Do you want to be found?
Episodio speciale - Raccolta di 50 frammenti su amir e Joel. Una sorta di riassunto della vicenda, oppure un'introduzione per chi non li conosce ancora.
(Titolo: "Your armor", Charlotte Martin)
I - Da soli, in due mondi
Spazio
Nel sacro spazio della casa di Joel Bennett è entrato, quasi per caso, una specie di custode-segretario-tuttofare: per Joel è una cosa come un'altra, e non sa che quell'intrusione cambierà radicalmente il corso della sua vita.
Confusione
Londra è caotica, affascinante, enorme, e la casa di Joel Bennett ne è una versione in miniatura: Amir passa da una stanza all'altra, confuso, chiedendosi se riuscirà mai a sentirsi a suo agio, in quel posto e in quella città.
Fantasma
Amir parla con gli spettri, Joel cataloga giornalmente i suoi demoni e i suoi fallimenti: a ognuno i suoi fantasmi, anche se quelli di Amir probabilmente sono molto più amichevoli.
Vista
Non è una questione di vedere cose che gli altri non vedono, Amir non è un medium né un mago: sono i fantasmi a farsi vedere, perché indovinano in lui la rara capacità di ascoltare.
Sorriso
Pochi sono stati sinceri con Joel, in tutta la sua vita, ed è questo il motivo per cui il sorriso onesto di Amir gli arriva davvero in profondità, da qualche parte molto vicino al suo cuore poco abituato a sentire.
Folla
Joel ha sempre amato la sensazione di superiorità nei confronti della folla ignorante, il ragazzo invece si trova suo malgrado ad avere a che fare sempre con i margini: sono fuori dalla massa tutti e due, e in qualche modo, è un altro punto che hanno in comune.
Mondo
Joel ha tutta la cultura possibile, si vanta del suo punto di vista obiettivo ed è fiero del suo senso critico, però è consapevole che per il ragazzo il mondo è sempre più grande, più terribile, più meraviglioso.
Volontà
Amir avrebbe potuto rifiutare l'invito dell'altra anima della città e rimanere una persona comune tra le altre: ogni dono presuppone che lo si voglia accettare.
Occhio
Non è questione di vederli: sta tutto nell'ascoltarli; sarà poco, ma è tutto quel che Amir ha compreso per ora, nei suoi incontri con loro.
Libertà
Joel non lavora e non si impegna nel sociale: non è una questione di libertà dai vincoli, ma una semplice forma di accidia che ha l'onestà di ammettere, ma non la forza di contrastare.
Sogno
Nei frammenti onirici della notte precedente Amir ha visto il teatro del signor Bennett: lui pensa che si tratti di una cosa molto banale (ha solo sognato uno degli ambienti del suo nuovo lavoro), ma la realtà è molto più complessa e misteriosa.
Controllo
I mal di testa, l'insonnia e il diniego sono i suoi modi per tenere sotto controllo quanto di oscuro e malato c'è nella sua mente: a volte Joel si domanda per quanto potrà andare avanti in quel modo.
Sole
Joel ama il suo rifugio d'ombra, Amir cerca luce e calore con la forza del più testardo dei girasoli: Joel non lo sa, ma è irrimediabilmente destinato a cedere all'invasione di sole che sta per rovesciarsi sulla sua vita silenziosa.
Brezza
Il ragazzo non turba la sua quiete e la sua gioiosa asocialità: è come un soffio di vento lieve, qualcosa che, almeno in apparenza, sembra senza conseguenze.
Casa
“Davvero posso restare?”
Domani
Non ha un brutto suono, la parola “futuro”, anche se ancora non riesce a guardare troppo lontano: intanto però ha una casa e qualcuno che sembra felice di tenercelo dentro.
*
II - Insieme, sul confine
Mano
E' strano e difficile, per un adulto molto sicuro di sé, lasciare che qualcuno - così diverso e giovane, poi - ti prenda per mano e ti conduca in posti vicini, appena dietro una porta o dentro un'ombra, mostrandoti quella verità che tutti ti insegnano ma nessuno ti spiega: quasi niente è solo quello che sembra.
Città
E' un po' umiliante, per uno che non si è mai spostato dal suo luogo natale per tutta la vita, ma Joel è sicuro che Amir conosca Londra molto meglio di lui.
Solitudine
Prima di Amir, Joel non si era mai accorto di essere così irrimediabilmente solo.
Cecità
Amir capisce che il signor Bennett non sia proprio acuto, quando si parla di spiriti, però non riesce a nascondersi la delusione ogni volta in cui si dimostra del tutto ignaro di quello che succede ai loro amici vivi.
Lotta
Perché dovrebbe uscire di casa, cosa vuole mostrargli il ragazzo di tanto bello da convincerlo ad abbandonare la sicurezza del suo rifugio?
Finestra
Per la prima volta dopo tanti anni Joel ha il coraggio di guardare fuori dalla finestra della stanza in cui il suo più caro amico/quasi padre adottivo è morto, anni prima: non vede più la neve gelida del rimorso e dell'angoscia, vede solo la realtà semplice di un cielo macchiato di nuvole e un'ombra di sole, discreta e paziente come la persona che sta alle sue spalle e aspetta.
Reale
La mano di Joel si chiude sul libro che ha comprato per il ragazzo: qualcosa di concreto del quale si può constatare l'esistenza effettiva - esattamente come il destinatario di quel dono.
Bugia
“Non è successo niente, signor Bennett, va tutto bene, davvero!”
Orizzonte
Parlare con Amir è come vedere il proprio orizzonte allargarsi di qualche centinaio di miglia all'improvviso.
Malinconia
Prima Joel si chiedeva se quello sguardo malinconico negli occhi del ragazzo fosse la nostalgia per la casa lontana, ora si domanda quale storia, quale residuo di vita perduta sia la causa di quel turbamento.
Pericolo
A volte, mentre è immerso nello studio, Joel si ferma e pensa che il ragazzo potrebbe essere nei guai, potrebbe essere perso in qualche angolo oscuro della città a rischiare la vita per gente che non ha mai conosciuto: mai come in quei momenti tutto il suo studio e la sua cultura gli sembrano perfettamente inutili.
Caduta
Somiglia un po' ad Alice che precipita nella tana del coniglio, questa sua discesa nel mondo folle e meraviglioso che un tempo era di Arthur e ora è di Amir.
Volo
E' più forte di lui: per quanto conservi sempre la sua apparenza quieta e composta, il suo animo si esalta e vola fin troppo in alto per ogni minima cosa che lo rende felice - come il fatto che finalmente Joel conosca il suo segreto e gli creda.
Gravità
E va bene: al diavolo il buonsenso, buttiamoci in questa follia, con la speranza che nel mondo di Amir che va contro tutte le leggi, non si debba fare i conti con la Legge di Gravità.
Sangue
C'è una macchia rossa sul tavolo della cucina: Joel si domanda quale creatura, quale mistero, quale dolore l'abbia provocata, e vorrebbe avere più coraggio per gettarsi nel mondo del ragazzo, magari per prevenire nuove ferite.
Felino
L'uomo (per davvero?) che gli sta davanti si chiama Nevan, è un amico di Amir e gli dice che sa come trovarlo e come aiutarlo; Joel si domanda se debba davvero fidarsi di quella creatura così poco umana, dagli occhi dorati simili a quelli di un gatto, e alla fine deve accettare il fatto che, nel mondo di Amir, uno come Nevan è molto più normale di uno come Joel.
*
III - Insieme, in entrambi i mondi
Motore
Un anno e mezzo che il ragazzo è in casa sua: Joel si rende conto di quante cose Amir ha messo in moto e tiene in vita - come il suo cuore e la sua coscienza.
Tornado
"Joel, mi dica che la cucina è in quello stato perché c'è passato uno spettro, e che non sono le tracce della sua recente attività creativa..."
Telefono
"So che avevi una cena con gli amici, Amir, ma... ci sono tre spettri irritati sulla soglia di casa... quindi mi chiedevo: potresti cambiare i tuoi programmi per la serata e venire a evitarmi una fine spiacevole?"
Vecchiaia
A volte si immagina ottantenne, nella vecchia villa che non è cambiata per nulla, con i nipoti di sua nipote tra i piedi e Amir dall'altra parte del telefono che gli chiede consigli su uno spirito particolarmente antipatico.
Sbaglio
"Era l'acceleratore e non il freno, quello, vero Joel?"
Stile
"Va bene che abbiamo ricevuto l'invito da una persona presumibilmente morta da un secolo e mezzo, ma erano proprio necessari il cilindro e il mantello, Amir?"
Felicità
"Se ti fa piacere, posso venire a festeggiare il compleanno di questo... spirito... con te..."
Gelato
"Lo so che è dicembre e nevica, Amir, ma qui davanti a casa nostra c'è questa bambina non proprio viva che vuole un gelato alla panna, quindi se potessi passare a comprargliene uno te ne saremmo entrambi molto grati..."
Pesce
"Mi stai dicendo che quella bestia argentata che svolazza sulle nostre teste è una specie di creatura benedicente e che è un buon segno averne una nel giardino di casa?"
Rosa
Joel ha tre lauree e Amir è il più potente esorcista di Londra, ma nessuno dei due è stato tanto lungimirante da capire che lavare insieme la biancheria e una tovaglia rossa non è una buona idea.
Voce
Nel dormiveglia inquieto della sera invernale è la voce del ragazzo appena rientrato, con una ventata di novità dal mondo, a restituire al cuore di Joel il ritmo giusto e la voglia di tenerlo.
Paradiso
L'agnostico Joel a volte ha bisogno di guardare quella speranza testarda di un aldilà migliore che legge nello sguardo di Amir.
Bacio
"Sì, Joel, capita che i fantasmi che aiutiamo a volte dimostrino la loro riconoscenza con effusioni di cui avremmo anche fatto a meno."
Angelo
"Sì, è vestita di bianco e ha i riccioli biondi, Joel, ma si sospetta anche che abbia ucciso cinque mariti e due amanti..."
Mare
Amir pensa spesso alla terra e al mare che lo separano dalle sue origini, la sua famiglia e la sua prima casa: qualche volta Amir pensa che dovrà arrivare il tempo delle navi e del ritorno, altre volte invece si confonde e non sa se gli è concesso di chiamare "casa" due posti diversi.
Gabbiano
C'è una storia famosa scritta da un professore inglese che sembrava conoscere in qualche modo i mondi di Amir, e in quella storia si racconta, tra le tante cose, di elfi dei boschi tentati dal richiamo dei gabbiani e dal mare: Joel si domanda quando verrà il momento, per Amir, di cercare la sua nave per i Rifugi Oscuri.
Costa
Quanti anni quasi sprecati sono stati necessari perché Joel arrivasse ad ammettere una delle più semplici verità, e cioè che ogni uomo ha bisogno di un porto sicuro lungo la costa, un luogo dove trovare rifugio dalle tempeste?
Pace
Joel ha sempre pensato che una vita tranquilla fosse il massimo delle aspirazioni di un uomo assennato, ma tutto sommato la pace conquistata a caro prezzo, la sensazione di sollievo che segue un momento di caos e paura, è molto più soddisfacente.