“Ohi, puteli”, urla qualcuno tra gli uomini in attesa sotto la tettoia.
I due cinni, disturbati nella loro traiettoria ideale, quel solco difficile a vedersi nella ghiaia grossolana della strada e le tonnellate di polvere, accostarono prudentemente le biciclette alla staccionata.
L’aria bollente scoloriva il ricordo di cartelle, traversotti, matite.
“La corriera, la corriera.”
Dalla ‘Commestibili Agosti&Figli’, uscirono due donne con una valigia.
Di certo, non attirate dalle poche cartoline esposte nella vetrinetta a fianco l’entrata, o dal manifesto delle Nazionali: solo, non stava bene che femmine ascoltassero i discorsi degli uomini ed era opportuno non offrir loro modo di farne.