Povero Robin

May 16, 2010 13:10

Io a volte vorrei davvero chiedere a certa gente che si dichiara "amante del cinema":

"Ma ti diverti veramente ad andare al cinema con la ferma intenzione di sezionare il film con il microscopio? A confrontare i gesti e le battute di un personaggio per dire "Questo lo aveva detto nel tal film", "Questo attacco lo aveva fatto nel tal altro"?

No, perché...BOH!

Ci sarà un divertimento culturale che io da ignorante non riesco a vedere, ma sono sicura di divertirmi un po' di più io, che magari mi lascio trascinare dalla trama e non mi arrabbio se il regista ha voluto dare una chiave diversa alla solita leggenda.

Ok, Robin Hood lo abbiamo sempre visto come un ragazzo giovane, scanzonato e più atletico. Ma sul serio non riusciamo a superare questa "colpevole" differenza per provare a goderci quello che il regista ha voluto offrirci?

Perché se proprio non sopportiamo che una leggenda venga più rappresentata, allora poniamo il veto su di essa. La ritiriamo come si fa con i numeri di maglia appartenuti a giocatori mitici, che non debba più essere portata da nessun altro?

A volte mi arrabbio anche io con certe produzioni che stravolgono un libro che io ho amato ( es: la serie realizzata su "Earthsea" di Ursula LeGuin e il mezzo schifio che è stato "Le Nebbie di Avalon" ) ma un Robin che ha 48 anni invece che 28 non stravolge la trama intera, su!

Gli scempi sono ben altri.

Riprendendo le Nebbie di Avalon, per es, posso già ricordare ben 2 personaggi distorti, rispetto a quelli del libro. Viviana e Merlino sono stati ben interpretati dagli attori. Era la sceneggiatura in sè che proprio aveva di nuovo voluto ripararsi dietro l'immagine della leggenda arturiana classica. Ma se fai così, non rispetti il libro di quell'autore, non rispetti quell'autore, ma lo stravolgi secondo il tuo desiderio. Perché Marion aveva presentato un punto di vista efficace e ben diverso dalla solita leggenda.

Ma gli sceneggiatori, in questo film di Robin Hood, non hanno stravolto lo spirito del personaggio solo perché fisicamente non somiglia al Robin cui eravamo abituati. Lo spirito di Robin, Little John e Frate Tuck, che diventeranno il fulcro della piccola comunità di fuorilegge, ci sono tutti.
Marion è battagliera, ma in certi momenti ovviamente fragile, è assolutamente credibile. Ma non solo perché ben interpretata da Cate Blanchett. Se fosse stata una Marion svenevole nelle battute della sceneggiatura, anche Cate avrebbe potuto farci ben poco.
Questo è un Robin Hood inserito nella storia reale di quel secolo, della situazione che attraversava l'Inghilterra al termine della Crociata di Riccardo Cuor di Leone. Al termine del film si collega al nascere della leggenda, dopo averci dato le origini di Robin e delle sue motivazioni.
In cosa avrebbe snaturato la leggenda?

Altra cosa: perché Russel Crowe aveva già fatto con Ridley Scott un film d'azione di successo, non riusciamo proprio a guardare i suoi film futuri senza pensare: "E' come il Gladiatore"?
Cioè...Mai contenti, dobbiamo essere?
Ma rilassiamoci e godiamoci un film diverso che ha tutto il diritto di essere visto come film diverso. Mica ci è stato imposto di comprare il biglietto, su.
Un po' di elasticità mentale, perdindirindina!

Insomma, avrete capito che ieri son stata a vedere un film che aspettavo da mesi...



CATE E' UNA GRANDE!
William Hurt è stato un magnifico Guglielmo.
Ho amato William, interpretato da Scott Grimes ( Il dottore rosso e caruccio di E.R. di una delle ultime stagioni ).
E Oscar Isaac...Beh, Il Principe Giovanni è un personaggio che per forza arrivi un po' a detestare nella storia, ma questo attore davvero è da seguire. Anche perché il punto di vista di Giovanni a proposito della Crociata del fratello maggiore, e del modo con cui la madre l'ha sempre appoggiata...Insomma, quando vedrete quella sfuriata un po' lo comprenderete.

cate blanchett, movies, ridley mon amour, journal

Previous post Next post
Up