varcare la soglia della speranza

Mar 21, 2010 20:23

da maciachini abbiamo preso un autobus, per via bellerio. ho guardato la fermata, non è distante.
l'ho letta e immediatamente dimenticata.
mi verrà in mente quando saremo lì, mi dico.

no ma perché non chiediamo?

e allora chiedo al conducente nonostante sia fatto espresso divieto di dargli parlamento mentre che guida.

conducente, qual è la fermata per via bellerio?

il conducente dice: aeh. è questa. o è la prossima. ma non v'assicuro niente.

il conducente era smaccatamente campano

allora scendiamo alla prossima ma quello era stato troppo cauto e di via bellerio che doveva aprirsi alla nostra destra nessuna traccia.
vabé non sarà distante, chiediamo.

per strada tutti cinesi. chiediamo a loro. tutti gentilissimi ma nessuno lo sapeva.

e noi dentro di noi ridevamo di questa cosa che erano tutti cinesi.

e io mi vergognavo perché avevo letto qual era la fermata giusta ma non me lo ero ricordato

bella figura di merda, dicevo a daniela

ma questo è il quartiere orientale? chiede lei
bah, siamo piuttosto a nordovest
sì ma dicevo è il quatiere orientale?
no, il quartiere orientale è piuttosto centrale, è in paolo sarpi
ma questo è un quartiere orientale

sembriamo i monty python
bar dragone verde, mangiamo qualcosa?
mmm, dragone verde?

a un certo punto abbiamo detto oh, è l'una e mezza, chiediamo in questa trattoria sarda

entriamo e chiediamo l'informazione prima: ci dicono ah ma è là, da qua saranno duecento metri

ah allora possiamo mangiare qui?

aio!

e ci siamo seduti e abbiamo mangiato

un pane carasau, fantastico

il posto era ridicolo, finto, ma erano sardi veramente

poi hanno portato dei panini bianchissimi che sembravano mozzarelle, con ancora un poco di farina sopra. daniela se ne voleva portare uno: ha detto poi me lo metto in borsa.

mi sono fatto spiegare che era su piattu de la sposa (sicuramente non si chiama così), ho detto no, gli spaghetti no (che schizzano)

ci siamo mangiati delle laganelle con le verdurine e i funghi freschi: su piattu eccetera.

buoni, caldissimi (ho pianto al primo boccone)

è vero che ci porta un altro po' di pane carasau?
(toglilo che è buonissimo)
io l'avevo sempre snobbato: è buonissimo.

mentre così, ci scippano il cestino coi panini bianchissimi. daniela ci rimane un po' male però fa spallucce e sorride.

insomma prendiamo il caffé

e quando ci portano il conto

(faccio io, no faccio io, ma figurati, ma ti prego)

dico: quindi via bellerio?

la tipa ci guarda e con distacco tutto sardo dice
dovete andare alla Lega?

con un certo dispiacere lo dobbiamo ammettere



arrivate all'incrocio con la banca intesa e girate: è lì

arriviamo all'incrocio suddetto

vicinissimo

c'incamminiamo per via bellerio

periferica

qualche villetta da geometra

incrocia con via annibal caro

ci vengono incontro due

dico scusi

nemmeno finisco di dire

solo scusi ho detto

per la lega dovete andare dritto

ridiamo

incrociamo un'altra sciura

dico mo' glielo chiedo

poi però daniela ha detto no dai

poco più avanti vediamo una pattuglia dei carabinieri

madonna, la sede della Lega

tristissima

sembrava una vecchia scuola media

di verde c'era poco

c'era una ragazzetta acidissima, di bergamo

abbiamo parlato con un giovane consigliere comunale di bergamo, sempre

daniela gli chiedeva le cose, lui era contento di tutto, ci diceva della campagna per la sicurezza, dei loro deputati, dei gazebo, di una sua amica che era del pd e si è "dovuta ricredere": hanno fatto anche un simpatico confronto tipo l'intervista doppia delle iene, bello.

non sai se ridere o spararti

sanno tutto loro

una risposta per tutto

e la risposta è la più semplice di tutte

poi abbiamo dovuto concordare le cose con un onorevole

onorevole

che poi daniela ha realizzato essere quello che ha fatto un'interpellanza parlamentare perchè leggere anna frank al liceo è osceno

secondo lui

poi ho visto

signore perdonami

questi occhi hanno visto

l'orrendo salvini

quello che voleva i posti in metropolitana per i milanesi

quello che adesso è eurodeputato perché da deputato di questa Repubblica si fece riconoscere su youtube dicendo che i napoletani puzzano e si difese dicendo: ma io scherzavo, erano cori da stadio

giallo, la cravatta col sole delle alpi -'sto capraro- il direttore subumano di radio padania

orribile

comunque

sono ancora vivo

almeno sembra

non so se sono come prima
come il bossi.

l'è on grand milàn

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