[Originale] Amaro
Titolo: Amaro
Fandom: Originale
Rating: Per tutti
Conteggio Parole: 164
Genere: Nonsense, Flash-fic
Note: L'inutile tipa che parla nella fanfic non esiste nella realtà, ma solo nel mio cervello. Il caffè, al contrario, esiste nella realtà e appartiene al genere umano in generale, il caffè parlante no. Il caffè parlante è mio e solo mio.
Stamane, di buon'ora, ero comodamente seduta sul divano, con in mano una tazza di caffè bollente. Osservavo il liquido scuro e lui ricambiava lo sguardo, visibilmente infastidito dalle mie attenzioni.
- Beh? - sbottò, infine: - Hai intenzione di bermi o no?
Inclinai leggermente la testa.
- Non lo so. - ammisi: - Non mi piace il caffè. Senza offesa, naturalmente.
La sua voce, uno squittio irritato, rispose: - Non riesci a tenere gli occhi aperti, hai la voce roca e impastata, ragioni, parli e ti muovi come uno zombi.
- Dici che ho bisogno di caffeina?
- Dico che hai bisogno di uno psichiatra! Senza offesa, naturalmente.
- Già... - confermai, per nulla turbata dagli insulti della bevanda.
Restammo in silenzio per qualche minuto.
- Ehi...
- Sì?
- Sto diventando freddo.
Quasi controvoglia, cominciai a bere. Il caffè era incredibilmente amaro.
Fandom: Originale
Rating: Per tutti
Conteggio Parole: 164
Genere: Nonsense, Flash-fic
Note: L'inutile tipa che parla nella fanfic non esiste nella realtà, ma solo nel mio cervello. Il caffè, al contrario, esiste nella realtà e appartiene al genere umano in generale, il caffè parlante no. Il caffè parlante è mio e solo mio.
Stamane, di buon'ora, ero comodamente seduta sul divano, con in mano una tazza di caffè bollente. Osservavo il liquido scuro e lui ricambiava lo sguardo, visibilmente infastidito dalle mie attenzioni.
- Beh? - sbottò, infine: - Hai intenzione di bermi o no?
Inclinai leggermente la testa.
- Non lo so. - ammisi: - Non mi piace il caffè. Senza offesa, naturalmente.
La sua voce, uno squittio irritato, rispose: - Non riesci a tenere gli occhi aperti, hai la voce roca e impastata, ragioni, parli e ti muovi come uno zombi.
- Dici che ho bisogno di caffeina?
- Dico che hai bisogno di uno psichiatra! Senza offesa, naturalmente.
- Già... - confermai, per nulla turbata dagli insulti della bevanda.
Restammo in silenzio per qualche minuto.
- Ehi...
- Sì?
- Sto diventando freddo.
Quasi controvoglia, cominciai a bere. Il caffè era incredibilmente amaro.