Kou ancora non ci può credere, in realtà. Perché da quando Rin ha ripreso a sorridere e parlare con lei, a girare per casa in pigiama la Domenica senza preoccuparsi di chiudersi in camera a fissare il soffitto, da quando si è sentita di nuovo in grado di chiamarlo onii-chan senza pensare di star parlando con un perfetto sconosciuto - da quando il nuovo Rin, in sostanza, è tornato a coincidere col vecchio Rin -, le sembra di essere tornata una bambina delle elementari che seguiva il fratello più grande con ammirazione accesa negli occhi. E la cosa più bella è che, assieme al vecchio Rin, sono tornate anche le loro abitudini, le cose che facevano solo loro, i piccoli giochi con le dita per scacciare la noia, gli sguardi complici, i bisbigli da un letto all'altro nella notte. Eppure una delle loro abitudini è cambiata. A Kou da piccola - quando non aveva preso l'ossessione di farsi chiamare diversamente, quando sentiva che Gou era un nome perfettamente adatto a lei senza nemmeno pensarci - qualcuno aveva raccontato storie sui mostri nel buio, sugli scheletri giganti che vagano nelle città di notte, aveva raccontato storie che scatenavano la sua fantasia in modo tanto violento che a sei anni aveva sentito l'esigenza di dormire con Rin. Rin che era forte abbastanza per sconfiggere qualsiasi incubo, o almeno così credevano entrambi. E pian piano quello che all'inizio sembrava un capriccio era diventato, semplicemente, la normalità. E ora che hanno spento la luce, dormendo di nuovo in una stanza assieme come hanno ripreso a fare da poco, a Kou un po' manca quel loro essere assieme, le manca sentire il cuore di Rin battere sulle sue orecchie. Senza una parola, silenziosamente, scivola fuori dal letto, decisa almeno a provarci. Se poi Rin la accuserà di essere una bambina e di essere appiccicosa... beh, almeno ci avrà provato. Però quando scosta le coperte e, seguendo movimenti ormai automatici che sembrano tornarle in mente all'improvviso, scivola accanto a lui sul letto, non lo sente nemmeno reagire. Eppure Rin respira lievemente, il suo corpo è teso come sempre e non dà segno di star riposando. «Posso?» si limita a bisbigliare, trattenendosi contro se stessa. Il capo di Rin annuisce, e sorridendo Kou si sente libera di abbracciarlo, di modellarsi contro il suo corpo in modo ovviamente nuovo date le loro diverse proporzioni. Il senso di sicurezza che prova ora è come il profumo di un vecchio luogo del passato: per quanto sappia di sorpassato è comunque qualcosa che dimostra di esserci ancora, e l'odore di Rin è sicuramente cambiato ma ha sempre qualcosa di familiare. Passare così tanto tempo separati le ha tolto qualcosa per tutti questi anni, pensa. E la felicità di averlo ritrovato è così tanta che si trova a baciargli il braccio, le spalle, stringendoselo contro come se stesse per perderlo di nuovo. Rin reagisce grugnendo, si volta verso di lei e la guarda assonnato. «Gou...» «Kou» lo corregge subito, automaticamente, poi sorride. «Scusa se ti ho svegliato.» «Non stavo dormendo.» «Allora dormiamo insieme.» «... Okay» risponde Rin, e poi ghigna con aria complice, ghigno che Gou riflette sul suo viso. E poi entrambi chiudono gli occhi, stretti come due piccoli superstiti di una cucciolata. E l'altra sorpresa del mattino è che quando Kou si sveglia, ancora stretta a lui, la sua mano è finita da qualche parte sotto ventre di Rin, proprio dove non dovrebbe mai sognarsi di toccare. Sta per ritrarre la mano, ma la stranezza di ciò che dev'essere accaduto nel mattino è troppa per non verificare che sì, premuta contro il suo palmo c'è una erezione. L'erezione di suo fratello. La cosa è troppo strana per non pensarci su a lungo, tanto a lungo che nemmeno se ne accorge quando Rin le prende la mano e la scaraventa via da sé. «Gou!» sbotta, fissandola e svegliandola dallo stato catatonico in cui era caduta. E immediatamente Kou arrossisce, il senso di disagio che la travolge tutto in un colpo solo.
«S-scusa onii-chan, m-mi sono svegliata così!» pigola, saltando fuori dal letto. «Giuro che non volevo!» «Santo cielo...» commenta Rin, visibilmente a sua volta a disagio. «E comunque non pensare cose strane, è... una cosa normale. Per i ragazzi.» «Sì, lo so! Davvero, non ho pensato niente di strano...» continua Kou, per poi cominciare a ridacchiare nervosamente, cosa che, pare strano, finisce per far ridere anche Rin, e pian piano l'aria di disagio lascia loro dimenticare il piccolo inconveniente. Ma Rin continua a coprirsi col lenzuolo, come a nascondere l'ovvio, e Kou impiega poco tempo a capire che forse farebbe meglio ad uscire. Strano, ma come si volta le braccia di Rin le passano attorno, e questa volta le sue dita sembrano cercare volontariamente i suoi seni. Solo per un secondo, o almeno questa è l'impressione di Kou. E lei si abbandona contro il suo petto, l'aria di Rin, l'aria di casa che l'avvolge di nuovo. «Buongiorno.»
<3 io c'ho provato a renderli come due fratelli NORMALI che fanno cose NORMALI E INNOCENTI per una volta ma nisba. Rin c'ha palesemente una siscon. XDDD
Senza una parola, silenziosamente, scivola fuori dal letto, decisa almeno a provarci. Se poi Rin la accuserà di essere una bambina e di essere appiccicosa... beh, almeno ci avrà provato. Però quando scosta le coperte e, seguendo movimenti ormai automatici che sembrano tornarle in mente all'improvviso, scivola accanto a lui sul letto, non lo sente nemmeno reagire. Eppure Rin respira lievemente, il suo corpo è teso come sempre e non dà segno di star riposando.
«Posso?» si limita a bisbigliare, trattenendosi contro se stessa. Il capo di Rin annuisce, e sorridendo Kou si sente libera di abbracciarlo, di modellarsi contro il suo corpo in modo ovviamente nuovo date le loro diverse proporzioni. Il senso di sicurezza che prova ora è come il profumo di un vecchio luogo del passato: per quanto sappia di sorpassato è comunque qualcosa che dimostra di esserci ancora, e l'odore di Rin è sicuramente cambiato ma ha sempre qualcosa di familiare. Passare così tanto tempo separati le ha tolto qualcosa per tutti questi anni, pensa. E la felicità di averlo ritrovato è così tanta che si trova a baciargli il braccio, le spalle, stringendoselo contro come se stesse per perderlo di nuovo. Rin reagisce grugnendo, si volta verso di lei e la guarda assonnato. «Gou...»
«Kou» lo corregge subito, automaticamente, poi sorride. «Scusa se ti ho svegliato.»
«Non stavo dormendo.»
«Allora dormiamo insieme.»
«... Okay» risponde Rin, e poi ghigna con aria complice, ghigno che Gou riflette sul suo viso. E poi entrambi chiudono gli occhi, stretti come due piccoli superstiti di una cucciolata.
E l'altra sorpresa del mattino è che quando Kou si sveglia, ancora stretta a lui, la sua mano è finita da qualche parte sotto ventre di Rin, proprio dove non dovrebbe mai sognarsi di toccare. Sta per ritrarre la mano, ma la stranezza di ciò che dev'essere accaduto nel mattino è troppa per non verificare che sì, premuta contro il suo palmo c'è una erezione. L'erezione di suo fratello. La cosa è troppo strana per non pensarci su a lungo, tanto a lungo che nemmeno se ne accorge quando Rin le prende la mano e la scaraventa via da sé.
«Gou!» sbotta, fissandola e svegliandola dallo stato catatonico in cui era caduta. E immediatamente Kou arrossisce, il senso di disagio che la travolge tutto in un colpo solo.
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«Santo cielo...» commenta Rin, visibilmente a sua volta a disagio. «E comunque non pensare cose strane, è... una cosa normale. Per i ragazzi.»
«Sì, lo so! Davvero, non ho pensato niente di strano...» continua Kou, per poi cominciare a ridacchiare nervosamente, cosa che, pare strano, finisce per far ridere anche Rin, e pian piano l'aria di disagio lascia loro dimenticare il piccolo inconveniente.
Ma Rin continua a coprirsi col lenzuolo, come a nascondere l'ovvio, e Kou impiega poco tempo a capire che forse farebbe meglio ad uscire. Strano, ma come si volta le braccia di Rin le passano attorno, e questa volta le sue dita sembrano cercare volontariamente i suoi seni. Solo per un secondo, o almeno questa è l'impressione di Kou. E lei si abbandona contro il suo petto, l'aria di Rin, l'aria di casa che l'avvolge di nuovo.
«Buongiorno.»
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*O*
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Comunque no, Gou e Rin sono la bellezza, c'è poco da fare <3
Complimenti per la fic <333
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