Tre foglie nel vento / Capitolo 23

Aug 22, 2012 12:09

Titolo: Tre foglie nel vento
Autore: haruka-lantis
Fandom: originale
Rating: NC-17
Note: ambientanta in Giappone, nel 1687, ovvero durante l'era Tokugawa, ad Edo (l'attula Tokyo). Chiari riferimenti a rapporti omosessuali anche con minori (ma era una prassi comune a molte civiltà del passato e avere sedici anni nel XVII secolo non è come averli al giorno d'oggi)
anni nel XVII secolo non è come averli al giorno d'oggi).
Scritta per: la mia tabella su 24ore, prompt Ore 23:00 Fantasie abbandonate
Disclaimer: mia l'idea, miei i personaggi, mia la storia, siete pregati di ricordarvelo, nel caso fosse in cerca di ispirazione!



Anno 1688, maggio
Edo, tenuta di caccia del principe Yanagisawa Yoshiyasu
Ora del Topo

Quella sera il daimyo Yanagisawa Yoshiyasu aveva indetto una festa meravigliosa nella sua tenuta di caccia per festeggiare la prima del nuovo dramma del maestro Chikamatsu “Tre foglie nel vento”, dove un superlativo Sasaki Ranmaru aveva dato voce e corpo al dramma di una geisha che contendeva il suo danna alla legittima moglie.
“Mi sono commosso fino alle lacrime” disse un mercante di stoffe che faceva drappello intorno al padrone di casa.
“Oh, Sasaki-sensei non è mai stato più bello di oggi” sospirò un altro.
“Dicono che il dramma si stato suggerito a Chikamatsu-sensei proprio da Sasaki-kun” aggiunse Yanagisawa “Mi è stato riferito proprio dal maestro”
“Chi avrebbe mai detto che un giorno avremmo rivisto Sasaki-kun sul palco, dopo lo scandalo dell’anno scorso?” proseguì un altro cortigiano “Fuggì per raggiungere il suo amante” Aggiunse ancora, ma a voce più bassa.
Era un pettegolezzo ben noto a tutto il bel mondo di Edo: Sasaki si era invaghito di un samurai ed aveva abbandonato la compagnia teatrale per seguirlo, poi, del tutto inaspettatamente, poco più di un mese dopo, era tornato a Yoshiwara, aveva dettato a Chikamatsu la trama dell’opera e aveva atteso un anno per il suo nuovo debutto.
Ora sedeva sotto un albero di susino, contornato dagli altri colleghi, e degustava il lauto banchetto offerto in loro onore. Era cambiato Sasaki Ranamru: faceva una vita ritirata, era diventato un fervente buddista, insegnava agli allievi della compagnia e solo a fatica e per interessamento dello stesso Chikamatsu aveva accettato di presenziare alla festa. Qualcuno sussurrava che non avesse mai interrotto del tutto i rapporti con il suo amante e per questo motivo rifiutava la compagnia dei suoi estimatori.
Yanagisawa-sama si avvicinò al circolo degli attori e offrì loro personalmente del sakè caldo “Ora che avete debuttato con il nuovo dramma, immagino che vi si vedrà più spesso in giro, Sasaki-kun”
“Vostra Eccellenza è molto gentile a preoccuparsi per la mia vita mondana, ma, come certamente saprà, io ho rinunciato ai piaceri terreni e sto cercando di espiare le mie colpe per agevolare la mia successiva reincarnazione”
Yanagisawa sorrise sornione e cambiò discorso: non era educato né piacevole parlare di religione durante un evento di gala, ma non appena ebbe modo di avvicinare Ranmaru senza esser notato, gli sussurrò in un orecchio “Dicono che Sato-san ritornerà dal Nord, dove ha sedato con successo una rivolta di contadini. Lo shogun intende nominarlo daimyo di un piccolo feudo sulle montagne, ma chissà dove saprà arrivare un uomo così determinato”
Ranmaru annuì lentamente, il solo sentire nominare Masanori-sama gli faceva ancora battere il cuore all’impazzata “Ebbi modo di conoscere Sato-sama a Hakaone l’anno passato: mi fece una buona impressione, di certo si merita la stima di Togukawa-sama; ma mi domando, Yanagisawa-sama, perché mi confidate questo segreto?”
Il daimyo di Kawagoe nascose una risata argentina dietro l’ampia manica del kimono decorato con fili d’oro: non si sorprese che l’onnagata facesse finta di non sapre, da più di un anno le persone più disparate avevano cercato con l’inganno o no di carpire la verità dietro al ritorno di Sasaki a Yoshiwara.
L’ipotesi più accreditata era che Sato-san non poteva permettersi i costi del mantenimento di una prima donna del calibro di Sasaki e che questi era tornato a casa in cerca di un protettore più ambiente, ma il comportamento dell’attore e tutti i suoi dinieghi a riallacciare i rapporti con i vecchi clienti sembravano confutare l’idea.
C’era chi, invece, propendeva per il delitto passionale: Sasaki e Sato avevano ucciso il giovane wakashu di questi, che non aveva più fatto ritorno ad Edo, e avevano deciso di far calmare le acque prima di rendere pubblica la loro unione; ma, anche in questo caso, non tutto quadrava: molti cortigiani, che si erano recati in pellegrinaggio a Kamakura per vedere la statua del Daibutsu presso il tempio Kotoku-in, erano stati scortati da un giovane monaco che assomigliava al wakashu di Sato. Insomma il mistero era fitto e non c’era verso di venirne a capo: molti avevano gettato la spugna e abbandonato le loro fantasticherie su possibili delitti passionali o su amori contrastati. Sato-san era rimasto ad Edo pochissimo tempo e subito Tokugawa-sama lo aveva spedito in varie campagne militari; Sasaki-kun conduceva vita eremitica e del giovane scudiero si era persa ogni traccia.
Anche chi riteneva che il dramma “Tre foglie nel vento” potesse svelare l’arcano era rimasto deluso: la storia non aveva apparentemente niente a che vedere con la vicenda di Sasaki e dei due samurai.
Anche Yanagisawa-sama rimase deluso di non esser venuto a capo del presunto mistero, lui che aveva finanziato la compagnia di Chikamatsu pur di vedere il dramma in scena; ad ogni modo, era rimasto soddisfatto della rappresentazione e poteva perfino vantare di esser stato citato in una scena del dramma. Si congedò dal giovane attore e spostò la sua attenzione su un ragazzino appena arrivato dalla corte imperiale: era tempo di appassionarsi ad un altro pettegolezzo.

Note:
Daibutsu: la seconda statua più grande del Amida Budda del Giappone, con i suoi 13,35m e 93t risalente al XV secolo; è famosa in tutto il paese.

24ore, tre foglie nel vento, originali

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