirando indietro la testa per guardarlo.
“Ho avuto una bella idea, vero?”
“Sì, devono dartene atto, a volte hai delle idee davvero interessanti!” lo prese in giro, ridendo poi insieme a lui.
“Rientriamo?” propose poi Yuya sentendo il vento soffiare un po’ più forte e scompigliare i capelli del più piccolo.
“Mh” annuì Chinen, prendendo per mano Yuya, tornando indietro, verso la moto.
“Vuoi provare a guidare tu?” gli chiese Yuya quando arrivarono al parcheggio.
“Non ci penso neanche, è troppo grande quest’affare!”
Yuya rise, levandosi la felpa e tendendola a Chinen, chiedendogli di indossarla.
“Yuya!”
“Mettila, fa un po’ freschino, non voglio che ti ammali!”
“Ma io sto bene e così poi ti ammaleresti tu!” replicò, ma Yuya non ne voleva sapere.
“Io starò bene!” assicurò, salendo per primo e tendendo una mano a Yuri, ma quando l’altro fece per spostarsi dietro di lui il più grande lo fermò.
“Sali davanti!” gli disse, facendo spalancare gli occhi a Chinen.
“Yuuyan, penso che questa sia una cosa pericolosa!”
“Affatto, si può fare e poi tu sei piccolino non mi darai alcun problema per la guida, dai!” lo spronò a fare come gli diceva e Yuri rimase un po’ a pensare, prima di fare per l’ennesima volta come voleva il più grande vedendolo sorridere.
“Bravissimo!” gli disse, circondandolo poi con le braccia, poggiandosi contro di lui.
“La tua era solamente una scusa per abbracciarmi, vero?” lo guardò Chinen voltando leggermente il capo verso di lui e vedendo Yuya sorridere, mentre metteva in moto.
“Chi lo sa” gli rispose vago, rubandogli un bacio sulle labbra, prima di osservare la strada e partire di nuovo verso la città, per tornare a casa insieme.

comm: 500themes_ita, genere: oneshot, fanfiction: hey! say! jump, pairing: takachii, comm: diecielode, hey! say! jump: takaki yuya, tabella: phase liquid, genere: fluff, tabella: 500themes, rpf, hey! say! jump: chinen yuri, warning: slash

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