REQUIEM - Cap. 6 ( NC -17 )

May 25, 2008 16:26

PERSONAGGI: Susan Bones, Ernie Mcmillan, Hannah Abbott, Justin Ficht-Fletchey, Rodolphus Lestrange, Hermione Granger...
GENERE: drammatico - guerra
RATING: NC 17 TEMI CRUDI SCONSIGLIATI A LETTORI MINORENNI.
UNA FINESTRA SULLA FF: Avevamo lottato, anche dopo la morte di Harry, anche dopo l'inganno che aveva permesso a Voldemort di lasciar volare le nostre ali, per poi spezzarle nel sangue...in una notte di estate. E' una ff su una possibile versione della Seconda guerra.
NO SPOILERS 7^ libro, tiene conto degli eventi ufficiali della saga solo fino al 6° libro.

Condanna 0.1

Un calcio possente mi strappa alle immagini confuse di un incubo, orribile quanto la realtà che mi aspetta.
“ Alzati. Stai per essere trasferita. ”
Trasferita?…Dove?
Striature rosso sangue arretrano a stento dai miei occhi.
In quel brusco risveglio, mi accorgo subito che c’è qualcosa di molto diverso. Cercare di guardare ovunque tranne che negli occhi di Lestrange è diventata la mia priorità. Immagino di poter dire che diventerò abile, in questo. Ci sono però momenti in cui lui non è intenzionato a permettermelo, e mi trovo in uno di questi.
Non sono più schiena al muro in quella stanza degli interrogatori.
Solide sbarre si innalzano davanti a me, fino a sparire nella pietra del soffitto.
Tutto il corpo brucia e si lamenta del mio tentativo di alzarsi. Le proporzioni si riassestano a fatica. Il soffitto che mi sembrava così alto si rivela molto più vicino.
Di nuovo tutto si capovolge ai miei occhi, questa volta a causa di un forte odore ferroso che raggiunge le mie narici.
“ Bevi ” ordina secco.
Un conato di vomito mi fa allontanare di scatto quel bicchiere dal viso…inutile gesto di un animale in gabbia, eppure non ancora privo della sua forza. Una forza che sorprende me stessa e lui. Sento il rumore di vetro infranto contro la pietra.
Nel silenzio che cala, mi aspetto da un istante all’altro un altro calcio, se non una cruciatus.
Non arriva nulla di simile.
Sento i suoi occhi su di me.
“ Era Veritaserum? ” trovo la forza di chiedere.
Mi giunge in risposta una sommessa risata, capace di farmi rabbrividire. “ Veritaserum?! No…Ormai dovresti aver capito che non uso togliermi così presto le possibilità di divertimento…”
Bastardo…
Distolgo lo sguardo da quegli occhi che mi scrutano, divertiti dal terrore che detesto non riuscire più a controllare.
“ Ricordi il nostro primo incontro, vero? ”
Serro gli occhi, quando comincia ad accarezzarmi.
Il ribrezzo che provo è una marea oscura nelle vene, è qualcosa di denso che mi risale le pareti dello stomaco.
“ Torniamo alla nostra testardaggine…? ” mi chiede.
Da giorni, ormai, ho capito che reagire alle sue provocazioni sarebbe solo stupido…e rischioso per Ernie. La minaccia è già comparsa nel suo tono di voce, non posso ignorarla. Accetto di guardarlo.
“ Così, brava…” le sue mani risalgono la mia pelle infreddolita, sotto la ruvida divisa del carcere. “ Lo vedi? Possiamo andare d’accordo…Non sei poi così stupida…Hai solo sbagliato a scegliere le tue amicizie, in passato. Ma ora hai capito chi conviene servire…non è così? ”
Cerco di allontanarlo da me, ma con le braccia mi immobilizza.
“ Come mai ho l’impressione che il tuo caro Ernie non sapesse tutto quello che è successo?”
Sgrano gli occhi, fissi al soffitto oltre le spalle di Lestrange, che mi costringe a terra.
Mi sento male…mi sento sporca…
Ernie…
Dominata dal ricordo di quella maledetta notte…quando tutto è ricominciato.
“ Che co-sa…gli avete detto? ”
“ Susan…se Ernie soffrirà per averlo scoperto…la responsabile sei solo tu. Non hai avuto il coraggio di dirgli cosa è successo al ballo di Madame Smith, vero? ”
“ Smettila! ”
Ed ecco arrivare lo schiaffo…a tramortirmi. Lampi di viola feriscono i miei occhi, mentre sento il sangue scorrere dal naso, che ha sbattuto contro il gelido pavimento della cella.
“ Non osare rivolgerti a me in questi toni! Sei una detenuta…la mia. Affidata a me esclusivamente. Continua a rispondere e a pagare non sarai soltanto tu. Siamo intesi? ”
Pur nel dolore, le minacce non mi sono mai arrivate tanto chiare.
Annuisco, rispondendo un 'Si, Signore' che a quanto pare lo soddisfa.
“ Quella notte il Lord risparmiò la vostra vita perché foste messaggere…ricordi cosa vi disse? GUARDAMI! ”
Non vedo bene la sua figura…la vista è sfocata, quando con un sospiro rauco obbedisco.
“ Voglio che tu lo ripeta. ”
E’ quella notte che lui vuole io non dimentichi mai…come se questo potesse mai avvenire!

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I polsi stanno diventando insensibili..
I Mangiamorte che ci hanno prese in custodia sembrano infastiditi all’idea di non poter partecipare al divertimento dei mannari. Il mago che tiene stretta Hannah continua a sogghignare rivolte a Zach parole che non sento, riducendolo ad un cencio lavato.
Quello che ha immobilizzato me scambia poche parole con Lestrange…
“ Sapremo presto…sta arrivando qui ” lo sento rispondere.
Il brivido che mi percorre la spina dorsale è confermato dal gemito della Signora Smith.
“ Lord Voldemort pensa sempre ad offrire a tutti noi uno spettacolo sopraffino ” si scopre l’avambraccio tatuato dal Marchio Nero, sporgendolo sotto i nostri occhi. “ Forse stai pensando che avresti dovuto accettare la mia offerta? ”
Non vuole realmente una risposta, da nessuno di noi…Sotto la punta della sua bacchetta, il serpente si rende di un nero più nitido nell’uscire dalla bocca del teschio.
Non voglio ancora crederci.
Non voglio credere che il sacrificio di Harry…e di tutti i nostri amici…sia stato vano.
Non può essere vivo!

E invece lo è.
Accanto a me, sento Hannah tentare di controllare la respirazione, mentre una nuvola di fumo si addensa davanti a noi, comparsa dal nulla.
Un istante dopo, il ghigno si allarga su quelle labbra sottili, mentre Lestrange si inginocchia al suo cospetto, ordinandoci di fare altrettanto.
“ Rodolphus, puoi alzarti. ”
Le mani dei due Mangiamorte si fanno ancora più pesanti, nello stringere le spalle mie, di Hannah e Zach, costringendoci in quella umiliante posizione.
Sento gemere la padrona di casa, e capisco senza bisogno di alzare lo sguardo che Voldemort ha estratto la sua bacchetta. Il fascio di luce verde illumina sinistramente il salotto.
L’urlo impotente di Zach mi ghiaccia il sangue nelle vene.
“ Non dovete avere paura. Il destino che ho deciso per voi non è così immediato…Non sarò precipitoso, ripetendo gli errori che feci anni fa. Ho atteso…e posso dire di aver imparato veramente l’arte della pazienza, non trovi anche tu…giovane Smith? ”
Se anche Zach è riuscito a replicare tutta la sua collera, non ho potuto udire nulla. Una nuova Maledizione senza perdono, la voce sibillina di Voldemort ricopre quella del nostro compagno.
Mi sento morire…fissando un volto che non sorriderà più.
E’ successo tutto troppo in fretta. Nessuno può prepararsi a un orrore simile.
Gli occhi da falco di Lestrange si fanno più attenti che mai alle nostre reazioni, e con orrore ci ritroviamo raggiunte dal suo padrone.
“ Lei…”
“ Noo! ” urlo terrorizzata, quando capisco che Hannah viene spinta verso il mago oscuro, stretta nella morsa del mangiamorte alle sue spalle.
Vengo liberata per un secondo, e ho l’illusione di riuscire a raggiungerla. E’ Lestrange a tirarmi indietro, lontana da Hannah…costretta a vedere la bacchetta di Voldemort sfiorare la tempia di Hannah.
Costretta a vedere l’orrore nello sguardo della mia amica.
E quando capisco che non sta per ucciderla…non ho il tempo di provare il minimo sollievo, perché quello che vuole farle so essere ancora peggiore.
“ Legilimens. ”
Il corpo di Hannah si irrigidisce, per lo sforzo disperato di tenerlo fuori dalla sua mente.
Del tutto inutile, e lo sa anche lei.
“ Fermatevi…! Vi prego…” aggiungo quando gli occhi rossi si spostano su di me.
Devo mordermi il labbro per far cessare il tremore che mi scuote.
“ Lei non sa nulla…Lei…non ha più contatti con l’Ordine. ”
Non posso permetterlo, se esiste anche una sola cosa che io possa fare…devo tentare adesso.
Non mi crede, lo so fin dall’inizio.
“ Non vedo perché non controllare…prima di passare a te…”
“ Vi prego, no…”
“ Cosa nasconde la vostra piccola mente? Come avete riempito questi anni…mentre vi illudevate che Potter mi avesse sconfitto? ”
Il suo sguardo è tornato ad Hannah, che scuote la testa, in lacrime, guardando me…serrando le palpebre per non vedere lui…per non vedere il cadavere di Zach…
Le risate di un Mangiamorte vengono zittite. Cala un silenzio gravido di certezza.
“ Povera piccola Abbott…”
Con orrore, vedo una mano bianca di Voldemort accarezzare la guancia umida di Hannah, che non può fare altro se non deglutire, gli occhi incatenati da quelle pupille da serpente.
“ Non devi temere…Quello che provi non è una colpa…E’ qualcosa che può essere guarito…se lo desideri. E’ un pensiero troppo pesante per te, vero? ”
Per quello che so, il mio cuore potrebbe spezzarsi lì, in quel momento, di fronte all’impotenza di Hannah…al suo scuotere inutilmente la testa.
Voldemort ha colto immediatamente il segreto che lei sperava di tenere ben nascosto.
“ Christine…che suono dolce, in questo nome…Nei tuoi pensieri di innamorata…Non posso prometterti che la tua amata sopravviverà…”
La morte spegne lo sguardo di Hannah, che ora non può più muovere la testa, il mento stretto nella mano di Voldemort.
“ Perché…al contrario di quanto la tua amica Bonmes abbia tentato di farmi credere…vedo che questa Christine, come anche te, Abbott…non hai mai smesso di vedere quello che resta dell’Ordine…dico bene? ”

Continua…

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