Weeee!
Back after a looong hiatus for a WIP meme my dear
lalois posted on her LJ (and
pasticci_fanfic).
I wanted to try and do my own list of "one sentence from each WIP" mostly just to remind myself how much of a lazy-ass I am XD The meme itself says:
Post a single sentence from each WIP you have (or as many as you want to pick).
No context, no explanations.
No more than one sentence!
The most difficult thing? Select just one sentence XD I tried my best, but sometimes I just couldn't cut a shorter sentence... I write too much XD
I also had to select the most publishable sentences I had from the three (THREE!) fict's folders I have, 'cause most of the unfinished works I have are from 5-6 years ago and I don't really feel like share my writing of that time XD So they are 30 sentences, but they should be waaay more.
NOTES: From 1 to 4 the fic I have written in English. From 5 to 30 the ones in Italian. They are mostly unfinished AND unpublished, but you might recognize some of them for being already published (partially XD) on Pasticceria Italiana or somewhere else.
They're about both JE (Arashi & Kanjani mostly) and Glee.
1) “I guess you're right...” offered the reflection, then rushed to add: “But... please, listen to me before freaking out again! I'm...” then tried another shy smile: “I'm Blaine Anderson. Nice to meet you”. At that, Darren decided he was so screwed.
2) -You'll find your way, you always do- Blaine said with a smile and nothing more; those words were enough to communicate a lot of other unsaid statements: “I'm proud of you”, “I'm sorry for being so distant”, “You're the strongest person I know”. “I miss you”.
3) -Hina's not my name, dumbass-.
4) After a while he realized he wasn't alone and turned around, watching in surprise as the fresh night wind was gently lifting the fifth floor lady's hair in long and dark waves.
5) La signorina aveva avuto meno pazienza di tutti: se n'era andata sbattendo la porta nell'esatto momento in cui Subaru aveva iniziato ad elencare i nomi di tutte le ragazze che si era passato nell'ultimo mese per convincere (a torto) Murakami di attirare più figa di lui.
6) Kimitaka guardò ancora il pancione e disse: “Tadayoshi, sbrigati a finirti e uscire da quella pancia, qui fuori ai bambini regalano il gelato”.
7) -Allora, Jun... ti va un caffè?- scherzò Sho, indicando la porta d'ingresso del Kitto Daijoubu.
8) -Come si fa a passare attraverso la parete?- domandò, sicuro che non avrebbe ricevuto risposta... che funzionasse come l'ingresso al binario 9 e ¾? Stava per provare quando Yasu ridacchiò: -Basta volerlo-.
9) Era quello che in teoria, dei due, doveva mostrarsi più sicuro ed esperto... ma in fondo si sentiva ancora un bambino per quelle cose.
10) E la sobrietà non gli permette di estraniarsi da tutto ciò che lo circonda, specialmente non da Subaru che gli si siede di fianco, gli passa un braccio attorno alle spalle e sospira stancamente: “A me lo puoi dire”.
11) Probabilmente Saburo-niichan aveva un potere legato alla scoperta di strani intrugli chimici o, alternativamente, al saper creare danni ad arte...
12) Lo sentii ridacchiare, mentre mi stringeva la mano nella sua: -Nah, scimmietta...-.
13) -E' troppo presto, chiama il mio manager...-
-Sono io il tuo manager- sospirò di nuovo Jun.
14) -NO! NO, CANE! CANE NON VA BENE!- gridava Hina dalla cucina dove si era nascosto, facendo ridere Yasu che si alzò in piedi, prendendo in braccio sia Chii che Moachin: -Bene, ragazzi... piano due! Ora facciamo amicizia con Shinchan!- ridacchiò, portando gli animali in cucina mentre il padrone di casa cercava invano una via di fuga, urlando.
15) -E' possibile che dove attaccheremo stasera sono tenuti tutti se non alcuni dei compagni di Kage, quindi per piacere non colpiamo a caso- si premurò di ricordare loro Mac, guardando prevalentemente Ace e Arsenal.
16) Fino ad allora avevano solo accompagnato la cena con del vino che Ryo aveva insistito a stappare (preso dalla dispensa di Jun, ovviamente) e della birra analcolica, ma il vero disastro cominciò nell'istante in cui apparsero i superalcolici (e quindi si scoprì cosa contenevano le pesanti borse di Aiba e Shibutani).
17) -E quell’accento orrendo? Sembra che non parli giapponese da secoli, altro che 5 anni!- ghignò Nino.
18) "Mamma, io sto ragionando come ragionerebbe un uomo"
Sospirò: -Fottiti, figlio-.
19) Sho sorrise: ora entrambi gli occhi di Jun lo osservavano… uno azzurro e l’altro scuro.
20) In giro per la casa trovò diversi vestiti femminili gettati qua e là, i cd di Nishikido Ryo che avevano nuovamente preso il posto dei suoi sullo scaffale.
21) Tu sei il mio unico amico, Nino… quanto vorrei che tu fossi vero.
22) -ERO in America! Ma grazie a te e al fatto che ci fai sempre preoccupare ho preso il primo volo notturno per venire qui e prendere a calci il tuo culetto ossuto!- sbraitò l’attore, chiaramente isterico per il poco sonno, lo stress del viaggio e le improponibili quantità di caffeina assunte nelle ultime 24 ore.
23) Finché è un adolescente posso provare a prendermi cura di lui da solo, ma quando tornerà bambino?
24) “Beh… se tu mi dici: “Non c’è nessuno migliore di te”… praticamente stai dicendo che sono anche meglio di te”.
25) -Jun è il mio ragazzo. Prova a farlo piangere ancora e ti prendo a calci- concluse il kohai, si voltò e si allontanò.
26) Ampi tendaggi coprivano i muri di un colore fra il beige e il panna, dando un tono di antico e immutato ad ogni cosa: il trono stesso dai rilievi in oro e le stoffe di porpora, i mobili barocchi, gli archi che componevano l’unica porta che vedeva, di ebano intarsiato.
27) Ma con il passare del tempo ci avevano fatto l’abitudine, ed ora organizzavano l’agenda del gruppo di modo che Jun potesse passare tranquillo a casa il proprio “giorno oscuro”.
28) -Vedrebbe due cretini sdraiati su un’amaca a baciarsi, con la pelle abbronzata che sa di mare- ti rispondo semplicemente.
29) -Quindi non mi importa se le tue parole saranno troppo sdolcinate o parleranno di qualcuno che non sarò io, io sarò sempre disposto a cantare per te. Voglio essere la voce delle tue note- disse Subaru, sospirando: -Quindi non ti preoccupare, Yassan-.
30) “Lo so che può sembrare una cosa ridicola...” sospirò Kurt, stringendosi nelle spalle: “Ma a dire la verità ho parlato con questa persona solo una volta, tre anni fa” confessò, spostando lo sguardo da Santana a Rachel.