NORSE PROMPT #1 - Birra
Autore: Geilie
Fandom: Doctor Who (2005)
Personaggi: River Song, 11th Doctor
Rating: verde; Pg
Avvertimenti: è stupida. Molto stupida.
Scommettiamo (500 parole)
«Scommettiamo» dice River, e quel tono non lo tranquillizza proprio per niente. Quel tono porta sempre un sacco di guai.
Già.
Non dovrebbe piacergli affatto, ma non dovrebbero piacergli neanche le armi da fuoco, e invece River riesce a piegare l’universo attorno a sé e rendere possibile l’impossibile. Tipico.
Può anche eccitarlo un pochino, d’accordo, ma di sicuro non lo tranquillizza. Non quando si trovano a Tortuga e River ha appena usato quel tono per scommettere una birra con un omaccione alto due metri e largo altrettanto, centimetro più centimetro meno, che riuscirà a batterlo a braccio di ferro.
«River, non mi sembra una buona idea…»
Lo dice, ma in fondo lo fa solo per mantenere le apparenze, e lo sanno entrambi.
«Sta’ tranquillo, dolcezza, non è la prima volta.»
Ecco, questo lo tranquillizza ancora meno.
Un barile vuoto viene capovolto sul pavimento sconnesso della bettola in cui si sono infilati, due sgabelli appaiono dal nulla e un capannello di pirati dall’aria divertita (ma minacciosa, sempre minacciosa!) si chiude attorno ai due contendenti. Due boccali di birra schiumosa aspettano in mano a una cameriera.
«Una bella donna come te…» e il pirata sputa. Sputa un grumo di saliva ogni tre o quattro parole, a dirla tutta, e il Dottore pensa che un’intera colonia di Saliviani potrebbe comodamente stabilirsi nella pozzanghera che presto quel tipo lascerà per terra.
«…non dovrebbe andare in giro a -» sputo «- dire certe cose.» Altro sputo. «Non vorrei doverti -» ennesimo sputo «- spezzare quel bel braccino bianco.» Sputo finale.
River sorride di quel suo lento sorriso felino che a lui provoca immancabilmente un brivido. Se di terrore o di qualcosa di molto diverso dipende dal contesto.
«Il mio bel braccino bianco si sa difendere egregiamente, dolcezza. Fossi in te mi preoccuperei del tuo.»
E la sfida inizia, condita dai ruggiti di incoraggiamento degli spettatori.
Poiché lui conosce River, e la conosce bene, il fatto che abbia un asso nella manica che le permette di vincere la sfida non lo stupisce per niente. È esuberante e indisciplinata, sì, e magari anche un po’ folle, ma mai irragionevole: non si sarebbe volontariamente cacciata in una situazione pericolosa senza aver pronta una via di fuga. Gli somiglia.
Si aspetta, però, che i pirati si accorgano del bracciale assai anacronistico che le adorna il polso e che comincia a inviare scosse a basso voltaggio al pirata con problemi di salivazione dal momento in cui afferra la mano di River. Invece no, nessuno se ne accorge (probabilmente è davvero troppo anacronistico perché qualcuno capisca che sta succedendo) e i pirati non fanno altro che issarsi sulle spalle la nuova campionessa di braccio di ferro della peggior bettola di Tortuga e innaffiare lei e il suo accompagnatore - lui - di birra finché non sorge il sole.
Sì, ci sono tante cose di River che dovrebbero non piacergli affatto, ma River ha la capacità di piegare l’universo attorno a sé e rendere possibile l’impossibile, e chi è lui per resisterle?