Di cicale stupide e formiche che pensano troppo
Fandom: Originale
Personaggi: Cicala/Formica
Rating: verde
Avvertenze: slash? X°D
Prompt: Frinire di cicale
Quanto è stupida la cicala, rimuginava tra sé e sé la formica mentre trasportava un grosso seme verso la sua abitazione.
Passava l'estate a cantare, a sorridere, a divertire tutto il vicinato, invece che pensare a sé ed al suo futuro.
Insomma, perché non lavorava mai almeno un po', perché non pensava a sé stesso?
La formica continuava a camminare a testa bassa, verso la strada di casa.
Non vedeva il cielo privo di nubi, i fiori dai colori sgargianti, gli altri insetti che gli passavano vicino.
Niente di loro era importante, necessario.
Solo continuava a sentire la canzone della cicala, la canzone dell'estate, ed il lavoro le pesava un po' di meno.
Avrebbe dovuto chiederlo, il perché non lavorava mai per sé, rimuginò la formica.
Un tipo così bravo a suonare non poteva essere stupido. Non doveva, più che altro.
Prima di entrare nella sua tana decise però che non gli importava se era stupido o meno, ma solo che continuasse a fargli compagnia per tutte le stati a venire. Non doveva morire di fame e freddo, ecco.
Così lasciò il grosso seme in mezzo alla strada e sopra di esso scrisse "per la cicala".
Personaggi: Cicala/Formica
Rating: verde
Avvertenze: slash? X°D
Prompt: Frinire di cicale
Quanto è stupida la cicala, rimuginava tra sé e sé la formica mentre trasportava un grosso seme verso la sua abitazione.
Passava l'estate a cantare, a sorridere, a divertire tutto il vicinato, invece che pensare a sé ed al suo futuro.
Insomma, perché non lavorava mai almeno un po', perché non pensava a sé stesso?
La formica continuava a camminare a testa bassa, verso la strada di casa.
Non vedeva il cielo privo di nubi, i fiori dai colori sgargianti, gli altri insetti che gli passavano vicino.
Niente di loro era importante, necessario.
Solo continuava a sentire la canzone della cicala, la canzone dell'estate, ed il lavoro le pesava un po' di meno.
Avrebbe dovuto chiederlo, il perché non lavorava mai per sé, rimuginò la formica.
Un tipo così bravo a suonare non poteva essere stupido. Non doveva, più che altro.
Prima di entrare nella sua tana decise però che non gli importava se era stupido o meno, ma solo che continuasse a fargli compagnia per tutte le stati a venire. Non doveva morire di fame e freddo, ecco.
Così lasciò il grosso seme in mezzo alla strada e sopra di esso scrisse "per la cicala".