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Pseudopolis Yard.
Autore: Geilie
Titolo: Lokitty
Fandom: The Avengers
Personaggi: Tony Stark, Pepper Potts, Loki
Rating: verde; Pg
Avvertimenti: comica, idiota, post-Avengers con What if?
Parole: 686 (Word)
Modalità: Tabella
Prompt: Gatto
Lokitty
«A quel punto mi sono arrabbiata e gli ho detto che se le condizioni del contratto non gli stanno bene è liberissimo di rivolgersi a un’altra aziend- ATTENTO!»
È così che inizia.
Un attimo sei al volante di una delle tue Porsche e stai ascoltando il resoconto della “stressantissima e meno produttiva del previsto” giornata di Pepper mentre la riaccompagni a casa e un attimo dopo, venuto chissà da dove, un gatto si para davanti alle ruote della suddetta Porsche e solo la tua peculiare prontezza di riflessi, quella che fa di te e di qualsiasi trionfo d’ingegneria meccanica un tutt’uno, ti permette di non metterlo sotto.
Inizia così, e poi è tutto un susseguirsi di congiunzioni astrali sfavorevoli (a te, di sicuro non al gatto): siete quasi arrivati alla villa, è tarda sera, la strada è deserta, ma “non possiamo lasciarlo qui, e se qualcuno lo investe?”; ed è vero che non sei mai stato un grande amante degli animali, ma tra un cane e un gatto, se proprio devi scegliere, un gatto ti sembra il male minore. Si farà le unghie sui tuoi divani, probabilmente, ma dei tuoi divani non ti è mai importato granché. Anzi.
Il gatto in questione, che è nero e ha gli occhi verdi ed è rimasto seduto in mezzo alla strada a leccarsi pacificamente una zampa per tutto il (breve) tempo della vostra discussione, viene infine avvicinato da Pepper e, senza porre alcuna resistenza, le si acciambella in grembo e inizia a fare le fusa. Lo sguardo compiaciuto che ti sembra di ricevere da parte del felino viene relegato a puro scherzo della fantasia e sul momento rimetti in moto e non ci pensi troppo.
Ovviamente, quando scopri la verità, quello sguardo è la prima cosa che ti viene in mente.
Perché il gatto nero con gli occhi verdi e il profilo regale che si installa a casa tua e viene viziato da Pepper come un pascià somiglia pericolosamente a qualcuno, e tu lo noti subito.
«Dovremmo dargli un nome, Tony, non pensi?»
«Loki» dici subito tu. Pepper ti guarda strano, ma poi coglie l’ironia e inizia a chiamarlo Lokitty.
Appena arrivato in casa, Lokitty ha preso possesso di un grosso cuscino a stelle e strisce, uno dei tanti gadget che ti ostini a produrre per infastidire Steve, e ne ha fatto la sua cuccia.
Il secondo giorno trascorre senza grandi novità: tu stai chiuso nel tuo laboratorio e Lokitty, principalmente, dorme. Al terzo giorno, le tende (rosse) della stanza che Thor usa quando è nei paraggi vengono trovate sbrindellate. Al quinto, trovi un bolo di pelo vomitato in mezzo ai tuoi saldatori. Dopo poco più di una settimana, tutte le tue camicie sono ricoperte di peli di gatto e hai dovuto inventare in fretta e furia uno spela-vestiti automatico.
Passa un mese intero, un mese in cui il tuo tempo è diviso tra il lavoro in laboratorio, le ronde con gli Avengers e il rimediare ai pasticci combinati dal nuovo abitante della casa (che di pasticci ne combina come se la distruzione indiscriminata di ciò che lo circonda fosse la sua ragion d’essere).
Passa un mese intero e poi, una mattina, vai a cercare Lokitty per dargli la sua colazione, come ti sei abituato a fare, e al suo posto trovi Loki, quello vero, bipede, con l’armatura addosso e tutto il resto, comodamente appollaiato sul divano. E l’occhiata che ti lancia prima di sparire nel nulla, completa di sorrisetto sardonico, è proprio la stessa che credevi di esserti sognato quella prima sera.
A Pepper dici che il gatto è scappato e lei ti guarda male ma se ne fa una ragione. Le tende della stanza di Thor, nuove di zecca, tornano al loro posto e lo spela-vestiti automatico viene messo in vacanza. Stai per eliminare anche il cuscino a stelle e strisce, che è troppo rovinato per poter essere recuperato e regalato a Steve.
Venti giorni dopo, Pepper entra in casa con Lokitty in braccio e un “guarda chi ho trovato qui fuori!” e tu capisci che i tuoi guai sono appena iniziati. Il cuscino rimane in soggiorno.