E' una Questione d'Amore - A. Sanchez

Dec 29, 2011 20:23


Prima di spiegare il perchè di questo titolo, voglio dare un paio di info:
1- Pare proprio che il volume 6 di VASSALORD uscirà in Giappone il 15 Marzo. *_________________*
Non vedo l'ora; ho una smania addosso a leggerlo in italiano XD
La speranza è che la GP non ci faccia aspettare una vita... e che abbia già scoperto quando uscirà il volume (non che ci voglia un genio... se l'ho scoperto io XD)!
2- Thermae Romae, il manga di Yamazaki Mari, sembra che diventerà un anime. Ho letto solo metà del manga (il fratello del mio moroso se l'è intanato da qualche parte *Sgrunt*) e quindi non so ancora bene se mi è o meno piaciuto XD
3- E' uscito il primo capitolo di DRUG&DROP (alias: la nuova versione di Lawfull Drugstore) e, giusto per render noto, la serie presto verrà stoppata perchè una delle mangaka ha dei problemi di salute. Ormai mi dò per vinta... non vedrò mai la fine di uno dei manga attuali delle CLAMP T^T
4- Stasera alle 21,10 su Italia1 ci sarà il secondo episodio di SHERLOCK - Il banchiere Cieco.
Se qualcuno fosse interessato, è avvisato XD (non posso vederlo perchè dovrei uscire, ma non è un problema; l'ho già visto 3 volte lol).

Sherlock - A Scandal in Belgravia
- 3



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Cerchiamo di capirci; è il mio regalo a me stessa per natale! *______________*
Dopo lunga attesa e dopo una ricerca che pareva infinita, riesco a recuperare questo meraviglioso libro di Sanchez.
"E' una questione d'Amore" edito dalla playground.
Voglio innanzitutto sottolineare che è un romanzo che tratta sì di tematiche omosessuali, ma anche tutte le contraddizioni e le concezioni religiose che hanno verso questo sentimento.
Quindi se Chiesa+Omosessualità è un argomento inaffrontabile, chiudete la pagina o passate al prossimo post ^^

Oddio l'ho appena finito!
Oddio quanto è bello!
*Sospira!*
Era parecchio che non mi capitava di rimanere così piacevolmente colpita da un romanzo del genere (attualmmente sto leggedo "Chiamami col tuo Nome" di Aciman e vi assicuro è deleterio dal gran che è bello! Ma ne riparleremo XD).
Per la prima volta, Sanchez, scrive un romanzo in prima persona in modo talmente chiaro da rendere la lettura non solo scorrevole in tutte le congetture, le domande, le angosce che prova il protagonista, ma anche sui dubbi eclesiastici e biblici -e qui penso che abbia dei risvolti biografici.
Sanchez ci mostra il mondo del "Non posso essere così perchè Dio non accetta questo 'modo di essere'!"; un 'mondo' talmente pieno di domande da far girare la testa. Eppure sembrano sempre esserci risposte che, alla fine, sono più facili da comprendere di quello che sembrano.
Il romanzo si incentra su "Paul, un diciassettenne come tanti, gentile, sportivo e anche molto religioso. Come ama ricordare lui stesso ha “affidato il proprio cuore a Gesù” e la sua aspirazione è di comportarsi come i suoi tanti eroi biblici, da Abramo a Mosé. Eppure dentro di sé scopre di avere sentimenti e desideri che la sua religione considera peccaminosi: è infatti attratto dai ragazzi. Da anni combatte con questo segreto che non riesce a confidare a nessuno, finché il primo giorno di scuola dell’ultimo anno di liceo non si presenta nell’aula un nuovo studente, Manuel. Anche lui è molto religioso e anche lui è gay, ma diversamente da Paul lo dichiara e non si odia per questo. Paul è immediatamente attratto da Manuel, e proprio per questo cerca di evitarlo e di allontanarlo da sé. Ma i suoi sentimenti e gli eventi lo costringeranno a ripensare se stesso e a cercare finalmente di accettarsi, riconoscendo che in fondo è solo una questione d’amore."
Paul è un ragazzo pieno di dubbi e preoccupazioni, pieno di domande a cui non riesce a trovare risposte sensate e "giuste", domande a cui tutti quelli che lo circondano cercano di non rispondere; o almeno non lo fanno nel suo bene. La chiesa, la religione, diventa un argomento pressante e stressante nell'animo cristiano e condiscendente di Paul; ma diventa, paradossalmente, anche una verità integerrima.
Mi sono innamorata del personaggio di Manuel, che senza mezzi termini e con tutta le gentilezza del mondo, cerca di spiegare, come fosse un grillo parlante nell'orecchio, ciò che veramente Paul avrebbe sempre voluto sentirsi dire, rispondendo accuratamente, senza scappatoie, alle domande su cui il compagno di classe si interroga. E lo interroga.
Le preoccupazioni e gli avvenimenti che inseguiranno Paul in queste 179 pagine sono talmente ben descritti da rendersi empatici col protagonista.
E' un  romanzo difficile da "spiegare" o semplicemente da "raccontare", quindi non so se sono riuscita a mettere bene in chiaro le mie impressioni (penso di no, sarebbe più facile un face to face XD), ma sono così contenta di essere riuscita a recuperare questo libro (che stava andando fuori catalogo!); ho girato quattro diverse catene di librerie in due diverse città (per di più abbastanza grandi) e penso di aver fatto un sospirone quando sono finalmente riuscita a trovarne uno!
La cosa che mi piace di più di questo autore è che sempre, in ogni suo romanzo, l'omofobia viene costantemente "attaccata", tirata in ballo e, come i mostri delle favole, combattuta e spesso abbattuta. Non è facile, non avviene sempre, e non accade con la facilità con cui si schiacciano i moscerini. Non è raccontata come un'omofobia farlocca, che con due semplici parole si può alienare o rinchiudere in una scatola; tutt'altro, è quella "vera, dura e cruda" e Sanchez non la minimalizza mai.
Ed oltre all'omofobia, in questo romanzo viene anche "criticato" l'abuso delle sacre scritture come tramite per i pensieri (e non solo!) crudeli rivolti agli omosessuali.

Penso che sia un bel libro, molto valido e ben impostato.
Non è "pesante" nè per quanto riguarda la lettura e nemmeno per la tematica trattata; penso che sia un volume da ricordare e da leggere almeno una volta, senza saltare citazioni e domande che imperterrite riempiono le pagine. Ovviamente è un mio semplice giudizio e non obbligo nessuno a cercarlo nelle biblioteche (che ho scoperto essere una cosa alquanto impossibile. Quasi tutti i libri della collana high school di questa casa editrice sembrano non esistere nell'elenco delle biblioteche -almeno della mia città O.O e non abito mica a Timbuctù XD).  Comunque, fateci un pensierino ^^
Post noioso, vero!? Scusate, ma ero così contenta di questa lettura che non ho potuto fare a meno di scriverlo.

(alcune frasi tratte da The God Box -E' una questione d'amore- di A. Sanchez):

- Eppure, anche se in segreto penso sempre a lui, continuo a cercare di non essergli amico. Lui sta svelando dentro di me qualcosa che non voglio scoprire.

- Manuel si ferma e mi guarda "Sai una cosa?" agli angoli delle sue labbra si disegna un sorriso. "Per essere etero, fai un sacco di domande sull'essere gay."

- Eppure c'è un aspetto dell'essere gay che ancora non riesco ad accettare. Un pomeriggio, mentre giochiamo al computer, gli chiedo: "Ma non capisci che è un peccato?"
Manuel mi lancia uno sguardo interrogativo. "Intendi... essere gay?"
Faccio segno di sì e mi metto a braccia conserte, pronto ad affrontare un'accesa discussione."Ti è chiaro che finirai all'inferno?"
"No" risponde Manuel, la voce carica di sicurezza. "Non ha senso. Fin dai primi anni di catechismo mi è stato insegnato che Dio mi vuole bene così come sono, nello stesso modo in cui mamma e papà mi voglio bene, senza se e senza ma. Perciò... perchè diavolo un Dio buono e pieno d'amore avrebbe dovuto creare un 10% di persone attratte da persone dello stesso sesso e allo stesso tempo condannarle per sempre all'inferno?"
Aggrotta le sopracciglia, in attesa della mia risposta. Lo fisso di rimando, confuso. Prima di conoscere Manuel, mi è stato detto che le persone gay sono dei senzadio. Naturalmente Manuel non lo è.
Quando si accorge che non so come rispondere, Manuel conclude: "La logica per cui si condannano persone soltanto per come sono... è semplicemente... insensata. E' come quando se la prendono con i lebbrosi o i malati di mente e sostengono che è una punizione di Dio. Perchè dovrei credere di essere malato, peccatore o di essere destinato all'inferno per qualcosa che non ho scelto e che non posso cambiare? Non ci credo."

- Mentre lo ascolto, mi scopro a fissare la sua bocca e a chiedermi: come dev'essere baciarlo?
[...] Mi chino anch'io e la bacio sulle labbra. Immediatamente il sapore dei popcorn mi riporta alla mente Manuel, la sua casa e il desiderio di baciarlo.

- Levitico 20,13: 'Se un uomo giace con un altro uomo come si fa con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole: siano messi a morte: il loro sangue ricada sopra di loro.'
"Bene, io sono gay." Manuel si sporge in avanti. "Pensi che debba essere condannato a morte?"
Resto immobile ad ascoltare, certo che Cliff arretrerà. E non mi sarei mai aspettato di sentire le parole che invece escono dalla sua bocca: "Così è scritto sulla Bibbia. Il nostro compito è obbedire."

See You Next!

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