Fanfic: Barriere

May 21, 2008 19:48

Oh, oh, oh. Oggi è una giornata triste chi ha visto X factor sa perchè e, sul serio, non c'è bisogno di dire altro, anche perchè dirò qualcosa in qualche altro post di qui a breve. E anche no.

In realtà dovrei essere felice, ma non ci riesco e tutto questo mi irrita. E mi fa scrivere. Quindi, beh, altra Original.

Titolo: Barriere
Autore: Moi xD
Fandom: Original
Personaggi: Rugiada e Temporale
Rating: G
Conteggio Parole: 580 (W)
Genere: Triste, Introspettivo
Avvertimenti: One-short [ipotetico Nonsense, ma non saprei dire]
Note: So precisamente da dove è venuta'ispirazione, so precisamente a chi s'ispira Temporale. So precisamente di amarla così com'è venuta perchè dice ciò che volevo che dicesse -almeno per me.

Non c'è nemmeno una dedica in particolare, sta volta xD

Temporale ridacchia sommessamente prima di farsi ricadere sull’erba, è tutto il pomeriggio che sorride. Forse è contento, o forse no, con lui non si può ma dire, pensa distrattamente Rugiada osservandolo distendersi.

Ci sono volte in cui, semplicemente, sa tutto di lui con un’occhiata (in quei momenti riconosce i lampi di tempesta nei suoi occhi e s’allontana, perché non gli piace ascoltare la sua rabbia, proprio per nulla).

Altre volte Temporale acquisisce la capacità di nascondersi. Nei suoi occhi tutto è tranquillo e lui magari ride, vivace, contento. Ma in realtà Rugiada non sa come stia (la calma prima della tempesta, scrive nello stupido diario segreto che ancora tiene nella speranza che lui un giorno lo trovi e scopra cosa pensa di lui).

Oggi, comunque, sembra tutto a posto.

Ma Rugiada lo studia, preoccupata. Temporale sa esplodere da un momento all’altro, senza motivo, e a volte lei vorrebbe aiutarlo e il non riuscirci la irrita nel profondo della sua anima fin troppo placida.

“Cosa succede? Sembri strano. Nel senso. Cosa c’è?”

Temporale alza gli occhi scuri e cupi su di lei. Cosa stai pensando?, vorrebbe chiedere. Perché quello è il punto, sono i pensieri che lui tiene nascosti e che esplodono improvvisamente, come dei lampi scuri in cieli tersi d’estate. Rugiada vorrebbe solo sapere cosa deve affrontare, è davvero chiedere troppo?

Ma forse comprendere Temporale è un qualcosa di troppo complesso.

“Nulla. Tutto” si zittisce, pensieroso. “È come. Non so dirti. Come se tutto mi scorresse attorno e io non potessi fermarlo. Voglio fermarlo? Forse, non lo so. È il punto, Rugiada. Tutto scorre. Io sono al centro e. E non lo so. Non so che fare, Rugiada”

Lei scuote la testa, i capelli biondi -chiari come i raggi di sole- le vanno davanti agli occhi e lei li sposta con un gesto tranquillo, elegante che viene fulminato da Temporale.

A lui non piace nulla di lei -o forse gli piace tutto e in ogni caso non andrà mai bene davvero. Rugiada è troppo calma, troppo statica. Lui è come una tempesta che distrugge intere città: si muove e sbraita e non sta mai fermo perché non ne è capace.

Un momento si domanda il perché dell’esistenza, quello dopo è lì che corre con Sorridente sul prato.

Rugiada sospira. Lei sa. A volte si chiede se sia importante, anche perché se lo fosse lui non la cercherebbe -o in ogni caso non dovrebbe farlo, ma per una tempesta in corso non esistono regole.

“Vorrei potertelo dire, ma lo sai che. Scusa. Non sono in grado di aiutarti, se non sai qual è il problema”

Lui si alza dall’erba e la guarda con irritazione. O forse no, Rugiada in questo momento non saprebbe dirlo.

“Già. O forse, dopotutto, il problema sei tu”

Lo guarda allontanarsi e ancora si sente completamente incapace. Non ha saputo aiutarlo. Potrà mai farlo? Rugiada scuote la testa, a volte pensa di essere così profondamente limitata. È colpa sua se non può aiutarlo. Mentre Sorridente ci riesce sempre. La odia e al contempo l’adora, perché lei vive nel suo piccolo mondo fatto di tinte accese e Rugiada sa che non si accorgerà mai degli animi di Temporale.

Ora, comunque, sarà lei ad averlo intorno. L’unica cosa che Rugiada si sente di sperare è di avere, la prossima volta, una risposta per suoi drammi. Ma, forse, è semplicemente impossibile.

Dal basso nel prato lei non riuscirà mai ad arrivare a lui.

(E, alla fine, si è già rassegnata)

raccolta, original, fanfic

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