Fandom: Ciclo dell’Eredità;
Pairing: Eragon/Roran (Con accenni Roran/Katrina e Eragon/Arya)
Rating: NC17;
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico;
Warning: Post Eldest, Sesso Descrittivo, Slash;
Beta:
Narcissa63;
Summary: Eragon osserva Roran baciare Katrina e festeggiare allegramente il loro matrimonio, primo giorno di gioia dopo tanti altri di guerra.. Osserva e ricorda. […] Ricorda un tempo dove tutto era più semplice. Ricorda un piacere clandestino. Ricorda un tempo in cui Roran era suo…
(Scritta per la
Criticombola di
Criticoni e per
Leli.)
Note: Scritta per la
Criticombola di
Criticoni. Prompt 77 - Remember e per la richiesta di
leliwen su
Il Cassetto Segreto.
Remember
E’ una mattina luminosa e serena. Il cielo azzurro e limpido, sgombro di nuvole, è una cupola rassicurante sulle loro teste. Saphira respira placida ed immobile, assistendo incuriosita alle strane tradizioni dei bipedi e scrutando assorta il proprio Cavaliere.
Eragon osserva Roran baciare Katrina e festeggiare allegramente il loro matrimonio, primo giorno di gioia dopo tanti altri di guerra.
Osserva e ricorda.
Ricorda un tempo in cui non esisteva nessuna Katrina, nessun drago e nessuna guerra.
In cui il loro paese, Carvahall, era ridente e prospero.
In cui la loro giornata era fatta di caccia, di pascoli e di lavoro nei campi.
Ricorda un tempo in cui tutto era più semplice.
Ricorda un piacere clandestino.
Ricorda gli anni in cui Roran era suo e, a fine giornata, quando si rifugiavano nella loro stanza, le sue mani grandi e forti gli scorrevano sulle membra, lenendole dalla stanchezza ed infiammandole. Accarezzando ogni avvallamento ed ogni sporgenza, manipolando e possedendo.
Ricorda la luce aranciata delle candele che guizzava sui muscoli acerbi di entrambi, disegnando ombre nette e scure, incendiando i loro occhi di riflessi dorati, mentre i vestiti scivolavano a terra uno dopo l’altro.
Ricorda la bocca di suo cugino tracciargli una scia di segni rossi sul petto, scendendo sempre più in basso, sino ad intrappolare il suo membro duro e teso.
Eragon rammenta la testa di Roran andare su e giù tra le proprie gambe, mentre le sue dita s’insinuavano nel proprio corpo docile, preparandolo a ricevere qualcosa di ben più consistente. E poi il suo sesso che lo trafiggeva, che spianava dentro di lui un sentiero di bruciante piacere e vago dolore, ed il fisico possente del cugino che lo sovrastava, facendolo affondare tra le lenzuola stropicciate.
Ricorda i gemiti che soffocavano l’uno contro la pelle dell’altro, nel tentativo di non farli passare attraverso le pareti sottili, fino a raggiungere la stanza dove l’uomo che li aveva cresciuti entrambi come propri figli, riposava. I loro corpi che si muovevano in totale sintonia, incontrandosi e scontrandosi, avidi e bramosi. Le labbra che si cercavano, le lingue che s’intrecciavano, le mani che si aggrappavano disperatamente ad un appiglio qualunque.
Ricorda la propria schiena che s’inarcava, preda di un godimento indescrivibile, ed il frutto di quell’amplesso che si riversava tra i loro toraci bruciati dal sole e scorreva altresì, liquido e bollente, all’interno del proprio corpo.
Ricorda un tempo in cui Roran era suo, ma non aveva mai avuto sul volto un sorriso così vivo e raggiante, e la bocca di Eragon si arcua lievemente perché è felice, nonostante tutto, che quella persona tanto cara abbia finalmente trovato qualcuno che la completi.
Qualcuno che possa stargli accanto costantemente, come a lui è impossibile fare.
Qualcuno che lo sosterrà sempre e lo amerà con tutto il cuore.
Qualcuno il cui destino sia intrecciato al suo e non lontano, chissà dove, nell’occhio del ciclone. Eragon ricorda e spera.
Spera di avere trovato, a sua volta, una persona che possa ricoprire anche per lui quel ruolo, e Saphira sbuffa tra i suoi capelli scuri, indicandogli il sentiero alla loro destra, dove la figura flessuosa di Arya si sta avvicinando a loro.
FINE.
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EFP;
Fire&Blade;