Titolo: Così passa la gloria del mondo
Fandom: Originale, generale
Beta:
cialy_girlRating: Pg16
Parole: 4.671 (W)
Prompt: And the greatest books are talking about this: why must everybody die to exist? (Charlotte Martin, “Veins”)
Note: Partecipa al concorso indetto da Harriet,
Ragazze al pianoforte* Titolo preso da un proverbio/modo di dire latinoso
(
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La cosa che mi ha entusiasmata maggiormente è l'ambientazione: terribile (mi permetto di dire anche terribilmente realistica, per certi versi... è un futuro che temo dovremmo prendere in considerazione), funzionale ai fini della storia, coerente. E' il nostro mondo, la nostra Italia, come potrebbe diventare.
La narrazione e lo stile accompagnano bene il mondo descritto e la vicenda raccontata.
In questo clima cupo di guerra costante, una persona incaricata semplicemente di recuperare oggetti smarriti è una venditrice degli ultimi sogni rimasti, e un pianoforte - così come un pianista - può diventare una ragione per continuare a inseguire qualcosa e vivere.
Sebbene la storia si svolga in uno spazio (di narrazione) piuttosto breve, si riesce a cogliere in pieno la tragedia di quello che sta avvenendo sullo sfondo, mentre seguiamo le piccole storie dei tre protagonisti.
L'unica risposta alla devastazione inesorabile sembra davvero risiedere nei sogni: che magari non si avvereranno mai, ma comunque rimangono l'unica opposizione possibile al male, una specie di ultima speranza testarda anche se non c'è modo di sfuggire alla fine.
Il tema è ben sviluppato, con la prominenza del pianoforte, che incarna, appunto, un sogno e un motivo di vita, mentre la citazione scelta la si rivede nella tragedia del mondo che va verso la fine.
L'atmosfera di tutta la storia e il valore di oggetti come il pianoforto e il fuso assumono mi hanno colpita e coinvolta davvero, e questi elementi, insieme a quanto detto sopra, regalano il secondo posto a questa storia.
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