strano tempo

May 15, 2009 13:06

Oggi è proprio giornata di pensieri in libertà. Fuori piove e sono un po' malinconica.
Mi piacerebbe che il rumore di fondo che accompagna tutte le mie giornate lavorative fosse, oggi, più forte della mia capacità di estraniarmi. Invece ne esce sconfitto... ed io rimango prigioniera della mia mente e dei suoi fantasmi. Neanche l'allegria chiassosa e ininterrotta della mia collega riescono a distrarmi. (E vi assicuro che se conoscesse L. capireste quanto sia impossibile starsene per conto proprio quando attacca a parlare). Pensieri che si rincorrono, generando dubbi, consapevolezze e quasi lacrime. Sono sull'orlo, in ogni senso. Si dice che quelle non versate siano le peggiori. Aggiungo che quelle non mostrate a chi le suscita siano inutili... Oppure niente è davvero inutile: tutto ci fa maturare, anche ciò che ci fa male.
A volte mi piacerebbe essere molto stupida. Non mi sto adulando, ma evidentemente sono una persona che si fa troppi problemi.
Sono in pausa pranzo e dovrei mangiare: questo, credo, sarebbe un modo più intelligente di utilizzare il mio tempo libero. Invece no, sono qui a tentare di trovare una direzione, una riga bianca per terra da poter seguire, passo dopo passo, almeno per un po'. Per potermi abbandonare, come se qualcuno mi tenesse per mano e non deovessi preoccuparmi. Solo per un pò. Il problema è che non ci riesco a fissare il terreno: la testa si alza sempre e guardo avanti, verso l'orizzonte e mi acceco, o volgo lo sguardo indietro, al recente passato, e mi si chiude lo stomaco.
Il tempo. Penso. Chiudo gli occhi. Il respiro mi trema in gola. Sguardo velato.
Mi colpisce che oggi è il 15 maggio e fra un mese esatto sarà il mio compleanno. Credo che mai come quest'anno il 15 giugno assumerà un significato per me. Sarà esattamente un anno da quando tutto è cominciato. Un anno che non so dove ha portato e questo mi fa tremare e il cuore si angoscia. Un anno fa ero più felice. Un anno fa le cose andavano meglio. I rimpianti rincorrono la speranza, che si infrange nella disillusione: e tutto naufraga nella tempesta dell'incertezza e del dubbio. La consapevolezza di non aver avuto coraggio e la rabbia per questo sono forti. Ci si può aggrappare alla rabbia per reagire?
Strani sentimenti. Perchè non riesco ad essere banale e semplice per una volta? Mi ritrovo a pensare che non ci sia nulla di male nell'esserlo.
Probabilmente sarei felice.
Quello che so con certezza, ora, è che fra un mese esatto, per il mio compleanno e per questo strano passaggio temporale, non sarò qui, bensì abbastanza lontano, e con persone che mi vogliono davvero bene e che ci tengono a me. Ho bisogno di questa certezza. Ho bisogno di sapere che sarò lontano da qualcuno. Lontano dalle bugie. Lontano dalla speranza e dai dubbi. Sto fuggendo? A volte si ha solo bisogno di rannicchiarsi e ritrovarsi.
Le persone dovrebbero essere più sincere e più coraggiose. Io posso aver difettato del secondo sentimento, non certo del primo. Però, se mi conosco abbastanza, recupererò sul coraggio. Non credo passerà indenne questo giugno.
La sincerità e il coraggio rendono liberi.
Il resto verrà da sè.
Finirà di piovere.

egolandia paranoie

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