(Esperimenti- 74. Sweet memories of an ancient time)- Ricordi

Jul 09, 2007 22:06

Questa fanfiction aderisce all'iniziativa promossa da DAISUKI-Clamp Italian Writing Community

(Esperimenti- 74. Sweet memories of an ancient time)- Ricordi

Titolo: Ricordi
Fandom: Rg Veda
Personaggi: Taishakuten/Ashura-O
Tema: 74. Sweet memories of an ancient time.
Genere: flusso di coscienza, riflessivo
Rating: R
Avvertimenti: se avete letto Rg Veda, sapete dicosa parlo
Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono alle CLAMP
Breve riassunto: Taishakuten riflette sul suo rapporto con Ashura-o
Link al set di temi: Esperimenti

Io mi ricordo, Ashura-O; sì, mi ricordo tutto, anche se è passato tanto tempo, così tanto tempo…
Mi ricordo dei tuoi capelli neri, lunghi e lucenti.
Mi ricordo delle tue ridicole orecchie a punta ed il modo in cui le portavi orgoglioso, simbolo e peculiarità del clan di cui eri il re.
Mi ricordo del tuo viso severo e di quel sorriso che ti strappai quando promisi che ti avrei aiutato.
Mi ricordo la tua bocca sempre così avara di baci e di parole affettuose.
Mi ricordo il modo in cui ti mordevi un labbro quando eri nervoso o di come annusavi l’aria con quel tuo naso perfetto, in attesa dell’assalto del nemico.
Mi ricordo come camminavi, tanto che, se oggi ti potessi rivedere in una folla di milioni di persone, riconoscerei al primo istante quel passo netto, sicuro e flessuoso.
Mi ricordo il frusciare delle tue vesti nei corridoio del Palazzo Imperiale e mi ricordo di aver pensato che frusciavano allo stesso modo mentre te le toglievo.
Mi ricordo di come eri elegante, sempre sapientemente abbigliato, o di come eri galante con le dame, di come eri a tuo agio tra i cortigiani, così come nella mischia della battaglia. Tu eri sempre perfetto, intoccabile, inamovibile.
Mi ricordo che passavo giorni interni a studiare il comportamento, i gesti, le parole del re degli Ashura, per carpirne ogni segreto, e mi ricordo che un bel giorno mi sono sorpreso ad osservare non più il capo clan ma te, la persona dietro quella maschera di perfezione, a scoprirne l’anima consumata da un desiderio egoista ed autolesionista, e mi ricordo di aver iniziato a vedere il mondo con occhi nuovi.
Mi ricordo il suono della tua voce, sia quello autoritario di quando impartivi ordini, sia quello più intimo, che solo pochissimi fortunati hanno potuto ascoltare.
Mi ricordo che non esistevano che il futuro e il tuo sogno e che non mi hai quasi guardato in faccia mentre accettavi il nostro scambio di favori.
Mi ricordo che non hai battuto ciglio, anche se la mia proposta era pur ben strana, non hai abbozzato né una smorfia né un impeto di sorpresa. Mi ricordo che ti ho odiato per questo, io ti avevo domandato l’unica cosa a cui non avevi pensato e tu non ti sei mostrato minimamente stupefatto; ricordo che durò poco l’arrabbiatura, dall’altra parte non sono mai riuscito a portarti rancore.
Mi ricordo che sei venuto tu da me, che tu hai scelto me. Sì, questo non lo potrò dimenticare mai! Perchè questo significa che avevi bisogno di me, e, conoscendoti, non hai fatto una scelta casuale o avventata: io e solo io potevo realizzare il tuo sogno.
Mi ricordo di come hai messo il tuo futuro nelle mie mani.
Mi ricordo il sapore della tua carne e del tuo sangue nella mia bocca, ricordo la tua lucidità nel chiedermi di mangiare i tuoi resti, ricordo la follia con cui ti ho dato retta.
Ricordo il tuo corpo accasciarsi tra le mie braccia.
Ricordo il tuo fiato farsi flebile e il tuo viso sbiancare.
Ricordo l’ultimo anelito di vita che ti ha strappato al mondo e da me.
Ricordo che non mi sentii solo, allora, perché saresti rimasto con me, perché avevo una promessa da mantenere, anche se il prezzo da pagare eri stato proprio tu!
Ricordo tutto alla perfezione, non c’è un dettaglio che mi sia sfuggito, né un particolare, né un singolo secondo del tempo trascorso con te, perché me ne hai concesso così poco che dovevo per forza serbarlo nel cuore come il più prezioso dei tesori.
Ricordo ogni parola che ci siamo detti e il tono di voce con cui le abbiamo pronunciate. Non le ho mai messe per iscritto, perché la mia mente non può dimenticare, anche adesso che sono vecchio, stanco e solo, adesso che ho portato a termine la mia missione, la promessa che ti feci, per la quale ho accettato di poter ricordare solamente cosa tu sei stato per me, ricordare per sempre quelle dolci rimembranze di un tempo antico.
Io ricordo Ashura-O, ma dopo di me chi ricorderà per noi?

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