My life would suck without you

Nov 06, 2011 17:36

Fandom: Supernatural RPS.
Pairing: Jensen Ackles/Misha Collins.
Rating: Pg.
Genere: Comico (?), Introspettivo, Romantico.
Warning: Pre-Slash (ma esiste con ‘sti due? Passano il tempo a sbaciucchiarsi, santo Dio!).
Words: 446 (fiumidiparole).
Summary: Una telefonata, travestimenti incomprensibili ed un sacco di lentiggini.
Note: Scritta per il prompt: Supernatural RPF - Misha Collins/Jensen Ackles - Halloween di koorime_yu per la Notte Bianca di maridichallenge. Il titolo è quello dell’omonima canzone scritta apposta per loro di Kelly Clarkson.

DISCLAIMER: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla ù_ù

My life would suck without you

Il cellulare vibrò nella tasca, attirando la sua attenzione. Jensen si allontanò con discrezione dal set, su cui al momento stavano riprendendo una scena tra Jared e Jim, quando lesse il nome sul display.
«Allora, da cosa vi siete travestiti?» attaccò una voce familiare, ancora prima che potesse dire “Pronto”.
«Ciao, Misha. Anche io sono felice di sentirti» ironizzò.
«Sì, ti amo anche io, Jens. Allora?»
«Jared ha twittato la foto» rispose, tutto sommato divertito. ¹
«Cos- non l’ho vista, fammi controllare» disse il collega. Ci fu qualche secondo di pausa, poi: «Dean e Sam, sul serio? Che cosa triste».
«Nope, ci siamo travestiti da leviatani che si travestono da Dean e Sam» chiarì Jensen, per amor di precisione.
«Ah, sì, vedo la grande differenza» ironizzò Misha; poteva quasi sentirlo sorridere.
«E tu?»
«Ti mando la foto».
Qualche altro secondo d’attesa, poi gli arrivò un mms. «Ma sei vestito normale» osservò Jensen perplesso, riportandosi il cellulare all’orecchio. Avrebbe potuto mettere il vivavoce, ma quella era una telefonata solo loro, e gli piaceva sentirsi la voce di Misha addosso.
«Sono vestito da essere umano. Quale miglior travestimento per Dio?» fece quest’ultimo e Jensen roteò gli occhi. Doveva avere qualche problema, qualche problema serio, però, perché… perché, maledizione, tutto quello gli mancava da morire.
Si portò una mano al viso, sfregandosi gli occhi stanchi.
«Ehi, sei ancora lì?» domandò Misha, dopo un silenzio più lungo del normale.
«Mi manchi» ammise lui, perché era vero e le convention e le telefonate non bastavano, non quando era abituato ad averlo ogni giorno attaccato al fianco, a prenderlo in giro ed a lasciarsi prendere in giro, ad averlo un po’ troppo vicino, perché quel idiota aveva il vizio di invadere il suo spazio personale con le scuse più assurde - e più assurdamente vere - che riuscisse a tirare fuori, come quella di contare le sue stupide lentiggini. «Mi manchi, Mish».
Dall’altra parte arrivò un sospiro tremulo e lui chiuse gli occhi. «Anche tu» confessò, poi, il collega «Forse più di tutti gli altri messi assieme».
Jensen deglutì, non sapendo bene cosa dire, ascoltando solo il respiro dell’altro, che gli arrivava attraverso l’etere. Fu Misha a salvare la situazione, prima che potesse uscirne con qualcos’altro di terribilmente imbarazzante: «Ehi, voglio una foto delle tue lentiggini da guardare nei momenti di solitudine».
Lui arricciò il naso, seccato, smuovendo inconsapevolmente proprio le suddette macchioline. «L’hai giù avuta. E l’hai offerta al resto del mondo» gli ricordò, infastidito. E che diamine, passi la sua fissa per quella roba, ma erano un difetto da coprire con il trucco, mica una cosa da adorare!
«Io ne voglio una di quelle che il resto del mondo non può vedere» sussurrò Misha, e Jensen, be’, Jensen pensava che anche Misha avesse un grosso problema.

FINE.

¹. Jensen si riferisce a QUESTO twitt di Jared.
². E poi a QUEST’ALTRO twitt di Misha ♥

Potete trovarla anche su:
EFP.

supernatural, maridichallenge: notte bianca, real person fiction

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