La mia prima volta è stata sei anni fa, ed eravamo due ragazzini.
Mi trovavo con la mia famiglia nella casetta di montagna delle vacanze estive, era ora di cena e sbuffavo perché quello che avevo nel piatto non mi piaceva. Per consolarmi, tra una forchettata e l’altra tenevo gli occhi fissi sullo schermo del televisore, allungando il collo nella speranza di intravederlo tra gli omini che correvano sul campo.
Lui era lì e giocava con la sua Nazionale, il viso imbronciato sopra la maglietta scarlatta, e i giornalisti ridevano delle lacrime da bambino viziato di quello che allora era considerato la grande promessa del calcio portoghese.
Credo che fu quell’episodio apparentemente marginale a segnare la svolta dei miei rapporti con le partite di calcio. Non saprei dire perché, tra tutti, proprio a Cristiano Ronaldo sia dovuta la mia iniziazione alla contemplazione degli sportivi; sta di fatto che cominciai a trovare un lato positivo in un gioco che prima avevo sempre considerato piuttosto noioso. E ai Mondiali del 2006, con decine di Nazionali a mia disposizione, finii col prenderci definitivamente gusto.
Ma non sono mai stata davvero un’amante di questo sport. Se davvero dovessi scegliere una disciplina da seguire preferirei il tennis, o la ginnastica ritmica: mi piacciono gli sport in cui è richiesta una forte concentrazione mentale. Il calcio per certi versi lo considero assimilabile alla lingua inglese, con cui non a caso condivide il Paese d’origine. Entrambi hanno una struttura interna relativamente semplice, che in poco più di un secolo ha conquistato l’intero pianeta. Nel calcio in particolare quello che davvero mi affascina non è il gioco in sé, ma quello che ha prodotto - cioè i fan.
Oh, i fan! Chiunque sia davvero convinto che nella moderna cultura occidentale le religioni siano destinate a scomparire, non ha mai letto/ascoltato le opinioni di un tifoso prima, durante e dopo una partita della sua squadra del cuore. Il fatto che (quasi) tutti i supporter di una squadra siano in grado di rendersi conto che i loro eroi siano esseri umani non ha importanza: calciatori, allenatori e presidenti possono essere idolatrati o tirati violentemente giù dall’Olimpo sportivo dai loro tifosi, ma nessuno che non sia un loro fan avrà diritto di pronunciare una sola parola contro di loro.
Questo modo appassionato e spesso esagerato di vedere le cose mi ha affascinato quando, circa un annetto fa, mi sono avvicinata al fandom RPF sui calciatori. L’essermi imbattuta subito in bravi autori ha certo aiutato, nonostante ancora adesso a volte mi trovi a dover cercare su Wikipedia il nome del protagonista di qualche fanfic.
E oltre alla curiosità e all’interesse, provo in qualche modo gratitudine verso questi fanwriter, per aver utilizzato un potenziale di personaggi su cui molte persone riversano i propri sentimenti, ma di cui - al di fuori dell’ambito sportivo o di gossip - si parla poco.
È un argomento di nicchia anche all’interno dello stesso mondo delle fanfic, ed è per questo che mi trovo a dedicargli il mio primo post su LJ.
Mi interesso alle fanfic dal 2005/2006, ma ultimamente non riuscivo a dedicargli troppa attenzione, un po’ per gli impegni e soprattutto per lo sconforto che mi prendeva nel vedere i miei scrittori preferiti abbandonare uno dopo l’altro EFP, il sito dove più si concentravano le mie letture.
Molti di questi fanwriter hanno finito per rinchiudersi nei loro siti personali, alcuni hanno creato nuovi archivi più piccoli e più controllati, con regole diverse. Altri ancora, o sempre gli stessi, si sono rifugiati nelle community di LiveJournal, dove trovano una libertà di invenzione quasi illimitata e, nonostante le poche restrizioni, la qualità media delle fanfic rimane incredibilmente alta. Se una persona notoriamente pigra come me si è decisa ad aprire un LJ personale è stato proprio per poter entrare in queste piccole isole virtuali, dove la gente sembra prosperare più tranquilla che altrove e in cui riesco a soddisfare una delle mie passioni fanficcare, lo slash.
L’icon di questo mio primo post potrebbe già averlo rivelato, ma uno dei motivi fondamentali della mia adesione a questo fandom è sicuramente la grande percentuale di storie slash al suo interno.
Del resto, i calciatori potranno anche avere splendide mogli e fidanzate, gli spogliatoi erano e rimangono territorio esclusivamente maschile. Ed è quantomeno bizzarro che anche su questo tema si taccia tanto, quando basta una semplice foto per far esplodere un pandemonio di commenti.
Ha fatto parlare anche nel fandom, ma credo che i motivi siano diversi. Personalmente, non mi interessa se Zlatan Ibrahimović e Gerard Piqué in realtà stiano o no insieme, né se siano o meno gay. Ma a mio parere, nella sua semplicità, quest'immagine è quasi un simbolo di quanto sia effettivamente umano e realistico ciò che un fan riesce ad esprimere tramite storie o immagini, e ricorda a chi già fa parte di questo mondo il perché abbiamo dato a questi anomali personaggi uno spazio nella nostra immaginazione.
Direi che posso anche concludere qui. Conoscendomi, non so se scriverò altri post: non ci giurerei, ma chissà :)
Sicuramente non prima di essere riuscita a togliere questo layout, comunque.