Seriamente, le serie

Oct 12, 2011 14:50

Potrò mica esimermi da fare un post sulle serie -nuove e non- di questo autunno? Potresti, direte voi. Col cavolo.
Quindi eccome la mia imprescindibilissima e fondamentalissima opionione sulle serie che seguo.

Prima di tutto, una considerazione di carattere generale: per le serie, come per i libri (e oserei dire le ff) è oppurtuno prima di tutto ( Read more... )

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galadwen85 October 13 2011, 09:56:58 UTC
Uhm, sì in effetti per quel che riguarda il fandom italiano hai ragione. Sono io che spero sempre che la gente metta in moto due neuroni, che ci vuoi fare XD continuo a ostinarmi a pensare che non si possa giudicare un prodotto prescindendo da tutto, me sciagurata! XD
Cmq, riflettendoci, credo che la verità stia molto in quello che dicevi: ovvero nello stereotipo, nella leggerezza e anche nella fluffuosità XD Parliamoci chiaro: è partito il fangirlaggio selvaggio NON per l'innovativo personaggio gaio e conseguente relazione gaia. E' partito perché Blaine e Kurt sembrano una fanfiction vivente!!! La verità è questa, pura e semplice, e non c'è molto da girarci intorno XD E quindi, come in ogni buona ff che si rispetti, sono arrivati quelli a commentare che la coppia non gli piace. E nonostante quello che alcuni dicono, tutto ciò non ha niente a che fare con il realismo e la profondità dei pg: dannarsi perché Kurt sta con Blaine non con Dave o viceversa, equivale a dannarsi perché ci sono più Ron/Herm che Herm/Draco, o perché non ci sono abbastanza Drarry XD O perché ci sono troppe Wolfstar e poche Malevolence XD Insomma, ci siamo capite.Non ho mai visto QaF e solo qualche puntata di B&S, ma la mia sensazione è che fossero prodotti un po' più maturi ecco, e quindi probabilmente è per questo che non c'è stata questa reazione.
Anche se: vero che noi vediamo tutto indifferentemente, ma è anche vero che il fandom americano spesso influisce anche su quello nostrano, ed è vero che il fandom delle serie via cavo è di solito decisamente più ristretto, quindi secondo me una certa differenza a prescindere che si riflette anche nel nostro fandom non è da escludere.

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nykyo October 13 2011, 14:13:03 UTC
Umh, Glee...
Provo a fare un ragionamento di senso compiuto e premetto che vorrei prescindere dal discorso sul fandom vero e proprio e sulle guerre tra ship (che trovo sempre una roba del tutto folle, anche se un po' comprendo che per una volta che un pairing è canon alla povera shipper che la ama e che finalmente non deve soffrire e dibattersi negli orridi meandri dell'AU/OOC/What if girino un filino quando le vanno a dire "però il tuo pairing anche se è canon a me fa schifo". La guerra è davvero una roba che mi fa spanciare dal ridere per la cretineria intrinseca, ma un bel "E chissene?" alla shipper lo concedo XD).
Premetto che a me Glee piace moltissimo, sono una di quelle che fa le due del mattino per guardarlo in diretta. Però ne vedo i limiti oggettivi (leggasi trama che ogni due per tre se ne va a puttane, caratterizzazione di molti personaggi che rasenta più il ridicolo che l'assurdo e via dicendo) e ho la piena consapevolezza di quanto sia commerciale.
Concordo anche sul fatto che i personaggi e le siatuazioni siano, più o meno volutamente, macchiettistiche, ma trovo che in realtà parecchi personaggi, pur se caricaturali siano più originali che stereotipati.
Tipo Finn e davvero non lo dico perché lo amo, lo dico per i motivi su cui mi dilungherò più tardi. (Continua...)

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nykyo October 13 2011, 14:13:26 UTC
Glee ha davvero tutto questo senso recondito? E' davvero innovativo? Può esserlo anche se è commercialissimo?
Secondo me: sì, sì e di nuovo sì.
Intanto trovo un po' riduttivo inquadrare Glee come qualcosa che ha rilevanza sociale solo in ambito gay.
Glee è un telefilm sul bullismo, il fondo di tutto è quello.
Ora il bullismo c'è sempre stato, ma al momento è una piaga sociale e non solo in America. Quindi ben venga tutto ciò che sensibilizza la gente al riguardo, perfino se quel qualcosa fa vendere brani su Itunes come la più grossa macchina per far soldi della storia della tv. A me basta che passi comunque il messaggio.
Glee in questo ha impatto sociale eccome ed è innovativo eccome, sia riguardo alla tematica gay sia riguardo al bullismo.
Non è che sia innovativo perché è la prima serie che ne parla, è innovativo per come ne parla.
Certo che ci sono stati altri telefilm con coppie gay prima, ma non è la stessa cosa, secondo me.
Intanto di solito si parlava di coppie adulte, ed è già una differenza non da poco nell'impatto sul pubblico, e poi anche quando si trattava di ragazzini (Jack in Dawson's Creek, tanto per dire) erano gestiti in un modo diverso.
Ci sono due ottime maniere di innovare in questo campo: quella soft e quella a muso duro.
Glee le usa entrambi.
Prima di Glee di altrettanto impatto a me viene in mente solo Will & Grace che era il modo soft di sdoganare una certa tematica gay (e solo quella, a differenza di Glee).
Will & Grace ha funzionato e ha influenzato la società perché era leggero, comico, rassicurante come i Robinson.
Non so quanti di noi si rendono conto, ancora oggi, di che immenso cambiamento siano stati i Robinson a loro tempo.
Più ancora di Arnold hanno passato il concetto che una famiglia di colore è una famiglia normale, che può addirittura essere una famiglia di successo, agiata, colta.
Will & Grace sono stati i Robinson LGBT, se è chiaro cosa intendo.
Glee ha questo stesso modo di insinuarsi e per quel che ne so io in America lo guardano sia i ragazzini che le loro famiglie, quindi anche tanti adulti.
Glee prende lo sfigato di turno (non solo il gay, ma anche la tipa un po' tarda, il ragazzino con handicap vari, quello semplicemente bullizzato, ecc) e lo mette sotto il naso della gente in un modo che ti porta a pensare, a seconda della fascia di età: a) quello sono io/quello potrei essere io/quello è come il mio conoscente; il mio vicino; il mio compagno di banco; b) quello è mio figlio/quello potrebbe essere mio figlio.
Ora, per esperienza anche di vita vissuta, non c'è nulla che sia più educativo che mettersi nei panni altrui e Glee ti ci mette se hai voglia di riflettere mentre ti godi la cazzatina leggera.
Anche perché il peggio riguardo al bullismo, non è solo è tanto il gesto dei bulli in sé, è l'indifferenza di chi guarda, è la complicità silenziosa di chi non interviene.
Glee si insinua e dopo te lo sbatte in faccia: quello potresti essere tu, quello è il tuo compagno di scuola e guarda come lo ferisce quello che gli stai facendo/gli stai lasciando fare senza intervenire.
I ragazzini, perfino mentre partono di ormoni per Brittany, a queste cose pensano, se sono sani. Si dicono: cavolo, sono stato un bello stronzo.
Non tutti e forse non i bulli veri e propri, ma i silenziosi, quelli che stanno a guardare di norma lo fanno.
E non avete idea delle volte che mi è caduto l'occhio su un commento più adulto su Glee, di mamme italiane che ammettono che Kurt le ha fatte riflettere. Perché, se fosse tuo figlio?
Per altro alcuni personaggi, come Finn, in questo sono proprio perfetti per un ruolo anche un po' educativo. Finn è esattamete il prototipo del ragazzo comune che sull'omosessualità ha una certa prevenzione dovuta a quel che la società dice e non all'odio ed è facile come in poche altre serie immedesimarsi in lui e con lui/attraverso di lui scoprire, capire e accettare.
Noi siamo adulte, spesso slasher e non dobbiamo scordarcelo. Se discutiamo di messaggio sociale, secondo me, dobbiamo guardare all'impatto su chi non è già ben preddisposto, non su chi è come una porta già aperta. (continua...)

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nykyo October 13 2011, 14:13:38 UTC
Non trovo neanche che Glee sia paragonabile con QaF. A dirla tutta se c'è qualcosa che Glee mi fa tornare in mente è Fame.
Magari a noi italiani che abbiamo una cultura e problemi differenti non sarà stato chiarissimo, ma Fame, con la scusa del musical faceva denuncia sociale. Parlava di minoranze etniche, di scuole abbandonate dallo Stato e dal sistema, di quartieri degradati.
Glee gli assomiglia molto.
QaF che pure è scritto molto meglio (5 stagione a parte) e che io adoro (Brian Kinney è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto) sarà anche venuto prima ma non ce l'ha quell'impatto sociale. Anche se è un telefilm più "serio" e meno commerciale.
E' questione di target eccome. Noi che siamo adulte, italiane e slasher possiamo anche scegliere ta l'uno e l'altro fregandocene di che rete lo manda in onda o di quale fascia di pubblico ne è destinataria, ma se discutiamo su che impatto sociale ha e sul fatto che sia o meno innovativo dobbiamo tenerne conto per forza, perché se no è come discutere dell'impatto sociale di Piccole Donne prescindendo dal fatto che è stato scritto nel 1800.
QaF è rivolto ad un pubblico adulto, gay o gayfriendly. Insomma, è scritto per gay e slasher, siamo sincere.
Non manca di momenti socialmente intensi, ma su chi non è gayfriendly ha un impatto nullo se non deleterio.
Date Glee a un omofobo e se è omofobo per ignoranza e non per cattiveria è molto probabile che cambi le sue convinizioni o inizi a cambiarle. Date QaF alla stessa persona e minimo vi dice: "Visto? Alla fine i gay sono davvero tutti sessuomani viziosi".
Non direi che sia lo stesso impatto sociale, no?
No, Glee è scemo, sconclusionato, ormonale e spesso scritto da gente in acido, ma il suo senso sociale ce l'ha e secondo me quel senso sociale resta anche se il fandom che lo segue da di matto.

Però in una cosa mi devo unire a Gal: il lollaggio totoale per quelli che credono che sul serio Kurt o chi per lui siano in grado di cantare anche mentre fanno le flessioni a testa in giù XDDDDD

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galadwen85 October 13 2011, 19:42:06 UTC
Però in una cosa mi devo unire a Gal: il lollaggio totoale per quelli che credono che sul serio Kurt o chi per lui siano in grado di cantare anche mentre fanno le flessioni a testa in giù XDDDDD
No davvero, io non riesco a capacitarmi dell'ingenuità di questa gente XDD Vabbè.

Ny, guarda, forse non si capiva dai miei discorsi ma io sono totalmente d'accordo con te su quel che hai detto sul messaggio sociale di glee e sul bullismo.
Te l'hai espresso decisamente bene e in maniera molto chiara (anche se non sintetica XD ♥). E agginungo un altro messaggio sociale che Glee riesce a veicolare in maniera direi osmotica: l'accettare se stessi.
E guarda: questo è ciò che mi ha affascinato di Glee e spinto a sciropparmi due stagioni tutte insieme l'anno scorso, io che personalmente ODIO i musical XDDD
Sono assolutamente d'accordo con te su tutto quel che hai detto. Personalmente, se durante il liceo avessi avuto Glee, sono convinta che la mia vita sarebbe stata migliore :)
Ora, io per l'appunto però ragionavo di due cose:
1) la stagione corrente, che non mi sta piacendo quasi per niente perché mi sembra meno fresca e meno capace, appunto, di veicolare quei messaggi in maniera lieve e sottopelle.
2) il fandom, italiano in special modo, che ha la magica capacità di prendere una cosa bella e trasformarla in una guerra tra shipper e seguaci di questo o quel pg. E' verissimo che Glee ha un messaggio, ma mi dà ai nervi che la gente guardi a Glee come a qualcosa di profetico, e conseguentemente si sente in dovere di dissertare (fino a quello che io chiamo l'anti-fandom) e sentirsi delusa tutte le volte che si rendono conto che Glee è, alla fin fine, un telefilm per teenager, sconclusionato e tutto! E proprio perché si tratta di persone adulte, o quasi. Insomma, persone che dovrebbero essere un po' più avvertite.
Mi sembra un po' il discorso su HP che facevo tempo fa: il fatto che HP sia migliore di Twilight non significa per forza che sia il capolavoro della letteratura del terzo millennio. Il fatto che Glee riesca in maniera così naturale a veicolare messaggi forti e importanti, e a far riflettere, è straordinario. Però mi sembra eccessivo assurgere Kurt a nuovo Dalai Lama, e aspettarsi che Glee sia la panacea per tutto, la soluzione a tutti i mali del mondo, ecco. Mi sembra che ci sia un'agitazione eccessiva, e un'aspettativa eccessiva per qualcosa che sì: ha molti meriti. Però non è l'unica cosa al mondo che affronta questi temi, andiamo avanti magari. Ti viene veramente da pensare che alla fine l'unica cosa che importa alla fangirl di turno che si nasconde dietro profondissime argomentazioni social-psicologiche, sia poi, in fin dei conti, l'aspetto più "fanfictionesco" della cosa, ecco XD e sinceramente mi fa un po' cadere le balle. Proprio perché alla fine mi rovina lo show.

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nykyo October 13 2011, 20:26:17 UTC
Io e la sintesi non siamo mai state presentate, non lo sai? XD
Capisco quel che dici, ma... non so, forse è che io questa cosa la vedo fare con ogni fandom (se ne parlava giusto oggi con Lori) che abbia o meno significati reconditi.
Ma da prima che nascesse l'idea di fandom, eh.
Per dire: Tolkien. Ora, io sono fermamente convinta che Tolkien porti avanti un forte messaggio sociale sull'amicizia, sulla solidarietà e sulla guerra (non ci addentriamo se no ciao, ma ci siamo capite, credo).
Non ho dubbi che sia così, ma mi pare che il suo sia un forte messaggio del tutto apolitico, per esempio, e invece sono decenni che lo tirano per la giacchetta e un giorno lo passano per autore di destra, un giorno per autore di sinistra, e i fans si scannano. E questo è il dibattito serio su Tolkien, non ti dico che guerre talebane perché Jackson nei film ha confuso gli archi degli elfi Quenya da quelli degli elfi Sindarin...
Non mi pare che sia un fenomeno legato a Glee, mi pare che sia la parte fanatica del fandom che, come diceva Lori giorni fa, è fan-dom e fan viene da fanatico.
Che poi una parte di questo fanatismo sia dovuto all'ormone o al fatto che due bei ragazzini gay pomiciano è la natura di ogni fandom slash, ma di questo non credo tu discuta.
Anche su QaF sai che guerrec'erano...
Semmai forse con Glee capita il doppio perché Glee, cosa che non era mai capitato prima a tali livelli (ma lo faceva anche la Row) con il fandm gioca, gli strizza l'occhio.
E ai fans tu dai un dito...
Secondo me, però, questo cambia poco dell'effetto sociale di questo o quel telefilm.
I fans sono fans, ci sono quelli più sani e quelli meno sani, ma alla fine sempre fans sono.

PS: a me per ora questa stagione piace più della seconda. Finalmente i miei personaggi preferiti hanno di nuovo una storyline sensata (nei limiti di sensatezza di Glee XD)

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galadwen85 October 13 2011, 20:45:00 UTC
Guarda Ny, alla fine stiamo dicendo sostanzialmente la stessa cosa, girandoci intorno da lati opposti :) Se il fandom sminuisse l'opera di un autore staremmo freschi XDD
A me cmq questa stagione non mi sta piacendo XD più che altro perché per ora mi sembrano tutti una manica di isterici °___°

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nykyo October 13 2011, 20:56:16 UTC
Mah, io lo scorso anno mi ero rotta di tutto questo accoppia/scoppia e invece se guardo ai personaggi che preferisco per ora non solo non ho di che lamentarmi, ma mi viene un filo di commozione (anche quella da fangirl, eh XD) per come stanno gestendo il "mio" Finn.
Tutta la sua sotryline della prima stagione a me piaceva, era abbastanza sensata e adoravo che lui stesse scoprendo di avere dei sogni.
A fine stagione scorsa iniziavo a temere sul serio il suo cieco aggregarsi ai progetti di Rachel e anche se la Finchel è vaghissimamente il mio primo pairing del cuore mi sarebbero girate le palle a manettone. Invece lo stanno mettendo su una strada che per ora mi piace.
Poi io sono tra quelle (onta e anatema su di me, lo so, lo so, sono eretica e minacciabile di morte XD) che hanno una preferenza per Blaine, anche più che per Kurt, e voglio vedere che combinano con il cambio di scuola.
Per ora, insomma, mi piace, ma siamo sempre all'inizio. Vedremo.

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nykyo October 13 2011, 20:28:53 UTC
No davvero, io non riesco a capacitarmi dell'ingenuità di questa gente XDD Vabbè.

Però pensa che carriera avrebbe davanti Chris Colfer se sapesse farlo davvero! ;DDD

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