Please listen to this songs while you read:
1,
2 Once I wrote. I wrote a lot.
I wrote stories, tales for children...
I happened to write also fans Fictions.
People liked what I wrote, and I was glad
"my audience" loved one thing at least about me.
Now I don't write anymore. I don't write anything.
It may be that "my audience" is gone.
It may be that people around me only notice my flaws.
It may be that in my heart there is nothing more to write.
The day before yesterday, in my garden, I could see the stray kitten girl that I feed
for almost two years; after its disappearance in the snow's months.
It made me feel better.
I suffered from the idea that it had died from cold or hunger.
I suffered from the idea that maybe I would not see it again.
See it made me feel better.
But I wondered: "She'll be happy to be alive?".
This is for SHE:
There was once a beautiful home where lived a kitty girl.
One day, looking out the window she saw a stray cat and she was fascinated by him.
Days went by, and the kitty girl was always at the window hoping to cross the cat's look.
Until the cat stopped going that way. So, the desperate kitten, decided to go ut and find him.
She jumped from the window to the first branch of the cherry tree, and went down in the grass and injuring her paw, but shed don't mind the pain, she only wanted to find him.
Night fell, and the kitty, used to being in his comfortable home, was haunted by the shadows and furtive noises.
All those new smells mingled in her nostrils, her paw was hurting, and she don't know what to do.
Danger's smell. She can't explain it, but the smell her little nose felt, was rumbling the idea of danger in her little head.
Before she could realize it, she found herself in front of a big angry dog. She invaded his land.
The kitty girl closed her eyes, thinking when he reopened them, she would wake up from this nightmare.
She felt the grass rustling. A hiss. A scuffle. She peered with one eye. The cat looked her...
He chased the big dog for her. He saved her. The nightmare had maybe turned into a dream?
The two cats went along, and it was love.
The next day the kitty girl had to go home, and she wasn't allowed to get out more.
However, that night left the sign. The days passed and she felt herself strange, she can't understand what was happening.
Humans who lived with her, already understood everything, and filled her with injuries.
They no longer allow her to approach the window.
Just over two months after, the Kitty girl gave birth to three healthy and strong kittens.
However, in her mind there was not much space for the three critters. All she could think was the cat.
As soon as she had the chance the kitty girl escaped and went looking for the cat.
She looked far and wide but she couldn't find him. He was gone. The months passed faraway had made him forget her.
A human saw her wandering through the tall grass, picked her up and took her home, without seeing the kitten boy that had followed her.
The kitten boy was the most enterprising of the three brothers, and he wanted to understand what worried his mother, but the human take away her to him.
He take away her from him forever.The kitty boy still did not know it but his mother and brothers were put in a cage, and loaded in the car along with other luggage.
Humans were moving out.
The kitten boy was left alone.
The darkness of the night was placing its veil. The kitten was shivering. He was hungry and afraid.
See you tomorrow with the end of the story.
Here the italian translation:
Per favore, ascoltate queste canzoni mentre leggete:
1,
2 Una volta scrivevo. Scrivevo molto.
Scrivevo storie, racconti per ragazzi...
Mi è capitato di scrivere anche fans Fictions.
Alla gente piaceva ciò che scrivevo, ed ero contenta che
il "mio pubblico" aprezzasse almeno una cosa di me.
Ora non scrivo più. Non scrivo nulla.
Sarà che il "mio pubblico" non c'è più.
Sarà che la gente attorno a me nota solo i miei difetti.
Sarà che nel mio cuore non c'è più niente da scrivere.
L'altro ieri, in giardino, ho rivisto la gattina randagia a cui do da mangiare
ormai da due anni; dopo che durante i mesi della neve era sparita.
Mi ha fatto stare meglio.
Soffrivo all'idea che fosse morta dal freddo o dalla fame.
Soffrivo all'idea che forse non l'avrei più rivista.
Mi ha fatto stare meglio vederla,
ma mi sono chiesta: "Lei sarà felice di essere ancora viva?".
Questa è per lei:
C'era una volta una gattina che viveva in una bella casa.
Un giorno, guardando dalla finestra vide un micio randagio e ne rimase affascinata.
Passavano i giorni, e la gattina restava sempre alla finestra con la speranza di incrociare lo sguardo del micio.
Finchè il micio smise di passare di lì. La gattina allora, in preda alla disperazione decise di andare a cercarlo.
Saltò dalla finestra, al primo ramo del ciliegio, e scese nell'erba ferendosi la zampetta, ma non badava al dolore, voleva trovarlo.
Si fece notte, e la gattina, abituata a stare nella sua comoda casa, era spaventata dalle ombre e dai rumori furtivi.
Tutti quei nuovi odori le si mescolavano nelle narici, la zampa le faceva male, e non sapeva cosa fare.
Odore di pericolo. Non se lo sapeva spiegare ma l'odore che il suo nasino sentiva, nella sua testolina faceva rimbombare l'idea del pericolo.
Prima che riuscisse a rendersene conto si ritrovò davanti un grosso cane infuriato. Aveva invaso la sua terra.
La gattina chiuse gli occhi, pensando che quando li avrebbe riaperti si sarebbe svegliata da quell'incubo.
Sentì l'erba frusciare. Un sibilo. Una zuffa. Sbirciò con un occhio. Il micio la guardava...
Aveva scacciato quel grosso cane per lei. L'aveva salvata. L'incubo si era trasformato in un sogno?
I due gatti se ne andarono insieme, e fu amore.
L'indomani la gattina dovette tornare a casa, e non le fu più permesso di uscire.
Quella notte però aveva lasciato il segno. Passavano i giorni e lei si sentiva strana, non capiva cosa stesse succedendo.
Gli umani che vivevano con lei invece avevano già capito tutto, e la riempivano di ingiurie.
Non le permisero più di avvicinarsi alla finestra.
Poco più di due mesi dopo la gattina diede alla luce tre micetti sani e forti.
Nella sua mente però, non c'era molto spazio per le tre creaturine. Tutto ciò a cui lei riusciva a pensare era il micio.
Appena ne ebbe la possibilità la gattina scappò e andò a cercare il micio.
Lo cercò in lungo e in largo ma non lo trovò. Se n'era andato. I mesi passati lontani lo avevano fatto dimenticare di lei.
Un umano la vide vagabondare tra l'erba alta, la raccolse e la portò in casa, senza però vedere il gattino che l'aveva seguita.
Il gattino era il più intraprendente dei tre fratelli, e voleva capire cosa preoccupasse la sua mamma, ma l'umano gliel'aveva appena portata via.
Per sempre. Lui ancora non lo sapeva ma sua madre ed i suoi fratelli erano stati messi in una gabbia, e caricati in auto insieme agli altri bagagli.
Gli umani si stavano trasferendo.
Il gattino era rimasto solo.
Il buio della notte stava adagiando il suo velo. Il gattino tremava. Aveva fame e paura.
A domani, con la parte finale della storia.