[Persons Unknown] Short Story With Tragic Ending
Titolo: Short Story With Tragic Ending
Fandom: Persons Unknown
Beta: cialy_girl
Personaggi: Janet Cooper e un po' tutti gli altri
Rating: Pg13
Parole: 183 (W)
Challenge: Special #8 @ it100
Prompt: D - Piano
Significato: 1
Note: SPOILER PER IL FINALE DI STAGIONE
- Titolo storpiato da Short Stories With Tragic Endings - From Autumn To Ashes
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, mi diverto.
Il piano è perfetto e studiato nei dettagli, non c’è assolutamente nulla che possa andare storto - interpretano tutti quanti le proprie parti senza sbavature o indecisioni -, e quando il camioncino parte la consapevolezza di avercela fatta, di avercela fatta davvero, li travolge in un’ondata calda di emozione. La libertà odora di benzina, e fa male.
La prigione, invece, è il profumo di lenzuola nuove e il letto duro di un hotel.
Janet riconosce il luogo ancora prima di alzare le palpebre, realizza quello che è successo ancora prima di individuare quel disgustoso occhio meccanico che osserva con attenzione ogni suo movimento.
Loro hanno vinto perché sono potenti, perché il libero arbitrio è solo una bella menzogna, perché non c’è mai stata la minima speranza.
Il piano era perfetto, ma la perfezione non basta.
I volti familiari che ritrova, uscendo dalla camera, sono distrutti da quella stessa rassegnazione e disperazione che potrebbe vedere sul suo. Nel più totale silenzio, si avviano verso l’ascensore e, per una volta da quando è capitato tutto questo, Janet pensa che peggio di così non possa davvero andare.
Fandom: Persons Unknown
Beta: cialy_girl
Personaggi: Janet Cooper e un po' tutti gli altri
Rating: Pg13
Parole: 183 (W)
Challenge: Special #8 @ it100
Prompt: D - Piano
Significato: 1
Note: SPOILER PER IL FINALE DI STAGIONE
- Titolo storpiato da Short Stories With Tragic Endings - From Autumn To Ashes
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, mi diverto.
Il piano è perfetto e studiato nei dettagli, non c’è assolutamente nulla che possa andare storto - interpretano tutti quanti le proprie parti senza sbavature o indecisioni -, e quando il camioncino parte la consapevolezza di avercela fatta, di avercela fatta davvero, li travolge in un’ondata calda di emozione. La libertà odora di benzina, e fa male.
La prigione, invece, è il profumo di lenzuola nuove e il letto duro di un hotel.
Janet riconosce il luogo ancora prima di alzare le palpebre, realizza quello che è successo ancora prima di individuare quel disgustoso occhio meccanico che osserva con attenzione ogni suo movimento.
Loro hanno vinto perché sono potenti, perché il libero arbitrio è solo una bella menzogna, perché non c’è mai stata la minima speranza.
Il piano era perfetto, ma la perfezione non basta.
I volti familiari che ritrova, uscendo dalla camera, sono distrutti da quella stessa rassegnazione e disperazione che potrebbe vedere sul suo. Nel più totale silenzio, si avviano verso l’ascensore e, per una volta da quando è capitato tutto questo, Janet pensa che peggio di così non possa davvero andare.