{Writing Day #1} Doctor Who: Accartocciata e buttata via
Autore: ferao
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Sarah Jane Smith
Rating: verde
Avvertimenti: flashfic (ma è un avvertimento? Mai capito.)
All hail 24 hours of fun!
L’aveva presa e gettata via come un foglio di carta usato.
No, non era vero. Sarah Jane lo sapeva, che non era vero. Il Dottore amava ciascuna delle persone che lo avevano accompagnato lungo il corso della sua lunga vita: in quei due cuori c’era posto per l’universo intero, figuriamoci se non ne avanzava un po’ anche per i compagni del Dottore.
Anche per lei.
Eppure, qualcosa nello stomaco di Sarah Jane stava segnalando la propria presenza con violenza, con graffi e morsi: la sensazione di abbandono, di inutilità. “Tornerò a prenderti”, aveva detto il Dottore, e invece non era tornato.
Si era dimenticato di lei. L’aveva buttata via. L’aveva presa che era un foglio di carta nuovo, pulito, immacolato; l’aveva presa e su di lei aveva scritto storie meravigliose, avventure incredibili; le aveva fatto credere di poter essere più di una semplice pagina - poteva forse essere un intero libro, o una saga, poteva contenere una serie infinita di racconti, parole e ricordi. Lei e il Dottore avrebbero potuto vivere tutte le storie del mondo, sarebbero potuti stare insieme per sempre.
Ma Sarah Jane non era un libro: era solo un foglio di carta. E, una volta finito lo spazio su cui scrivere, il Dottore l’aveva accartocciata e buttata via senza tanti complimenti, in cerca di una nuova pagina su cui raccontare parte del romanzo della propria vita.
Una nuova pagina che avrebbe accartocciato e buttato via, di nuovo. E di nuovo.
Che fosse vero o meno, che quella fosse solo una sensazione di Sarah Jane o un difetto del Dottore, la donna decise infine - dopo molto, molto tempo - che non le importava. Davvero. Il suo amico l’aveva messa da parte, l’aveva ridotta ad un pezzetto di carta stropicciato; ma in fondo, sarebbe stato meglio se non l’avesse mai fatta viaggiare con lui?
Sarebbe stato meglio se non l’avesse mai presa quando era un foglio nuovo e pulito? Se qualcun altro avesse scritto un’altra storia completamente diversa su di lei - più completa, magari, ma più noiosa e banale?
No, decise Sarah Jane. Non sarebbe stato affatto meglio.
In un modo o nell’altro, era uscita dalla vita del Dottore come un foglio di carta stropicciato e appallottolato malamente. Ma le parole e le storie nascoste tra le sue pieghe erano più preziose di qualsiasi altra cosa nell’universo.
Ed erano sue. Solo sue.
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Sarah Jane Smith
Rating: verde
Avvertimenti: flashfic (ma è un avvertimento? Mai capito.)
All hail 24 hours of fun!
L’aveva presa e gettata via come un foglio di carta usato.
No, non era vero. Sarah Jane lo sapeva, che non era vero. Il Dottore amava ciascuna delle persone che lo avevano accompagnato lungo il corso della sua lunga vita: in quei due cuori c’era posto per l’universo intero, figuriamoci se non ne avanzava un po’ anche per i compagni del Dottore.
Anche per lei.
Eppure, qualcosa nello stomaco di Sarah Jane stava segnalando la propria presenza con violenza, con graffi e morsi: la sensazione di abbandono, di inutilità. “Tornerò a prenderti”, aveva detto il Dottore, e invece non era tornato.
Si era dimenticato di lei. L’aveva buttata via. L’aveva presa che era un foglio di carta nuovo, pulito, immacolato; l’aveva presa e su di lei aveva scritto storie meravigliose, avventure incredibili; le aveva fatto credere di poter essere più di una semplice pagina - poteva forse essere un intero libro, o una saga, poteva contenere una serie infinita di racconti, parole e ricordi. Lei e il Dottore avrebbero potuto vivere tutte le storie del mondo, sarebbero potuti stare insieme per sempre.
Ma Sarah Jane non era un libro: era solo un foglio di carta. E, una volta finito lo spazio su cui scrivere, il Dottore l’aveva accartocciata e buttata via senza tanti complimenti, in cerca di una nuova pagina su cui raccontare parte del romanzo della propria vita.
Una nuova pagina che avrebbe accartocciato e buttato via, di nuovo. E di nuovo.
Che fosse vero o meno, che quella fosse solo una sensazione di Sarah Jane o un difetto del Dottore, la donna decise infine - dopo molto, molto tempo - che non le importava. Davvero. Il suo amico l’aveva messa da parte, l’aveva ridotta ad un pezzetto di carta stropicciato; ma in fondo, sarebbe stato meglio se non l’avesse mai fatta viaggiare con lui?
Sarebbe stato meglio se non l’avesse mai presa quando era un foglio nuovo e pulito? Se qualcun altro avesse scritto un’altra storia completamente diversa su di lei - più completa, magari, ma più noiosa e banale?
No, decise Sarah Jane. Non sarebbe stato affatto meglio.
In un modo o nell’altro, era uscita dalla vita del Dottore come un foglio di carta stropicciato e appallottolato malamente. Ma le parole e le storie nascoste tra le sue pieghe erano più preziose di qualsiasi altra cosa nell’universo.
Ed erano sue. Solo sue.