Rilettura integrale delle angstievoli avventure del conte Cain, da "Juliet" a "God Child" al completo.
1. La Yuki, nella seconda parte della storia, disegna da dio.
2. La Yuki ha delle idee geniali.
3. La Yuki è perfettamente in grado di creare personaggi bellissimi.
4. La Yuki, purtroppo, non sempre è perfettamente in grado di gestire suddetti personaggi.
5. Ci sono almeno SETTE aghi avvelenati, infilati random dappertutto, in tutta la saga. Soprattutto nei mazzi di fiori, ma anche in diari, bambole e naturalmente tenuti in mano da qualcuno. Oh, e il numero sale, se teniamo conto di cerbottane e siringhe.
E io sono agofobica (ma si dice?XD)
...come cavolo ho fatto a reggere?
6. Ci sono TROPPI incesti/rapporti ambigui tra parenti! Bastaaaaa!!!
7. Stavolta ho cominciato a trovare Alexis insostenibile tipo da metà di "Kafka". Non tanto il personaggio, ma il suo continuo apparire nei ricordi, nei background, negli angoli vuoti delle vignette, nelle parole dei personaggi... E la maledizione di Alexis, e la morte finta di Alexis, e le parole di Alexis, e la frusta di Alexis, e il gilet hawaiano di Alexis... e che cavolo! Hai sfranto le palle al mondo, Alexis!
... questo a riprova del fatto che se ci fosse stato meno angst e più attenzione alle scene d'azione/complotto, il manga ci avrebbe guadagnato un sacco.
8. Ci sono dei momenti corali d'azione congegnati proprio bene, tipo tutto il mega-finale. Beh, magari spesso confusi e con troppa roba stipata tutta insieme, ma nel complesso, le idee mi piacciono.
9. Continuo a ritenere l'espediente che fa succedere quella cosa orripilante del vol. 8 uno dei migliori, se non il migliore, di questo genere. Con tutto il mio amore per le Clamp, che hanno usato questo tipo di trama un milione di volte, l'idea della Yuki mi piace più di tutte quelle che ho letto altrove.
... l'idea mi piace, non il risultato... -_- (dannata donna, quanta voglia di stritolarla, ogni volta!)
10. Se ne parlava tempo fa con la Wren, e mi sento di approfondire la questione: l'angst e il dramma sono una delle cose migliori e peggiori di questo manga.
Il senso di dramma, disperazione e impossibilità di sfuggire alla maledizione del destino che i personaggi, quasi tutti, sembrano avere, è qualcosa che avvolge la storia, e le giova molto. Le dà l'atmosfera cupa giusta, e rende il finale più straziante ma anche più liberatorio.
Ma... Insomma! A volte, per ricordare il passato tragico di qualcuno, basta poco: una mezza parola, uno sguardo... Non c'è bisogno di vedere il replay nei ricordi (corredato dalla brutta faccia di Alexis) tutte le volte! Non c'è bisogno di pose teatrali tutte le volte! Fanno ridere, a lungo andare... -_- E poi, cavolo, possibile che non ce ne sia UNO che non ha dei traumi allucinanti alle spalle? o_o UNO, non dico un protagonista, ma almeno un misero comprimario! NO, tutti figli di tragedie, spesso improbabili. Olè! Perfino i ragni di Mikhaila erano probabilmente tutti orfani e figli di tarantole cattive...
In conclusione (era l'ora!): rimane un manga che mi piace moltissimo. L'ambientazione vittoriana ha sempre un enorme effetto su di me. Le tinte cupe, le storie macabre, l'immaginario gotico e gli amori esagerati... A loro modo formano un tessuto affascinante. I personaggi hanno potenziale. Il protagonista... Io gli voglio bene, e non solo perché sono io... Cioè, perché è stato il mio primo cosplay!XD E' un piccolo stronzo arrogante, e l'alternanza dei suoi lati molto negativi, la sua fragilità e i suoi rari momenti di umanità secondo me si prestano molto bene per reggere una storia del genere. (Certo, se l'avesse un po' abbozzata con le pose/frasi teatrali angst..)
Ho solo un IMMENSO problema.
Io... ogni tanto... non riesco... a prendere Riff sul serio!
PERCHE' GUARDO I SUOI CAPELLI! E NON CI RIESCO! NON POSSO!!!!!
...ok, e dopo 'sto sproloquio, dopo due anni è tornata tra voi
Writing the Fairytale, VII e ultimo capitolo...beh, evidentemente ci voleva una rilettura del manga, per riuscire a finirla!