[DC Lovvo] We feel on top as we come undone
Titolo: We feel on top as we come undone
Fandom: DC Comics Lovvoverse
Beta: cialy_girl
Personaggi: Anthony Lecter (Cheetah), Clara Jonson (Nightshade)
Rating: Pg
Parole: 257 (W)
Prompt: Caos@ it100
Note: Titolo da The Harder We Fall di Ana Johnsson
- Anthony è il figlio di Cheetah e chissà chi (XD), Clara un'apprendista di Poison Ivy, con tanto di potere di comandare le piantine grazie ad una pozione (altamente nociva per il suo organismo e che la porterà alla morte \O/).
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, non guadagno nulla scrivendo questa roba, mi diverto ù_ù
Nemmeno l’aveva notato. Questo perché lei non è proprio il tipo da notare qualsivoglia essere vivente che non sia una pianta. Semplicemente gli umani o pseudo-umani non le interessano un granché, li trova piuttosto debolucci e inutili, destinati a disperdersi nel vento come polvere, mentre la saggezza dei grandi alberi verrà mantenuta nel tempo, nonostante la presenza di questa specie dannosa.
Però poi Cheetah parla. Lo fa d’istinto e certamente non per cominciare un discorso con Clara - Anthony rivolge la parola solo a Lena o al Joker, esclusivamente per ricordare promesse fatte da lei e minacciare di morte lui -, anche perché i suoi occhi sono fissi sulla squadra che sta discutendo. Sugli umani.
«Dovrebbero morire tutti.» dice in un soffio, e Nightshade capisce perfettamente cosa intende. Non sta parlando del singolo individuo, perché li osserva tutti con lo stesso disgusto e odio.
«Hai ragione.» risponde di riflesso, senza pensare. «Andrebbe molto meglio, senza di loro.» Anthony inclina la testa, e Clara si ritrova a detestarlo - perché bene o male lui è uno di quelli, perché non è abituata a dare ragione ad umano che non sia seguace degli insegnamenti della sua maestra, perché in un secondo ha gettato la confusione dove prima regnava la calma e l’ordine.
Dopo un lungo istante di silenzio - in cui lui non smette di guardare i membri della Injustice mentre lei gli lancia qualche occhiata - afferma: «Un giorno il mondo sarà perfetto.» e Clara si ritrova a pensare che sarebbe bello poterlo vedere per un istante, quel mondo, al suo fianco.
Fandom: DC Comics Lovvoverse
Beta: cialy_girl
Personaggi: Anthony Lecter (Cheetah), Clara Jonson (Nightshade)
Rating: Pg
Parole: 257 (W)
Prompt: Caos@ it100
Note: Titolo da The Harder We Fall di Ana Johnsson
- Anthony è il figlio di Cheetah e chissà chi (XD), Clara un'apprendista di Poison Ivy, con tanto di potere di comandare le piantine grazie ad una pozione (altamente nociva per il suo organismo e che la porterà alla morte \O/).
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, non guadagno nulla scrivendo questa roba, mi diverto ù_ù
Nemmeno l’aveva notato. Questo perché lei non è proprio il tipo da notare qualsivoglia essere vivente che non sia una pianta. Semplicemente gli umani o pseudo-umani non le interessano un granché, li trova piuttosto debolucci e inutili, destinati a disperdersi nel vento come polvere, mentre la saggezza dei grandi alberi verrà mantenuta nel tempo, nonostante la presenza di questa specie dannosa.
Però poi Cheetah parla. Lo fa d’istinto e certamente non per cominciare un discorso con Clara - Anthony rivolge la parola solo a Lena o al Joker, esclusivamente per ricordare promesse fatte da lei e minacciare di morte lui -, anche perché i suoi occhi sono fissi sulla squadra che sta discutendo. Sugli umani.
«Dovrebbero morire tutti.» dice in un soffio, e Nightshade capisce perfettamente cosa intende. Non sta parlando del singolo individuo, perché li osserva tutti con lo stesso disgusto e odio.
«Hai ragione.» risponde di riflesso, senza pensare. «Andrebbe molto meglio, senza di loro.» Anthony inclina la testa, e Clara si ritrova a detestarlo - perché bene o male lui è uno di quelli, perché non è abituata a dare ragione ad umano che non sia seguace degli insegnamenti della sua maestra, perché in un secondo ha gettato la confusione dove prima regnava la calma e l’ordine.
Dopo un lungo istante di silenzio - in cui lui non smette di guardare i membri della Injustice mentre lei gli lancia qualche occhiata - afferma: «Un giorno il mondo sarà perfetto.» e Clara si ritrova a pensare che sarebbe bello poterlo vedere per un istante, quel mondo, al suo fianco.