Apr 22, 2014 01:10
La voglia di capire. La necessità piena e traforante di capire. Di sapere. Di prendere tutto ciò che c'è all'intorno di sé e racchiudere ogni cosa lì dentro, lì vicino, lì adosso. Portare le cose sapute e capite ad ossa. Portarle come se non ci fosse altro modo che questo. Portarle come gioielli, portarle con grazia, con cura. Portarle pure perché non c'è più posto dove lasciarle. Portarle intime e silenziose, portarle segrete e nascoste.
Capire è il desiderio più pericoloso. Egli è capace di far salire la toleranza affinché non ci sia più il giudizio. Capire è mettersi nelle scarpe altrui. È comprendere in sé stesso tutto un mondo che non è il suo. Capire è provare ad essere un altro, anche se per poco tempo e senza molta roba da gestire.
Capire è il desiderio più doloroso. La ricerca di questo capire non è mai stata un cammino reciproco. Che uno capisca non vuol dire che anche l'altro lo farà. E in verità, quasi mai succede. Vogliamo sempre che gli altri ci capiscano, ma non gli vogliamo capire. Nononstante, a volte la voglia di sapere fa' delle sue. E quando capiamo gli altri, ci sembra mancanza di sforzo che non siamo capiti dagli altri.
Capire è il desiderio che ci porta dubbi. È quello che ha il potere di trasformare tutto in amore o tutto in risentimento. Il potere di farci vedere che non volevamo né uno né l'altro. Eppure cerchiamo di capire. Eppure vogliamo più dubbi. Eppure.
out-of-reality random thoughts