La visione di Sweeney Todd di venerdì scorso mi ha fatto prendere una decisione: devo parlare di Tim Burton.
Per quanto ami molto il cinema, non sono molti i registi dei quali apprezzo praticamente un buon 80% della filmografia, e Burton è uno di loro. Per cui, gli devo un post. Lo devo alla sua fantasia sconfinata, folle, cupa, malinconica e meravigliosa.
E quindi...
Il primo film di Tim Burton che ho visto è stato Sleepy Hollow. L'ho visto quando uscì al cinema, ed era il periodo in cui stavo imparando ad apprezzare il cinema per davvero, in maniera più approfondita. Avevo cominciato ad analizzare i vari aspetti dei film, a guardare ogni film con occhio un po' più attento.
Sleepy Hollow mi fece un'impressione immensa, e a distanza di anni rimane uno dei miei film preferiti. Amo la storia: semplice, con un che di fiabesco, inquietante eppure intrisa di sentimenti positivi. Amo il clima cupo, i pochi colori e le molte ombre, l'ambientazione, i personaggi ben caratterizzati, la quantità (equilibrata, però) di macabro e truce. E mi piace il fatto che alla fine il sogno, l'inconscio, il mondo "spirituale" e magico vincano sulla razionalità più cieca.
Edward Mani di Forbice l'ho visto solo una volta, poco tempo dopo, in TV, e credo sia giunto il momento di rivederlo. Però anche per questo film l'impressione è stata forte. E' una storia poetica, che ti riempie di tenerezza immensa.
Una cosa che qui è molto presente, ma non manca mai nei film di Burton, è la capacità dei suoi "mostri" di essere teneri, poetici, gentili. Non fanno mai paura, semmai fanno compassione (nel senso più positivo del termine) e risvegliano simpatia.
Nightmare before Christmas (che però è stato scritto e prodotto da Burton, ma diretto da Henry Selick) e La sposa cadavere li considero opere d'arte autentiche anche per come sono realizzati. Di nuovo ci sono tutti gli elementi che amo: piccole storie tenere e inquietanti, atmosfere tetre, momenti divertenti (immancabiliE lo humour nero è di qualità), mostri amabili. Con l'aggiunta, in questi due casi, delle canzoni, che per me sono 4658743167 punti guadagnati.
Il pianeta delle scimmie non mi è piaciuto. Posso apprezzare i dettagli tecnici, ma la storia in sé non mi prende (l'ho anche visto due volte.) Trovo meno significativo anche Mars attacks!, però devo ammettere che, nella sua demenzialità, mi fa ridere.
Big Fish è qualcosa di meraviglioso. (Prima o poi devo davvero leggere il libro da cui è tratto!) La storia è splendida, e il concetto di fondo... Beh, io lo trovo tanto vero e bello. Il film è una delizia, visivamente. E' tutto ciò che una fantasia vivace può desiderare.
Stessa cosa posso dire per La fabbrica di cioccolato: in quell'immaginario folle ci si annega, ed è un piacere immenso. Inoltre è una storia assolutamente intelligente ed istruttiva. (E... tremendamente realistica, se si pensa a certi eccessi dell'infanzia contemporanea... -_- Io penso che dovremmo farlo vedere sempre ai nostri campi estivi. Minacciando di fare ai mostriciattoli le stesse cose che vengono fatte nel film ai ragazzini, chiaro.)
Veniamo a ciò che ha fatto scattare il desiderio di parlare di Burton: Sweeney Todd. E' la trasposizione cinematografica di un musical, e adesso sarei davvero curiosa di vedere il musical, in qualche modo.
Mi è piaciuto moltissimo. E' bellissimo dal punto di vista visivo: ci sono i soliti colori spenti e ambientazioni tetre, ci sono scene azzeccatissime ed efficaci, ci sono i tipici protagonisti pittoreschi e spaventosi. La storia è davvero molto molto molto cupa. E qui il macabro e il truce vanno (secondo me) oltre il limite a cui Burton ci aveva abituati.
Va detto comunque che tutto ciò che di cupo e orribile c'è nella trama è raccontato in maniera così teatrale, esagerata e umoristica che per tre quarti di film i due protagonisti, completamente folli, ti fanno sorridere e anche ridere di gusto. E il macabro è così esagerato e finto da essere... Insomma, più che accettabile.
Però c'è una cosa che mi è piaciuta più di tutte (che si ricollega alle cose che ho già detto.) Anche qui, in qualche modo, c'è la stessa "pietà per i mostri". Questi mostri - Todd, prima di tutto, e anche Mrs Lovett - sono umani, e per questo fanno davvero paura. Non sono teneri come Edward o Jack. Sono folli, orribili e mettono in atto il male più puro. Eppure...
... se devo dire la verità, mi veniva molto più spontaneo dirigere il mio odio verso il giudice, piuttosto che verso il protagonista.
Non sto dicendo che il film giustifica un serial killer, eh!XD Solo, alla fine verso i protagonisti si prova più che altro compassione, per la piega tremenda che ha preso la loro follia. L'ingiustizia ha reso folle Todd, e per questo risveglia la nostra pietà.
Ho tralasciato, in questa mega recensione multipla, oltre ai film (pochi, comunque) che non ho visto, i due Batman, perché li ho visti diverso tempo fa, e distrattamente. Posso dire al massimo che li ho trovati divertenti (va tenuto conto del fatto che in generale io apprezzo i film di supereroi.)
Insomma, concludo questa carrellata di pareri dicendo che amo la capacità di inventare, dipingere e creare mondi che ha la mente di Tim Burton. Amo i suoi mostri e la magia cupa dei luoghi dove sa portare lo spettatore. E amo anche la sua abilità nello scegliersi collaboratori eccezionali per le sue opere: doveroso citare il compositore Danny Elfman, perché uno degli elementi vincenti dei film di Burton è spesso la colonna sonora. E poi Johnny Depp ed Helena Bonham Carter, splendidi e bravissimi.