Titolo: Dolcetto o scherzetto?
Fandom: X (AU- Kamui: il volto dell’amore + Little Devil)
Personaggi: Fuma, Kamui, Subaru e Seishiro-chan
Genere: crack
Rating: PG
Avvertimenti: presenza di uomini vestiti da donna, di un baby Sakurazukamori di sei anni e altri deliri vari ed eventuali. Non c’è beta, chi mai beterebbe un simile delirio? Sesihiro-chan appartiene a
michiru-kaiou7, Consuelo a me medesima.
Breve riassunto: - Subaru-san, facciamo Dolcetto o Scherzetto?-
Era il 31 ottobre, la notte di Halloween, secondo la tradizione occidentale. I bambini americani si vestivano da streghette, fantasmini, zombie o altri mostri e uscivano per le strade assieme ai loro genitori per fare Dolcetto o Scherzetto, ovvero domandare dolci alle case dei vicini, per poi scoprire chi ne aveva raccolti di più. Di solito Seishiro-chan non amava queste ricorrenze e non si appassionava ai soliti giochi come i bambini comuni, ma quel pomeriggio guardava la televisione con entusiasmo, trasmettevano uno speciale su Halloween, e qualcosa nella sua testolina scattò, tanto da convincerlo a svegliare Subaru-kun, che stava dormendo sul divano dopo l’ennesimo lavoro massacrante, e fissarlo con occhioni dolci.
- Cosa c’è, Sesihiro-chan?- chiese lo sciamano assonnato.
- Subaru-san, facciamo Dolcetto o Scherzetto?-
Sumeragi ci mise un attimo a capire di cosa stesse parlando il bambino, poi fu preso dal panico: e adesso cosa faceva? Seishiro-chan non avrebbe mai accettato di andare in giro con un lenzuolo in testa, perfezionista com’era.
Il bambino sembrò leggerli nel pensiero - Il tuo amico Kamui è bravo a fare i costumi- disse serio.
E gia il fatto che Seishiro Sakurazuka avesse fatto un complimento a Kamui era un evento!
Kamui era preso a confezionare i vestiti per il nuovo sceneggiato, Fuma guardava una partita alla televisione e Consuelo dormiva aggomitolata nella sua cesta: un tipico pomeriggio in famiglia. Fu il citofono ad interrompere quell’idillio.
- Chi cazzo…- biascicò Fuma.
Kamui borbottò- Sono pieno di lavoro fino alla cima dei capelli, non potresti alzarti per aprire?-
- Beh, non devi essere così pieno di lavoro!- commentò spietato Monou. Kamui lasciò andare la preziosa seta blu che serviva per cucire i kimono di scena della Shinsengumi.
- Dolcetto o scherzetto?- gridò Seishiro-chan non appena Kamui aprì la porta. Il ragazzo fissò interdetto il bambino e poi Subaru, questi gli sorrise imbarazzato.
- Seishiro-chan, vorrebbe tanto uscire mascherato e tu sei così bravo a cucire…-
Consuelo saltò fuori dalla cesta e corse a leccare la faccia del bambino, pronto ad avventarsi sul Sumeragi non appena fosse stato possibile, così come il suo padrone gli aveva insegnato.
Fuma spense il televisore cercando di trovare una scusa lampo per uscire di casa prima che fosse costretto a fare qualsiasi cosa, ma il faccino felice di Seishiro-chan gli impedì di darsi latitante.
Dannato Sei-chan, si finisce sempre per fare quello che vuole lui!
Kamui protestò, non poco, che non c’era il tempo sufficiente per creare un costume adatto, ma alla fine riuscì a trovare qualcosa che piacesse sia a lui che al bambino, mentre Fuma e Subaru, deposte le avversità per qualche ora, fissavano desolati la baraonda che i rispettivi compagni stavano creando gettando vestiti e stoffe fuori dall’armadio.
Mentre il sole tramontava, il quartetto di ex Draghi, più il fido leopardo, uscì di casa pronti ad andare a caccia di dolcetti. Fuma Monou indossava l’abito di scena che il suo omonimo avrebbe indossato nello sceneggiato in costume, “Diario di un segreto”, a cui Kamui stava lavorando, ovvero il kimono d’ordinanza della milizia Shinsengumi, con tanto di katana e lunga coda posticcia.
- Kam, ma sta coda la devo portare per forza?- brontolava il ragazzo infastidito dallo sguardo adornate del pulcino.
- Ovviamente sì! Sei così, così…-
- Come non detto, stupido pulcino adorante!-
Kamui invece indossava il costume di Consuelo, dalla telenovela “Consuelo: il volto dell’amore”, con cui aveva vinto innumerevoli cosplay in tutto il Paese, ovvero un meraviglioso vestito di pizzo nero, con gonna a cerchi, cappello, guanti lunghi e parrucca a boccoli color d’ebano.
- Mi spieghi perché ti devi vestire da donna?-
- Santo Palombo, Fuma, Consuelo non è una donna, è una santa, una martire…-
- Sarà, ma tu non sei vestito da santa, sembri la tenutaria di un postribolo!-
- Uomo senza cuore-
Subaru si trattenne dal commentare, in fondo cosa c’è da commentare se il tuo migliore amico si veste come la protagonista di una telenovela sudamericana ambientata nel XIX secolo?
Infondo non è che a lui fosse andata tanto meglio: personificava il suo omonimo, protagonista del dramma “Phantasma”, un nobile efebico vissuto durante l’epoca Heian, ammantato in uno splendido kimono di pura seta con motivi di foglie d’acero su un fondo marrone scuro.
Seishiro-chan invece aveva optato per un completo scuro, occhiali neri e cappotto nero, che a suo dire era perfetto per interpretare l’Angelo della Morte, anche se Kamui voleva si vestisse da Junior, il figlio di Consuelo e Johnny, mentre Fuma voleva indossasse il kimono, almeno non sarebbe andato in giro da solo abbigliato a quel modo. Subaru trattenne a fatica le lacrime, perché il bambino si era vestito esattamente com’era solito fare la sua controparte adulta, quando usciva per andare a lavoro.
- Eccoci alla prima casa- disse Sumeragi- Seishiro-chan, devi suonare il campanello e chiedere Dolcetto o scherzetto?-
Così il bambino fece, ma la coppia che venne ad aprire non ne poteva più di bambini mascherati che urlavano e non fu molto gentile.
- E tu da che saresti vestito, marmocchio?- chiese il marito.
- Marmocchio?- ribatté sprezzante il bambino.
- Caro, dà al moccioso i dolci, non ne posso più di questa dannata festa- aggiunse annoiata la moglie.
L’uomo lanciò una manciata di caramelle nel cestino del piccolo e sbatté la porta, senza aspettare che questi si allontanasse. Sesihiro-chan rimase perplesso davanti alla porta chiusa, poi si voltò. Subaru era già pronto a prenderlo in braccio e consolarlo, ma la piccola peste sapeva chi avrebbe fatto giustizia.
- Fuma-san, voglio che questi due la paghino!-
- Volere il verbo magico da usare con Fuma, o meglio da non usare mai - pensò Kamui già immaginando i titoli del giornale del giorno dopo: “Coppia trucidata per non essere stata gentile con un bambino vestito da Sakurazukamori”.
Fuma rise divertito - Direi che i nostri cari vicini hanno optato per la seconda possibilità: scherzetto- Subaru fece appena in tempo ad erigere una barriera spirituale che proteggesse loro quattro e il palazzo crollò accartocciandosi su se stesso come fosse fatto di carta.
- Proseguiamo?- chiese serafico Monou quando vide la coppia riemergere tra le rovine spaesata e terrorizzata.
- Mi stupisco che non li abbia uccisi- commentò Subaru ormai del tutto impotente.
- No, non sarebbe educativo per Seishiro-chan- lo rincuorò Kamui.
Un quartetto composto da un samurai, una donna del XIX secolo, un nobile Heian e un bimbo-ganster, più il fido leopardo, continuò la sua passeggiata per le strade del quartiere semi distrutto a caccia di dolcetti di Halloween.