Tea Time III edizione
Mentre aspettavo, ho scritto tre double drabble per il Tea Time, spero vi piacciano! Non c'è beta, le ho scritte e postate, come una vera autrice di fyccy!
1. Maratona televisiva - AU X (Kamui: il volto dell’amore)
La malattia di Fuma - seconda parte
La febbre di Fuma non accennava a passare, il medico sosteneva che si trattasse di un semplice malanno di stagione, ma Kamui era certo che il defunto padre di Fuma si fosse impossessato del suo spirito e lo stesse portando alla morte, com’era accaduto a Subaru in “Phantasma”, il suo dramma in costume preferito. Fuma stava sdraiato sul divano, Consuelo acciambellato ai suoi piedi, il televisore sintonizzato sul canale sportivo, bastava solo che facesse finta di muovere un muscolo, perchè il pulcino soddisfacesse ogni sua richiesta: la cosa lo divertiva oltre ogni dire! “Pulcino, ho sete” e Kamui correva in cucina. “Pulcino, ho fame” e Kamui chiamava il ristorante cinese sotto casa. Purtroppo per lui, indebolito dal raffreddore, Fuma commise un tragico errore: “Pulcino, mi annoio” e Kamui, luce da invasato negli occhi, aprì l’armadio dove custodiva i dvd di “Consuelo: il volto dell’amore”. “Non c’è problema, Fuma caro, abbiamo scorte di viveri sufficienti per arrivare alla fine della sedicesima stagione senza dover interrompere mai!” Fuma trattenne un’imprecazione e lasciò che lo stupido pulcino si accoccolasse vicino a lui, sul divano, il caldo plaid a coprirli entrambi mentre partiva la sigla. “Almeno, capirò qualcosa quando inizia a farneticare” pensò in cuor suo, a vendicarsi ci avrebbe pensato una volta guarito…
2. Divano - Saga dei Rocca, Michele/Isabella + Cesare, as special guest
Dei divani e delle donne
“E quel coso che ci fa in casa nostra?” gridò Isabella indignata alla vista dell’orrido divano a fiori, macchiato da ogni specie di alimento e bevanda e bruciato in più punti da chissà quante cicche, che Michele aveva giurato di buttare e che invece ora troneggiava al centro del soggiorno della casa nuova. “Ci serve un divano e questo è ancora in ottime condizioni” si schernì Michele. “Ottime condizioni? Vogliamo scherzare? Stammi a sentire, amore, o fuori questo dannato divano o io!” dichiarò la futura sposa. “Ma Isa, ci siamo fatti cinque rampe di scale a piedi per portarlo in casa” aggiunse il futuro cognato. “Brucerò quel divano, con voi legati e imbavagliati sopra, se al mio ritorno sarà ancora qui” concluse la ragazza sbattendo la porta di casa. Michele e Cesare si guardarono negli occhi e poi guardarono il vecchio divano, compagno dei loro giorni di studenti universitari, testimone d’infinite feste, partite alla playstastion e abbuffate di piazza durante i mondiali di calcio. No, non potevano separarsi da lui. “Metteremo sopra un telo e sarà come nuovo” decretò Michele. “Isa, ti ucciderà, lo sai?” gli ricordò Cesare dubbioso. “No, abbiamo già pagato il ristorante, almeno fino al giorno del matrimonio sono salvo!”
3. Mentre fuori piove- Glass no Kamen, Masumi Hayami + "Quando il tuo tren passa, passa per sempre" @ "Treni e stazioni" challenge per Michy
Mentre fuori piove…
Mentre fuori piove, il giovane presidente della Daito Corporation, Masumi Hayami, si concede un secondo di debolezza per pensare ad una certa ragazzina, senza grazia e senza modi, che ormai da tempo assorbe quasi ogni altro suo pensiero. Adesso che Maya ha capito chi è l’anonimo ammiratore delle rosse scarlatte, lui non ha più scuse per avvicinarla, seppur di nascosto, di farle regali, di andarla a vedere. Lei lo odia e lui odia se stesso per il male che le ha fatto, ma non può cambiare la propria natura, così come non vorrebbe che Maya cambiasse la sua. Fuori continua a piovere, il cielo è nero, benché sia solo primo pomeriggio, l’ufficio è immerso nella semioscurità, ma Masumi non accende neppure la lampada sulla sua grande scrivania di legno scuro. Chiude gli occhi e vede il volto di Maya illuminarsi di gioia durante l’ultima rappresentazione a cui ha assistito, inconsapevolmente allunga una mano per toccarla, ma l’illusione svanisce nell’atto stesso di chiudere il pugno vuoto. Lei non sarà mai sua e ora lui non può neppure più nascondersi dietro le rose. “Il tuo treno è passato, Masumi, e quando il tuo treno passa, passa per sempre”.
1. Maratona televisiva - AU X (Kamui: il volto dell’amore)
La malattia di Fuma - seconda parte
La febbre di Fuma non accennava a passare, il medico sosteneva che si trattasse di un semplice malanno di stagione, ma Kamui era certo che il defunto padre di Fuma si fosse impossessato del suo spirito e lo stesse portando alla morte, com’era accaduto a Subaru in “Phantasma”, il suo dramma in costume preferito. Fuma stava sdraiato sul divano, Consuelo acciambellato ai suoi piedi, il televisore sintonizzato sul canale sportivo, bastava solo che facesse finta di muovere un muscolo, perchè il pulcino soddisfacesse ogni sua richiesta: la cosa lo divertiva oltre ogni dire! “Pulcino, ho sete” e Kamui correva in cucina. “Pulcino, ho fame” e Kamui chiamava il ristorante cinese sotto casa. Purtroppo per lui, indebolito dal raffreddore, Fuma commise un tragico errore: “Pulcino, mi annoio” e Kamui, luce da invasato negli occhi, aprì l’armadio dove custodiva i dvd di “Consuelo: il volto dell’amore”. “Non c’è problema, Fuma caro, abbiamo scorte di viveri sufficienti per arrivare alla fine della sedicesima stagione senza dover interrompere mai!” Fuma trattenne un’imprecazione e lasciò che lo stupido pulcino si accoccolasse vicino a lui, sul divano, il caldo plaid a coprirli entrambi mentre partiva la sigla. “Almeno, capirò qualcosa quando inizia a farneticare” pensò in cuor suo, a vendicarsi ci avrebbe pensato una volta guarito…
2. Divano - Saga dei Rocca, Michele/Isabella + Cesare, as special guest
Dei divani e delle donne
“E quel coso che ci fa in casa nostra?” gridò Isabella indignata alla vista dell’orrido divano a fiori, macchiato da ogni specie di alimento e bevanda e bruciato in più punti da chissà quante cicche, che Michele aveva giurato di buttare e che invece ora troneggiava al centro del soggiorno della casa nuova. “Ci serve un divano e questo è ancora in ottime condizioni” si schernì Michele. “Ottime condizioni? Vogliamo scherzare? Stammi a sentire, amore, o fuori questo dannato divano o io!” dichiarò la futura sposa. “Ma Isa, ci siamo fatti cinque rampe di scale a piedi per portarlo in casa” aggiunse il futuro cognato. “Brucerò quel divano, con voi legati e imbavagliati sopra, se al mio ritorno sarà ancora qui” concluse la ragazza sbattendo la porta di casa. Michele e Cesare si guardarono negli occhi e poi guardarono il vecchio divano, compagno dei loro giorni di studenti universitari, testimone d’infinite feste, partite alla playstastion e abbuffate di piazza durante i mondiali di calcio. No, non potevano separarsi da lui. “Metteremo sopra un telo e sarà come nuovo” decretò Michele. “Isa, ti ucciderà, lo sai?” gli ricordò Cesare dubbioso. “No, abbiamo già pagato il ristorante, almeno fino al giorno del matrimonio sono salvo!”
3. Mentre fuori piove- Glass no Kamen, Masumi Hayami + "Quando il tuo tren passa, passa per sempre" @ "Treni e stazioni" challenge per Michy
Mentre fuori piove…
Mentre fuori piove, il giovane presidente della Daito Corporation, Masumi Hayami, si concede un secondo di debolezza per pensare ad una certa ragazzina, senza grazia e senza modi, che ormai da tempo assorbe quasi ogni altro suo pensiero. Adesso che Maya ha capito chi è l’anonimo ammiratore delle rosse scarlatte, lui non ha più scuse per avvicinarla, seppur di nascosto, di farle regali, di andarla a vedere. Lei lo odia e lui odia se stesso per il male che le ha fatto, ma non può cambiare la propria natura, così come non vorrebbe che Maya cambiasse la sua. Fuori continua a piovere, il cielo è nero, benché sia solo primo pomeriggio, l’ufficio è immerso nella semioscurità, ma Masumi non accende neppure la lampada sulla sua grande scrivania di legno scuro. Chiude gli occhi e vede il volto di Maya illuminarsi di gioia durante l’ultima rappresentazione a cui ha assistito, inconsapevolmente allunga una mano per toccarla, ma l’illusione svanisce nell’atto stesso di chiudere il pugno vuoto. Lei non sarà mai sua e ora lui non può neppure più nascondersi dietro le rose. “Il tuo treno è passato, Masumi, e quando il tuo treno passa, passa per sempre”.