Jun 05, 2009 15:55
Così, perchè volevo che non mi andasse perduto.
Queste, secondo Osama Bin Laden, sono le parole di un "criminale".
" Salaam aleikum, sono felice di portarvi il saluto di pace delle comunità mussulmane del mio Paese.
Il rapporto tra Islam e Ocidente ha alle spalle secoli di coesistenza e cooperazione, a anche di conflitto e di guerre di religione. In tempi più recenti, questa tensione è stata alimentata dal colonialismo, che ha negato diritti e opportunità a molti mussulmani…Io sono qui oggi per cercare di dare il via a un nuovo inizio tra gli Stati Uniti e i mussulmani di tutto il mondo.In parte le mie convinzioni si basano sulla mia stessa esperienza:sono cristiano, ma mio padre era originario di una famiglia del Kenia, della quale avevano fatto parte generazioni intere di mussulmani.
Da bambino ho trascorso svariati anni in Indonesia, e ascoltavo al sorgere del Sole e al calare delle tenebre la chiamata dell’azaan. Da giovane ho prestato servizio nelle comunità di Chicago presso le quali molti ritrovavano dignità e pace nella loro fede musulmana.
Ho studiato Storia e ho imparato come la civiltà sia debitrice nei confronti dell’Islam.
Fu l’Islam infatti a tenere alta la fiaccola del sapere per molti secoli, preparando la strada al Rinascimento europeo e all’Illuminismo. Fu l’innovazione presso le comunità musulmane a sviluppare scienze come l’algebra, la bussola magnetica, vari strumenti per la navigazione; a far progredire la maestria nello scrivere e nella stampa; la nostra comprensione di come si diffondono le malattie e come è possibile la curarle.
La cultura islamica ci ha regalato maestosi archi e cuspidi elevate, poesia immortale, calligrafia elegante e luoghi di meditazione pacifica. Per tutto il corso della sua storia l’Islam ha dimostrato con le parole e le azioni la possibilità di praticare la tolleranza religiosa e l’eguaglianza tra le razze.
Ritengo che rientri negli obblighi e nelle mie responsabilità di presidente degli Stati Uniti lottare contro qualsiasi stereotipo negativo dell’Islam, ovunque esso possa affiorare. Ma questo medesimo principio deve applicarsi alla percezione dell’America da parte dei musulmani. L’11 settembre è stato un trauma immenso per il nostro Paese.
La paura e la rabbia che quegli attentati hanno scatenato sono state comprensibili, ma in alcuni casi ci hanno spinto ad agire in modo contrario ai nostri stessi ideali. Ci stiamo adoperando concretamente per cambiare linea d’azione.
Ho proibito personalmente e inequivocabilmente il ricorso alla tortura.
L’America si difenderà rispettando la sovranità altrui e la legalità delle altre nazioni.
Dobbiamo discutere della situazione tra israeliani e palestinesi, palestinesi e mondo arabo.. Sono bene noti i solidi rapporti che legano Israele e Stati Uniti che ha radici in legami culturali risalenti indietro nel tempo, nel riconoscimento che l’aspirazione a una patria ebraica è legittimo e ha anch’esso radici in una storia tragica, innegabile.
Nel mondo il popolo ebraico è stato perseguitato per secoli e l’antisemitismo in Europa è culminato nell’Olocausto, uno sterminio senza precedenti.
Dall’altra parte è innegabile che il popolo palestinese ha sofferto anch’esso nel tentativo di avere una propria patria. Da oltre 60 anni affronta tutto ciò che di doloroso è connesso all’essere sfollati. Giorno dopo giorno i palestinesi affrontano umiliazioni piccole e grandi che sempre si accompagnano all’occupazione di un territorio. Sia, dunque, chiara una cosa: la situazione per il popolo palestinese è insostenibile.
L’America non volterà le spalle alla legittima aspirazione del popolo palestinese alla dignità alle apri opportunità, a uno Stato proprio. Se insisteremo a voler considerare questo conflitto da una parte piuttosto che dall’altra, rimarremo ciechi e non riusciremo a vedere la verità: l’unica soluzione possibile per le aspirazioni di entrambe le parti è quella dei due Stati, dove israeliani e palestinesi possano vivere in pace e in sicurezza. Noi tutti condividiamo la responsabilità di dover lavorare per il giorno in cui le madri israeliane e palestinesi potranno vedere i loro figli crescere insieme senza paura; in cui la terra Santa delle tre grandi religioni diverrà quel luogo di pace che Dio voleva che fosse; in cui Gerusalemme sarà la casa sicura ed eterna di ebrei, cristiani e mussulmani insieme, la città di pace nella quale tutti i figli di Abramo convivranno come nella storia di Isra, allorchè Mosè, Gesù e Maometto - la pace sia con loro - si riunirono in preghiera. ”
Barack Hussein Obama
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