[DC Comics] All is well, my friend

Sep 05, 2011 15:48

Titolo: All is well, my friend
Fandom: DC Comics
Beta: cialy_girl
Personaggi: Roy Harper/Lian Harper (nominati: Iris West, Wally West, Donna, Jade Nguyen)
Rating: R
Parole: 987 (W)
Avvisi: Incest
Note: Questa fanfic è ispiratissima alla fanart di - non me ne voglia, che mi perdoni, farò ammenda in qualche modo - levy, ovvero: fanart senza colpe.
- Titolo da qui
- Tremila anni che non scrivo e con cosa me ne esco fuori? Una incest patre/figliola. Sì, losso, sono grandiosa, inchinatevi tutti.
- Eppoi. Questa Lian. Io non so chi sia questa folle, di certo non proviene né dal lovvoverse né da earth_618. La moglie ha affermato: E' una Lian babysittata troppo da Mia Dearden e Rose Wilson e io vi rigiro ciò come spiegazione valida.
- Si trovano alla Torre Titans comunque *se la ride* non l'ho detto da nessuna parte!!! *___*""
- AHHH CIAO MONDO, VISTO CHE SCRIVO ANCORA?! XDDD
- Che imbarazzo.
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci faccio soldi, divertimento.


- Mi disturbi mentre sto studiando.
Che è una mezza balla, perché Lian studia poco - studia quando Iris la obbliga, per il resto ascolta gli insegnanti in classe, prende qualche appunto da rileggere un paio di volte e spesso riesce anche a farla franca con voti da pacca sulla testa e tante congratulazioni.
Poi, ehi, chi lo sa? Magari si è messa davvero ad aprire un paio di libri a causa di verifica imminente o professoressa stronza, capita anche questo. Ma lei sta sorridendo furba e divertita, ed è troppo vicina.
Wally lo ha messo in guardia sulla crescita non convenzionale delle figlie femmine con i suoi borbottii continui su oggetti non bene identificati praticamente ovunque chiamati trucchi, destinati a finire in faccia alla propria prole femminile, bagni perennemente occupati e - la cosa peggiore di tutte, certo - i ragazzi.
Lian non si è dimostrata problematica in quel senso. Si trucca poco, si veste bene e non si è mai azzardata né a parlare di fidanzatini né a presentare gente sulla soglia di casa. Amici maschi sì, però nessuno che abbia mai allungato le mani o fatto intravedere qualche sentimento represso da eterno amore guardandola. Non davanti a Roy, insomma. Non è stato un problema neanche parlarne, perché ha supplicato Donna di spiegarle tutto lei su api e fiori, e al finire della chiacchierata si è limitato a mentire: - Sei hai qualche dubbio, Lian, io sono sempre qui per te.
Lei ha annuito dolcemente, rassicurandolo: sì, papà, lo so, tranquillo che non ti chiedo nulla.
Lian è una benedizione. La maggior parte delle volte.
Altre, appunto, ha degli scatti di follia sicuramente ereditati da Jade che la portano ad entrare improvvisamente in camera per lanciargli occhiate falsamente torve e sfilargli le bacchette di mano, tante grazie. Tiene le due armi di distruzione di massa dietro al collo di Roy e lui deve fare una fatica immane per non sfiorare le braccia della figlia con qualsiasi parte del viso.
- E poi non puoi suonare la batteria. Sei vecchio.
Oh, quale benedizione. Borbotta il suo nome, gira la testa cercando di non dimostrarsi divertito - forse dovrebbe arrabbiarsi, sì, ma lei è troppo vicina - e Lian ovviamente ne approfitta per lasciargli un bacio sulla guancia.
- Ma ti voglio bene lo stesso. - Dice piano, il tono scherzoso, allontanandosi di poco dalla sua pelle. I momenti di follia di Lian sono sempre brevi e sanno di birra; che le cose non tornino, perciò, Roy lo capisce da due particolari: lei sta deglutendo ed è ancora lì. Col secondo bacio fa cadere le bacchette e mira all'angolo delle labbra, per qualche ragione Roy si sente costretto a toccarle le braccia mentre queste avanzano, finendo per accarezzarle mentre lei gli scivola contro.
Non è assolutamente niente la prima volta, poi dalla seconda lei diventa più veloce e non si accontenta di nessun angolo, appoggia le labbra mille volte alle sue e mille volte si allontana senza combinare nulla. Potrebbe scacciarla via e mandarla al diavolo per le sue burle e la sua pazzia invece di restare a occhi chiusi a sorreggerle la vita e ad accarezzarle piano i fianchi con le dita, potrebbe, ma finché non è niente, finché è qualcosa di così breve, insomma, chissenefrega.
Sinceramente Roy non ha la minima idea di come si allontani una figlia, è sempre stato troppo impegnato a tenersela stretta per evitare che un pericolo qualunque gliela strappasse dalle braccia. Non sa come si fa, non lo vuole sapere, ma da qualche parte, nel suo cervello, quel minimo di buon senso di cui è provvisto realizza che forse avrebbero dovuto prendere qualche appunto, perché Lian gli posa una mano tra i capelli, tenendoli stretti, e lo bacia davvero. Il che lo fa irrigidire, la presa sui fianchi di lei diventa più forte a causa della sorpresa, mentre la ragazza gli accarezza il torace fregandosene alla bell'e meglio del suo stupore e della sua paura.
Si stacca. Fa uno scatto all'indietro e la osserva con occhi semispalancati tenendola ferma per le braccia, e ora le sue dita gli sfiorano il volto. Lian ha il viso arrossato e qualcosa a metà tra l'incertezza e la determinazione ben scolpito nello sguardo.
Roy la guarda in faccia e si rende conto che quella maledetta non ha la minima idea di cosa stia combinando, eppure non ha nessuna intenzione di cambiare rotta.
Oh, che splendore è stata la genetica con Lian.
- Lian... - pronuncia il suo nome come se bastasse a mettere ordine in entrambe le loro teste senza che la cosa funzioni minimamente.
- Non vuoi? - Domanda, suonando quasi spaventata.
- No! Non... - commette l'errore di alzarsi e allentare la presa, Lian torna ad accarezzargli piano il viso e a premersi contro di lui. Non riesce a vedere nient'altro. C'è solo quella maledetta e le sue labbra che sanno di buono e la sua pelle che profuma troppo, così non ce la fa a tenere gli occhi aperti e ricordarsi chi lei sia davvero: li chiude, le bacia piano il polso. Non è niente lei che lo trascina gentilmente sul letto, non è niente continuare a posarle baci sul braccio stringendo forte gli occhi, non è niente sentire il suo corpo sotto di lui, non è niente arrivare al collo e sentirla respirare affannosamente mentre gli si aggrappa perché i loro corpi si tocchino il più possibile, non è niente sfiorarle il seno e sentirla gemere il suo nome.

Lian, sdraiata di fianco a lui, è sveglia. Roy lo sa ma non riesce a dire nulla. Guarda il soffitto della camera cercando di pensare ad una maniera decente per cominciare quel maledetto discorso sul "Non dovevamo, mi dispiace, dimentichiamo tutto."
È spaventato a morte e non ha la minima idea di cosa fare finché lei non si volta e appoggia la testa al suo torace, abbracciandolo.
- Va tutto bene. - Gli promette.
Roy fa passare le mani tra i suoi capelli.
No, pensa, ma non gli importa.

pg dc: roy harper, pg dc: lian harper, fandom: dc comics

Previous post Next post
Up