[DC Comics] Davanti ai suoi occhi
Titolo: Davanti ai suoi occhi
Fandom: DC Comics new gen
Beta: cialy_girl
Personaggi: Jim Kuttler, Lisa Benni
Rating: PG
Parole: 613
Note: Per izzieanne! (L)
Disclaimer: Sono miei e delle lovve! Ah-ah! >:D
Davanti ai suoi occhi c’è - e Jim fa fatica a crederci - la nuova Oracolo, la ragazza che per mesi, dietro lo schermo di un computer, gli ha tenuto testa nel mondo cibernetico, lavorando per l’Infinity Inc. senza bisogno di un pagamento o di un riconoscimento, aiutandoli a sventare i piani di Lena Luthor, regalando informazioni come caramelle ad ogni eroe che ne avesse bisogno e facendo in modo che Jim non potesse fare altrettanto con i nemici del team.
Oracolo è calma e sorridente, perfettamente a suo agio di fronte al rivale. Gli aveva proposto di incontrarsi quando si era resa conto - presto - che Jim buttava tutto sul piano lavorativo, che contro di lei, effettivamente, non aveva nulla, non fosse che gli affari ne avevano perso.
È così, infatti. Ciò non toglie che davanti agli occhi di Jim ci sia la nuova Oracolo e dentro la tasca dei jeans un trasmettitore per chiamare Lena, giusto in caso “Che tu trovi quello stronzo.”
«Sai, sei proprio come ti avevo immaginato,» sorride la ragazza, appoggiando i gomiti sul tavolo e unendo le mani. Ha dei polsi sottili, sono una meraviglia.
«Davvero?» domanda con tono acido. Lei non è per niente come si era immaginato, era sicuro che si sarebbe trovato di fronte ad una nerd con tanto di occhiali, brufoli e qualche chilo di troppo, o magari ad uno zombie sempre con occhiali e l’aria depressa, o ancora una tipa dai capelli rossi, gli occhiali e la sedia a rotelle. Invece Oracolo è bellissima, con quei polsi sottili, i capelli biondi, magra ma non scheletrica e il viso luminoso. A questo non è preparato.
Annuisce, il mento posato sulle mani. «Io ti ho deluso? Non sembri felice di vedermi.»
Jim aggrotta le sopracciglia ed esplode: «Guarda che questo non è un appuntamento normale, Oracolo. Siamo due geni del computer che si ritrovano a combattere, e tu ti stai immischiando in situazioni davvero pericolose, chiedermi di incontrarci, poi!, è stato davvero ingenuo da parte tua. Vorrei proprio sapere chi è l’idiota che ti ha addestrata e cosa ti spinge a rovinarti la vita.»
«Lisa.» risponde, mentre lui cerca di riprendere fiato.
«Eh?»
«Lisa. Io mi chiamo Lisa.»
Aveva inventato una mezza dozzina di nomi falsi da darle, ha persino i documenti nel portafoglio, ma la sua voce, senza che lui riesca a fermarla, pronuncia il suo vero nome: «Jim.»
Restano in silenzio per qualche istante - lei continua a sorridere, ed è un sorriso decisamente diverso da quello delle donne che lo circondano, di solito arroganti, spazientiti o crudeli - finchè non decide di continuare:
«Sono il figlio della prima Oracolo, Lisa. E di Calculator.»
«Oh. È per questo che sei così in gamba.»
«È per questo che ti sto chiedendo di lasciar perdere. Lo so come vanno queste cose. Sei destinata a fare una brutta fine.»
«Allora non affezionarti troppo a me, Jim.» gli dà quel consiglio con convinzione e una sorta di tristezza.
«Non mi stai prendendo sul serio.» la rimprovera.
«Lo faccio, ma non posso fermarmi.» si alza dalla sedia, con l’aria afflitta, lascia un po’ di soldi sul tavolino per pagare le sue ordinazioni: «È… una questione personale.»
Jim la imita, la segue. Quando sono fuori dal bar ripete: «Non sai quel che fai, Lisa.»
«Questo lo hai già detto.» risponde, poi si alza sulle punte e lo bacia sulla guancia: «Grazie per aver cercato di salvarmi. Sei stato carino.» ha un profumo forte, dolce, per niente fastidioso. «Alla prossima, Jim.»
Si gira e si allontana, lentamente, senza fretta. La osserva per qualche secondo, il trasmettitore ora in mano. Quando scompare dalla sua visuale lo lascia cadere per terra e si avvia verso casa.
Fandom: DC Comics new gen
Beta: cialy_girl
Personaggi: Jim Kuttler, Lisa Benni
Rating: PG
Parole: 613
Note: Per izzieanne! (L)
Disclaimer: Sono miei e delle lovve! Ah-ah! >:D
Davanti ai suoi occhi c’è - e Jim fa fatica a crederci - la nuova Oracolo, la ragazza che per mesi, dietro lo schermo di un computer, gli ha tenuto testa nel mondo cibernetico, lavorando per l’Infinity Inc. senza bisogno di un pagamento o di un riconoscimento, aiutandoli a sventare i piani di Lena Luthor, regalando informazioni come caramelle ad ogni eroe che ne avesse bisogno e facendo in modo che Jim non potesse fare altrettanto con i nemici del team.
Oracolo è calma e sorridente, perfettamente a suo agio di fronte al rivale. Gli aveva proposto di incontrarsi quando si era resa conto - presto - che Jim buttava tutto sul piano lavorativo, che contro di lei, effettivamente, non aveva nulla, non fosse che gli affari ne avevano perso.
È così, infatti. Ciò non toglie che davanti agli occhi di Jim ci sia la nuova Oracolo e dentro la tasca dei jeans un trasmettitore per chiamare Lena, giusto in caso “Che tu trovi quello stronzo.”
«Sai, sei proprio come ti avevo immaginato,» sorride la ragazza, appoggiando i gomiti sul tavolo e unendo le mani. Ha dei polsi sottili, sono una meraviglia.
«Davvero?» domanda con tono acido. Lei non è per niente come si era immaginato, era sicuro che si sarebbe trovato di fronte ad una nerd con tanto di occhiali, brufoli e qualche chilo di troppo, o magari ad uno zombie sempre con occhiali e l’aria depressa, o ancora una tipa dai capelli rossi, gli occhiali e la sedia a rotelle. Invece Oracolo è bellissima, con quei polsi sottili, i capelli biondi, magra ma non scheletrica e il viso luminoso. A questo non è preparato.
Annuisce, il mento posato sulle mani. «Io ti ho deluso? Non sembri felice di vedermi.»
Jim aggrotta le sopracciglia ed esplode: «Guarda che questo non è un appuntamento normale, Oracolo. Siamo due geni del computer che si ritrovano a combattere, e tu ti stai immischiando in situazioni davvero pericolose, chiedermi di incontrarci, poi!, è stato davvero ingenuo da parte tua. Vorrei proprio sapere chi è l’idiota che ti ha addestrata e cosa ti spinge a rovinarti la vita.»
«Lisa.» risponde, mentre lui cerca di riprendere fiato.
«Eh?»
«Lisa. Io mi chiamo Lisa.»
Aveva inventato una mezza dozzina di nomi falsi da darle, ha persino i documenti nel portafoglio, ma la sua voce, senza che lui riesca a fermarla, pronuncia il suo vero nome: «Jim.»
Restano in silenzio per qualche istante - lei continua a sorridere, ed è un sorriso decisamente diverso da quello delle donne che lo circondano, di solito arroganti, spazientiti o crudeli - finchè non decide di continuare:
«Sono il figlio della prima Oracolo, Lisa. E di Calculator.»
«Oh. È per questo che sei così in gamba.»
«È per questo che ti sto chiedendo di lasciar perdere. Lo so come vanno queste cose. Sei destinata a fare una brutta fine.»
«Allora non affezionarti troppo a me, Jim.» gli dà quel consiglio con convinzione e una sorta di tristezza.
«Non mi stai prendendo sul serio.» la rimprovera.
«Lo faccio, ma non posso fermarmi.» si alza dalla sedia, con l’aria afflitta, lascia un po’ di soldi sul tavolino per pagare le sue ordinazioni: «È… una questione personale.»
Jim la imita, la segue. Quando sono fuori dal bar ripete: «Non sai quel che fai, Lisa.»
«Questo lo hai già detto.» risponde, poi si alza sulle punte e lo bacia sulla guancia: «Grazie per aver cercato di salvarmi. Sei stato carino.» ha un profumo forte, dolce, per niente fastidioso. «Alla prossima, Jim.»
Si gira e si allontana, lentamente, senza fretta. La osserva per qualche secondo, il trasmettitore ora in mano. Quando scompare dalla sua visuale lo lascia cadere per terra e si avvia verso casa.