Titolo: Derrière Ma Masque
Autore:
reilinFandom: Le Roi Soleil
Personaggi: François Vendôme Duc de Beaufort, Isabelle la fille du peuple
Coppia: François/Isabelle
Rating: PG13
Avvertimenti: Oneshot
Note: La mia prima fanfiction - e prima fic in assoluto in Italia - sul musical d'oltralpe "Le Roi Soleil", ispirato alla vita e agli amori del re Luigi XIV
Disclaimer: 1 Partecipante alla
Maritombola su
maridichallenge2. Partecipante al
"The One Hundred Prompt" con il prompt 055.libertà.
3. Scritta per la community
piscinadiprompt con il prompt: Un lien, malgré les barrières/ Qui ne tient qu’à nous {trad. Un legame, malgrado le barriere/ che non ci legano che a noi} [Entre Ciel et Terre - Le Roi Soleil OST]
Pignerol, 20 giugno 1669
Mia cara Isabelle,
vi scrivo queste poche righe, ben conscio che non giungeranno mai nelle vostre adorate mani. Sono trascorsi ormai diversi giorni da quando le guardie di mio cugino Louis mi hanno catturato e condotto lontano da te, in questo carcere dimenticato da Dio e dagli uomini.
In questo buio seminterrato il tempo sembra essersi fermato: le ore passano senza che io me ne accorga, una uguale all’altra, al punto che talvolta ho quasi la sensazione che il mio stesso essere stia svanendo.
Il Re desidera cancellare ogni traccia della mia esistenza, ma questa maschera di bruno acciaio che nasconde il mio viso non fermerà il popolo francese, non fermerà te, mia diletta. Ciò in cui abbiamo sempre creduto e per cui abbiamo combattuto non scomparirà mai: esso rimarrà in eterno nei nostri cuori, infiammerà gli animi dei nostri fratelli guidandoli verso la tanto agognata libertà. Di questo io ne sono sicuro, così come lo sono dei sentimenti che provo per voi, mia tenera amica, fin dal primo giorno in cui i nostri sguardi si sono incrociati e cercati con ardore nel mezzo dei tumulti parigini. Ho ancora davanti agli occhi la vostra immagine mentre vi chinavate di fronte al Re per chiedergli di liberarmi: so quanto vi deve essere costato quel gesto, mia adorata, e ciò mi fa comprendere quanto sia profondo il vostro amore per me.
Il cielo sa quanto mi mancate, Isabelle: come vorrei rivedere il vostro volto, stringervi per un’ultima volta fra queste braccia e baciare le vostre labbra. In questa cella fredda e buia la solitudine mi opprime fino a togliermi il fiato dal petto: sotto questa maschera di ferro le lacrime lacerano le mie vecchie ferite e l’unica cosa che mi tiene in vita è l’amore per voi e la certezza che saprete continuare a lottare contro i nostri oppressori fino alla loro sconfitta. Questi nostri sentimenti ed ideali ci uniranno per sempre, come un ponte fra cielo e terra, fra me e voi, un passaggio appena aperto, un legame - malgrado le barriere che ci dividono - che non conduce ad altri che a noi.
Vi amo, mia adorata Isabelle e non vi dimenticherò mai.
Adieu, ma chére,
votre François
Prima fanfiction di una serie - spero lunga - di storie dedicate a questo meraviglioso musical francese del 2005: le
Roi Soleil. I protagonisti sono il
François Vendôme Duca di Beaufort, personaggio storicamente esistito, e Isabelle la figlia del popolo. Nel musical il duca di Beaufort (interpretato dal meraviglioso
Merwan Rim) è caratterizzato come un eroe romantico, quasi uscito dai romanzi di Victor Hugo. Egli è stato storicamente uno dei maggiori responsabili della Prima Fronda nel 1649. Nel musical, dopo essersi riconciliato con Luigi XIV, finisce per guidare un’altra rivolta contro di lui ed il Re Sole dà quindi ordine di arrestarlo e di imporgli la maschera di ferro.
La controversa questione dell’
uomo con la maschera di ferro, infatti, ha visto diverse ipotesi alternarsi, e fra queste quella di Hubert Monteilhet che sosteneva che egli fosse proprio il Duca di Beaufort, creduto morto nella battaglia di Candia il 25 giugno 1669, ed invece imprigionato per cinquant’anni in gran segreto fino alla sua morte, avvenuta presso la Bastiglia il 19 novembre 1703.
Gli appassionati di musical francesi avranno sicuramente riconosciuto le citazioni a due meravigliose canzoni: “Bim Bam Boum”: “Sous mon masque de fer /Des larmes qui lacèrent /Mes anciennes blessure”, e “Entre ciel et terre” - la canzone d’addio fra François ed Isabelle, che per questo motivo ho voluto riprendere all’interno della lettera -: “D’un pas entre ciel et terre,/ Entre vous et nous,/ Un chemin qui s’est ouvert/ Un lien, malgré les barrières,/ Qui ne tient qu’à nous”.