‘Cause I don’t think that they’d understand
Fandom: Supernatural.
Pairing: Castiel/Dean - Mr.Gennaio&Prof.Novak ‘verse.
Rating: Pg.
Beta: nessuna, causa tempo tiranno /0\
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico.
Warning: AU, Flash-fic, Slash, Spin-off.
Words: 385 (fiumidiparole).
Summary: Dean non avrebbe dovuto chiedere a Castiel che lavoro fa Balthazar, ora ne è cosciente.
Note: Spin-Off di “I just want you to know who I am” e “When Everything Feels Like the Movies”. Il titolo della fic, come quelli della storie che la precedono, è un verso di “Iris” dei Go Go Dolls. Scritta sulla meravigliosa fan-art Scattered Lives di euclase, promptata da xsickobsession per la Festa a Sorpresa di destiel_italia.
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ù_ù
‘Cause I don’t think that they’d understand
Dean guardava quel… quel… coso da diversi minuti, ormai. Avrebbe dovuto immaginarlo, sì, avrebbe dovuto immaginare che chiedere che lavoro facesse esattamente Balthazar non avrebbe portato altro che guai.
«È un’artista» gli aveva svelato il suo adorato - e super sexy; uh, cosa? Erano passati solo tre mesi da che si era conosciuti, quindi no, cazzo, no, Dean non si era ancora abituato del tutto all’effetto che gli faceva - professorino. «È un pianista e nel tempo libero dipinge».
Solo che quando Dean sentiva dire nel tempo libero, immaginava un dilettante, non Leonardo Da Vinci 2 - La Vendetta, okay?
E, sì, quel quadro era impressionante, e per più di un motivo. Non solo per il nudo integrale e precisissimo - anche troppo. Perché era così preciso, esattamente? - del lato B di Castiel o le enormi ali che gli spuntavano dalla schiena, ma anche per il modo in cui reggeva il suo corpo - sì, quello di Dean, che era il felice possessore di un bel po’ di muscoli e sapeva di non essere certo un peso piuma - come se fosse quello di una ragazzina.
Il vero problema, comunque, non era il soggetto della tela, ma il modo in cui il suo compagno la stava guardando. O, per meglio dire, contemplando.
«Non può piacerti sul serio» gemette il vigile del fuoco.
«È bellissima, Dean. Ha preso la tua idea, quella che io sia una angelo di fatto e non solo per il mio nome di battesimo, e ha trasformato il modo in cui ci siamo conosciuti in… poesia» sospirò l’ultima parola, quasi incredulo.
«Poesia? Oh, andiamo, Cas! Io non voglio ferire la tua virilità, ma è semplicemente impossibile che tu riesca a prendermi tra le braccia in quel modo. Non sono mai stato una cima in fisica, ma fin qui ci arrivo persino io» sostenne lui, incredulo.
Il Professore scosse appena il capo, con fare paziente. «Questo non ha alcuna rilevanza ai fini di ciò che il quadro rappresenta» gli fece presente «Inoltre, dovresti considerare il fatto che un angelo sia al di fuori di qualunque metro di misurazione umano».
«Fammi indovinare: vuoi comprarlo» Dean lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, sconfitto.
«Tu no?» replicò semplicemente l’amante, curioso.
«Cazzo, sì. Qualunque cosa pur di non saperlo tra le mani di Balthazar o dove chiunque può vedere il tuo culo» asserì lui.
FINE.
Potete trovarla anche su:
EFP.
Pairing: Castiel/Dean - Mr.Gennaio&Prof.Novak ‘verse.
Rating: Pg.
Beta: nessuna, causa tempo tiranno /0\
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico.
Warning: AU, Flash-fic, Slash, Spin-off.
Words: 385 (fiumidiparole).
Summary: Dean non avrebbe dovuto chiedere a Castiel che lavoro fa Balthazar, ora ne è cosciente.
Note: Spin-Off di “I just want you to know who I am” e “When Everything Feels Like the Movies”. Il titolo della fic, come quelli della storie che la precedono, è un verso di “Iris” dei Go Go Dolls. Scritta sulla meravigliosa fan-art Scattered Lives di euclase, promptata da xsickobsession per la Festa a Sorpresa di destiel_italia.
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ù_ù
‘Cause I don’t think that they’d understand
Dean guardava quel… quel… coso da diversi minuti, ormai. Avrebbe dovuto immaginarlo, sì, avrebbe dovuto immaginare che chiedere che lavoro facesse esattamente Balthazar non avrebbe portato altro che guai.
«È un’artista» gli aveva svelato il suo adorato - e super sexy; uh, cosa? Erano passati solo tre mesi da che si era conosciuti, quindi no, cazzo, no, Dean non si era ancora abituato del tutto all’effetto che gli faceva - professorino. «È un pianista e nel tempo libero dipinge».
Solo che quando Dean sentiva dire nel tempo libero, immaginava un dilettante, non Leonardo Da Vinci 2 - La Vendetta, okay?
E, sì, quel quadro era impressionante, e per più di un motivo. Non solo per il nudo integrale e precisissimo - anche troppo. Perché era così preciso, esattamente? - del lato B di Castiel o le enormi ali che gli spuntavano dalla schiena, ma anche per il modo in cui reggeva il suo corpo - sì, quello di Dean, che era il felice possessore di un bel po’ di muscoli e sapeva di non essere certo un peso piuma - come se fosse quello di una ragazzina.
Il vero problema, comunque, non era il soggetto della tela, ma il modo in cui il suo compagno la stava guardando. O, per meglio dire, contemplando.
«Non può piacerti sul serio» gemette il vigile del fuoco.
«È bellissima, Dean. Ha preso la tua idea, quella che io sia una angelo di fatto e non solo per il mio nome di battesimo, e ha trasformato il modo in cui ci siamo conosciuti in… poesia» sospirò l’ultima parola, quasi incredulo.
«Poesia? Oh, andiamo, Cas! Io non voglio ferire la tua virilità, ma è semplicemente impossibile che tu riesca a prendermi tra le braccia in quel modo. Non sono mai stato una cima in fisica, ma fin qui ci arrivo persino io» sostenne lui, incredulo.
Il Professore scosse appena il capo, con fare paziente. «Questo non ha alcuna rilevanza ai fini di ciò che il quadro rappresenta» gli fece presente «Inoltre, dovresti considerare il fatto che un angelo sia al di fuori di qualunque metro di misurazione umano».
«Fammi indovinare: vuoi comprarlo» Dean lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, sconfitto.
«Tu no?» replicò semplicemente l’amante, curioso.
«Cazzo, sì. Qualunque cosa pur di non saperlo tra le mani di Balthazar o dove chiunque può vedere il tuo culo» asserì lui.
FINE.
Potete trovarla anche su:
EFP.