In mancanza del sonno

Mar 13, 2014 18:23

Titolo: In mancanza del sonno
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Rin Matsuoka
Wordcount: 1361 (fiumidiparole)
Prompt: Colourful Blue / #04 - Mare @ diecielode + Un letto troppo stretto per starci in tre @ piscinadiprompt
Note: Lemon, Threesome, Yaoi
«È Makoto che è troppo grosso...» replicò l'altro semplicemente, spostandosi un po' di più contro il torace nudo di Tachibana per evitare le gomitate del terzo.
«Perché è colpa mia, Haru...?!» protestò offeso l’altro.
«Sei il più alto» gli fece presente Rin.

«Haru ho il tuo ginocchio infilato nella schiena...!» sibilò Rin a mezza voce, sgomitando per riconquistare un po' dello spazio che gli spettava di diritto. 
«È Makoto che è troppo grosso...» replicò l'altro semplicemente, spostandosi un po' di più contro il torace nudo di Tachibana per evitare le gomitate del terzo. 
«Perché è colpa mia, Haru...?!» protestò offeso l'altro. 
«Sei il più alto» gli fece presente Rin. 
«B-be', che cosa posso farci?» domandò confuso. Non capiva perché dovessero fargli una colpa per la sua corporatura. 
«Non è possibile dormire così però...!» continuò a lamentarsi Matsuoka, mettendosi seduto di colpo. 
Gli altri due continuavano a fissarlo dal basso delle loro posizioni sdraiate. 
«Ti sei appena offerto volontario per andare a dormire sul pavimento» esclamò Haruka, fissandolo intensamente. 
Rin emise un verso stizzito, volgendo altrove lo sguardo. 
«Non ci penso nemmeno! Dovrebbe andarci Mako» asserì, scoccando un'occhiata a Tachibana. 
«C-come? Ma sei tu che ti sei messo seduto» controbatté prontamente quest'ultimo. 
Rimasero a guardarsi per un po' in silenzio; dopodiché Rin si sdraiò di nuovo. 
«Di chi è stata la brillante idea di prenotare una sola camera?» chiese Matsuoka. 
«Era l'unica rimasta disponibile e che non costava troppo» spiegò Makoto. Era lui che in genere si occupava delle prenotazioni quando decidevano di andare da qualche parte. 
Quella volta avevano optato per una gita al mare, solo loro tre, in modo da potersi anche dedicare ad allenamenti extra oltre al nuoto. 
«Se ne volevi una più grande dovevi deciderti prima a dirci se venivi o no» rimproverò pacatamente Nanase, rivolto a Rin. 
Il rosso assunse un'espressione che dichiarava apertamente quanto l'altro avesse colto nel segno con quell'accusa. 
Era stato indeciso fino all'ultimo perché il capitano Mikoshiba li aveva tenuti tutti sulle spine per decidere se organizzare un ultimo allenamento prima dell'inizio delle vacanze. 
Era consapevole che quella scomoda sistemazione era in parte anche colpa sua - anzi, per la maggior parte - e sentirselo rinfacciare così apertamente non lo aiutava a stare meglio. 
Vedendo che si era zittito, Haruka proseguì: «Ora dormiamo. Domani andiamo a nuotare». 
Lui non pensava altro che a quello, da quando erano arrivati: poter nuotare per chilometri in mare aperto. All'albergo erano arrivati per l'ora di cena, per cui non avevano ancora avuto modo di entrare in acqua. 
«Sì, lo sappiamo» disse Makoto paziente, sorridendo intenerito per il palese entusiasmo del compagno. Di ben altro avviso sembrava essere invece Rin. 
«Che palle, Haru! Puoi pensare anche a qualche altra cosa oltre che al nuotare, soprattutto ora» sbottò indispettito. 
Dal tono della sua ultima precisazione sembrava alludere a qualcosa di ben preciso. 
Makoto, incuriosito ben più dell'altro, domandò: «A cosa stai pensando?». 
«Visto che è appurato che qui non chiuderemo occhio perché non ci stiamo in tre su questo letto, io direi di sfruttarlo per fare altro» spiegò in modo significativo Matsuoka, stirando le labbra in un sorrisetto malizioso. 
«Ora? Ma siamo in un hotel ed è tardi...» obiettò Makoto. 
«Sporcheremo le lenzuola, si accorgeranno che è la nostra camera» si aggiunse Nanase. 
Rin si alzò lesto e si diresse verso la sua valigia, che aprì per frugarvi dentro in cerca di qualcosa di specifico. 
Gli altri due seguirono con interesse la ricerca finché questa non produsse dei risultati e Rin non sollevò trionfante quello che aveva tutta l'aria di essere una confezione di preservativi. 
«Ma tu ti porti appresso cose del genere?» domandò Makoto, le guance che stavano gradatamente assumendo una colorazione tendente al pomodoro. 
Lui a fatica concepiva l'idea di portarne fuori dal loro nascondiglio in camera da letto anche uno solo e invece Rin si era portato in vacanza un intero pacchetto. 
«Questo dimostra che è un pervertito» commentò Haruka in una originale spiegazione della presenza di tutti quei preservativi nella sua valigia. 
«Non sono un pervertito!» controbatté Rin, iniziando ad arrabbiarsi «Ma voi i preservativi non li portate mai. Io almeno sono previdente». 
Poi - prima che potessero accusarlo di essere anche un maniaco - disse: «Allora? Lo facciamo o no? Siamo già quasi pronti». 
Alla sua ultima constatazione dovettero ammettere che non aveva tutti i torti: erano tutti e tre in intimo - cioè boxer nel caso di Makoto e Rin e costume da bagno per Haruka - e la stretta vicinanza imposta loro dalle dimensioni ridotte del letto era servita a risvegliare un po' i loro istinti. 
Per Rin era una cosa palese, dato che era fuori del riparo delle coperte e la sua zona inguinale era ben visibile, assieme alla protuberanza nascosta - se così si poteva dire - all'interno dei boxer. 
«Mh? Non dite niente?» li esortò Matsuoka, guardandoli in trepida attesa. 
Fu Nanase a rispondergli, stranamente: «Va bene». 
Un sorrisetto compiaciuto si allargò sul viso del rosso, che ritornò verso il letto scagliando la confezione di preservativi sul comodino dal suo lato. 
Gli altri due si alzarono spostando le coperte e Rin come suo solito si avventò famelico su Haruka, baciandolo con una tale foga da cogliere alla sprovvista il loro terzo partner, il quale rimase ad osservare avvertendo del calore accumularsi sotto il suo ombelico. 
Non poté rimanere in disparte ancora a lungo. Sottrasse Nanase alle attenzioni del rosso e sostituì la sua bocca invadente con la propria. Le sue labbra si muovevano più delicate di quelle del compagno, Haruka sentiva distintamente la differenza, però erano altrettanto vogliose. 
Per loro stesso carattere, quei due avevano modi molto diversi di esplicitare i loro bisogni sessuali. Rin era più violento e diretto; Makoto invece era più dolce e prestava attenzione a non essere eccessivamente insensibile. 
Rin si tolse i boxer e, nudo, si avvicinò al fondoschiena di Haruka accarezzandolo. 
«Mi spieghi perché continui a mettere il costume al posto dell'intimo? Non sei per niente sexy così...» borbottò stizzito, apprestandosi a calare l'indumento per mettergli a nudo le invitanti natiche. 
Spinse Nanase addosso all'altro, che cadde supino sul materasso trascinandosi dietro il partner cui era avvinghiato. 
In tal modo Matsuoka ebbe il via libera per togliergli il costume completamente e scaraventarlo via. 
Tolse di nuovo Haruka dalle sue braccia, come se stessero giocando con una bambola, e riprese a baciarlo mentre Tachibana si denudava a sua volta. 
Una volta che furono tutti nudi ed abbastanza eccitati, si infilarono i preservativi e cominciarono a saltarsi quasi letteralmente addosso l'uno all'altro, acuendo il desiderio sessuale di tutti con baci, morsi e carezze lascive. 
Il letto, pur essendo piccolo per accoglierli tutti, sembrava però essere stranamente resistente, dato che non cigolò neanche una volta. 
Quando - al colmo della passione - Haruka si gettò addosso a Makoto, Rin ne approfittò per infilargli nel didietro due dita prontamente bagnate di saliva e prepararlo per qualche secondo prima di penetrarlo con i gesti disarmonici tipici di chi è arrivato veramente allo stremo della resistenza. 
Nanase lanciò un gemito e Makoto approfittò a propria volta della sua allettante bocca aperta per infilarci il suo pene eretto. 
Haruka cominciò a succhiare con veemenza, sincronizzandosi involontariamente con il ritmo delle spinte di Rin, che gemeva e ansimava in maniera veramente indecente. 
«R-Rin fa' piano...» lo ammonì con voce tutt'altro che sicura Tachibana, le guance paonazze e le palpebre calate a mezz'asta sugli occhi. 
Si stava mordendo a sangue un labbro nel tentativo di fare meno rumore possibile. Erano in un albergo, dopotutto, ed era notte fonda. 
Rin si protese verso di lui e gli afferrò il viso, congiungendo le labbra con le sue ed infilandogli prepotentemente la lingua in bocca, leccandogli tutto il palato e dibattendo violentemente l'estremità libera del muscolo contro il suo. 
Soffiarono piano l'uno nel cavo orale dell'altro mentre più in basso Haruka lavorava per accontentare sia Makoto sia se stesso, dato che gli altri due stavano pensando solo a loro stessi. 
Continuarono così per diversi minuti, sudando e ansimando, il rumore dei loro corpi umidi che sbattevano uniti ai loro sospiri estatici. 
Il primo a venire fu Makoto, che si accasciò quasi contro il torace di Rin per il piacere e la tensione che spariva sostituita dalla stanchezza. Gli altri due raggiunsero l'orgasmo più o meno nello stesso momento, pochi secondi più tardi. 
Una volta che tutti furono esausti e soddisfatti, rimossero e chiusero i preservativi e li buttarono, quindi si sdraiarono di nuovo. 
«Ora non ricominciamo, okay?» domandò Haruka, chiudendo per primo gli occhi e abbandonandosi sul cuscino, cercando di ignorare i due corpi ancora caldi dei compagni sdraiati ai suoi due lati su un fianco nel tentativo di non cadere oltre il bordo del materasso. 
«E pensare che questa è solo la prima notte...» sospirò Makoto. 
«Non dirmelo».

rating: nsfw, threesome: makoto/haruka/rin, fandom: free!

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