[RPF] I know it's strange for you to see a girl ask you out
Titolo: I know it's strange for you to see a girl ask you out
Fandom: RP
Personaggi: Irene/Grido
Rating: PG13?
Avvisi: Irene. Irene che ci prova con Grido. Un minuscolo accenno di incest slash.
Parole: 205 (W)
Prompt: I sometimes got so tired of our game (the radio dept.) di it100
Note: 4/10
- PER KYAAAAAAAAH ù_ù
- Titolo da Do you wanna be mine dei Viboras LO SO, ZITTE TUTTE, ME NE RENDO CONTO è_é
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, solo divertimento.
Il punto è che Irene non è abituata a nessun tipo di corteggiamento. Parlare e conoscersi è una cosa, ma roba stucchevole come ritrovarsi con un mazzo di rose in mano le fa senso, per non dire schifo. No, non che Grido sia stato così idiota da regalarle qualcosa, semplicemente invece di saltarle addosso si limita a girarle attorno come una trottola, manco stesse studiando una preda, o cercando di confonderla.
E, ecco, a confonderla ci riesce benissimo, quasi ai livelli di suo fratello.
È inarcando un sopracciglio che lo affronta, in casa sua - manco a dirlo, quello si presenta ad orari assurdi senza alcuna motivazione valida ma “tanto per”, dice.
«Hai intenzione di scopare o che?»
Luca scoppia a ridere - ma una risata vera, mica una di quelle divertite o imbarazzate - tanto che per un attimo si sente quasi offesa (per poi ricordarsi che, ehi, non gliene frega proprio niente).
«Beh, sì, ma sai, volevo farla sembrare una cosa un po’ meno… che ne so, triviale?»
«Sei una testa di cazzo.»
Il ragazzo si muove sul divano accanto a lei, improvvisamente a disagio: «Tu sei la versione femminile di Ale. Lo sai?»
Irene inclina la testa: «Cinque euro che bacio meglio?»
Luca ridacchia: «Andata.»
Fandom: RP
Personaggi: Irene/Grido
Rating: PG13?
Avvisi: Irene. Irene che ci prova con Grido. Un minuscolo accenno di incest slash.
Parole: 205 (W)
Prompt: I sometimes got so tired of our game (the radio dept.) di it100
Note: 4/10
- PER KYAAAAAAAAH ù_ù
- Titolo da Do you wanna be mine dei Viboras LO SO, ZITTE TUTTE, ME NE RENDO CONTO è_é
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, solo divertimento.
Il punto è che Irene non è abituata a nessun tipo di corteggiamento. Parlare e conoscersi è una cosa, ma roba stucchevole come ritrovarsi con un mazzo di rose in mano le fa senso, per non dire schifo. No, non che Grido sia stato così idiota da regalarle qualcosa, semplicemente invece di saltarle addosso si limita a girarle attorno come una trottola, manco stesse studiando una preda, o cercando di confonderla.
E, ecco, a confonderla ci riesce benissimo, quasi ai livelli di suo fratello.
È inarcando un sopracciglio che lo affronta, in casa sua - manco a dirlo, quello si presenta ad orari assurdi senza alcuna motivazione valida ma “tanto per”, dice.
«Hai intenzione di scopare o che?»
Luca scoppia a ridere - ma una risata vera, mica una di quelle divertite o imbarazzate - tanto che per un attimo si sente quasi offesa (per poi ricordarsi che, ehi, non gliene frega proprio niente).
«Beh, sì, ma sai, volevo farla sembrare una cosa un po’ meno… che ne so, triviale?»
«Sei una testa di cazzo.»
Il ragazzo si muove sul divano accanto a lei, improvvisamente a disagio: «Tu sei la versione femminile di Ale. Lo sai?»
Irene inclina la testa: «Cinque euro che bacio meglio?»
Luca ridacchia: «Andata.»