Liete novelle (!)
What is the absolute worst part of returning to work or school after a particularly long and relaxing vacation? How quickly do you reacclimate to the daily grind?
La parte peggiore? Non avere più tempo di fare le cose che facevi durante le vacanze, anche se magari ti eri ripromesso di farle nonostante gli impegni. Questo secondo me, dato che (sempre a me) succede.
Poi mi riabituo difficilmente alle fatiche quotidiane, sfortunatamente. Mi pesa anche soltanto alzami la mattina alle 6:00 per essere a scuola per le 8:20, figuriamoci fare i compiti quando sono una mole esorbitante... Per fortuna quest'anno non è un trauma da questo punto di vista, i compiti non sono poi così tanti. Sono io che li sottovaluto e li faccio all'ultimo =_=
(Sì, sì, lo so. Non c'è bisogno che mi prendiate voi a testate, lo faccio da sola *BUM!*)
Mamma e fratello sono tornati a casa, intanto. L'operazione di papà è andata bene, solo che c'erano tanti interventi oggi e non hanno potuto parlare con il dottore. Papà è ovviamente ancora in ospedale, ma probabilmente esce già domani da quello che ho capito. Intanto mamma va a prendere le stampelle in prestito dalla vicina che non le usa *nods* E... niente. Sono sollevata, ovviamente, l'ansia è scomparsa... e si è sostituita l'ansia per domani: se voglio andare a scuola devo fare prima i compiti, o son *coff* cavoli amari, ecco. Cioè, il mio diario non segna nessun compito per domani, ma è meglio se mi porto avanti con filosofia, letteratura e storia dato che nella prima spiega Platone (o meglio, continua a spiegare: ha cominciato ieri, e io non sono andata a scuola =_=), mentre nelle altre due materie la professoressa pare che interroghi.
E a proposito di blocchi dello scrittore:
[La ragazza che saltava nel tempo/Toki wo kakeru shojo] Con la speranza nel cuore.
Ce l'ho fatta, l'ho sconfitto! *__* Addirittura 500 parole, e decisamente sensate. Evvai!
La parte peggiore? Non avere più tempo di fare le cose che facevi durante le vacanze, anche se magari ti eri ripromesso di farle nonostante gli impegni. Questo secondo me, dato che (sempre a me) succede.
Poi mi riabituo difficilmente alle fatiche quotidiane, sfortunatamente. Mi pesa anche soltanto alzami la mattina alle 6:00 per essere a scuola per le 8:20, figuriamoci fare i compiti quando sono una mole esorbitante... Per fortuna quest'anno non è un trauma da questo punto di vista, i compiti non sono poi così tanti. Sono io che li sottovaluto e li faccio all'ultimo =_=
(Sì, sì, lo so. Non c'è bisogno che mi prendiate voi a testate, lo faccio da sola *BUM!*)
Mamma e fratello sono tornati a casa, intanto. L'operazione di papà è andata bene, solo che c'erano tanti interventi oggi e non hanno potuto parlare con il dottore. Papà è ovviamente ancora in ospedale, ma probabilmente esce già domani da quello che ho capito. Intanto mamma va a prendere le stampelle in prestito dalla vicina che non le usa *nods* E... niente. Sono sollevata, ovviamente, l'ansia è scomparsa... e si è sostituita l'ansia per domani: se voglio andare a scuola devo fare prima i compiti, o son *coff* cavoli amari, ecco. Cioè, il mio diario non segna nessun compito per domani, ma è meglio se mi porto avanti con filosofia, letteratura e storia dato che nella prima spiega Platone (o meglio, continua a spiegare: ha cominciato ieri, e io non sono andata a scuola =_=), mentre nelle altre due materie la professoressa pare che interroghi.
E a proposito di blocchi dello scrittore:
[La ragazza che saltava nel tempo/Toki wo kakeru shojo] Con la speranza nel cuore.
Ce l'ho fatta, l'ho sconfitto! *__* Addirittura 500 parole, e decisamente sensate. Evvai!