May 03, 2011 12:15
due appunti al volo. non so voi, ma a me questa notizia del santone ucciso fa un effetto strano. come se si fosse consumata l'ennesima ὕβρις e noialtri tutti giù ad agitarci, a sbattere i cimbali come degli ossessi per coprire le grida degli dei morenti. tre anni fa, quando l'uomo nero fu eletto alla casa bianca, io scesi in piazza a festeggiare. c'erano molti uomini e molte donne, e tutti sembravano volersi tendenzialmente bene. ad alcuni di loro - soprattutto ad alcune, via - avrei voluto tendenzialmente bene anche senza la vittoria dell'uomo nero. ma sono dettagli. mi viene da pensare - guardando le immagini dei festeggiamenti di ieri - che forse qualcuno di quegli americani festanti era in piazza con me, quell'altra notte. ed è un pensiero che sente di marcio.
pagina due. scrivo scrivo, e mi ritrovo tra le dita la penna del pre-adolescente che impara la sintassi del periodo. pochi concetti chiari, la struttura la forma, coeso coerente conciso. uno sforzo indicibile che azzera ogni velleità identitaria. sono io questo che scrive? sono i miei pensieri, le mie associazioni, i miei valori? intanto risorgono gli antichi dubbi: la metafisica del talento, la noia, i giorni che si consumano.
rompo conchiglie e aspetto il fragore.
velluto notturno,
scritti corsari