[Sherlock Holmes 2009] Teorie Musicali Che Portano L'Ordine Dal Caos

Sep 01, 2011 17:57

Titolo: Teorie Musicali Che Portano L'Ordine Dal Caos
Fandom: Sherlock Holmes 2009
Personaggi: Sherlock Holmes/John Watson
Rating: NC17 (non sono molto pratica di questi rating, quindi chiedo umilmente venia se ho sbagliato a classificarla così)
Note: Non è molto "tradizionale" iniziare a postare su una community con una fanfic a rating NC17, ma tant'è

Sentivo le note dalla mia stanza, ero sicuro che stesse suonando con il suo violino guardando fuori la pioggia che cadeva. L’acqua si era spenta qualche minuto prima, segnale che Holmes aveva finito di crogiolarsi nella vasca da bagno, e poco dopo avevo sentito una dolce melodia provenire dalle sue stanze.
Di solito lo ascoltavo standomene da solo nella mia camera leggendo il giornale o visitando i pazienti, ma quel giorno sentii la voglia di vederlo suonare.
Socchiusi piano la porta della sua stanza, e restai incantato a guardare la figura di Sherlock Holmes disteso sulla sua poltrona, con la testa appoggiata ad un bracciolo e le gambe abbandonate dall’altro, completamente nudo, che faceva scivolare le dita sulle corde dello strumento.
La poca luce che entrava illuminava la sua pelle in alcuni punti strategici, mettendo in risalto la linea dei muscoli delle cosce, del petto e delle braccia, inoltre mi consentiva di notare come la sua espressione, di solito pacifica, era in quel momento corrucciata e concentrata.
Non seppi mai cosa stesse pensando, e nemmeno glielo chiesi, ma soprattutto non arrivò a sapere che lo stavo spiando dal filo della porta, perchè se avessi tirato fuori un argomento del genere ero sicuro che mi sarei preso una bella strigliata sia da parte sua, sia da quella della mia coscienza.
Poi, quasi dal nulla, mentre io ero perso nei miei soliloqui, lo vidi che cominciava a gemere piano vicino alla cassa del violino, a ritmo con le sue note strascinate e senza un particolare senso melodico, abbandonando la testa sul bracciolo e chiudendo gli occhi.
C’era qualcosa di incredibilmente erotico nei suoi gesti, qualcosa che andava ben oltre l’umana concezione, che sfociava nell’intimità del detective, e che toccava corde ben diverse da quelle di un violino.
Per un attimo mi ritrovai a pensare di provare invidia per uno strumento musicale, e in particolare per quell’arnese di legno pregiato, stimolato con così tanta dolcezza e cura dalle sue mani, testimone degli ansiti liquidi del mio collega.
Holmes stava accarezzando quel violino, muoveva l’archetto con una calma esasperante sulle corde, e le faceva suonare male, stonando in maniera davvero insopportabile, rendendo ancora più evidente il contrasto che c’era tra quei suoni così acuti e quelli bassi e gutturali che gli scappavano dalle labbra. Grazie al cielo Mrs Hudson non era in casa e così io mi potei godere senza ulteriori preoccupazioni i suoi occhi velati di imbarazzo e di pudore, parola che non mi sembrò molto azzeccata dato che Sherlock ne era completamente privo, ma non seppi come altro chiamare quello sguardo che si ostinava sul tappeto e non accettava quegli impulsi puramente umani.

Nonostante Holmes non fosse un esperto di musica, i suoi gesti su quello strumento erano così pieni di amore, che, dopo svariati minuti di ascolto, mi parve di riuscire a udire una melodia in quel marasma disordinato di note.
Restò un’ora intera sul divano a coccolare le corde, e io rimasi a fissarlo dall’altra parte della porta, sognando mio malgrado di essere io un violino tra le sue mani, per essere trattato con tanta grazia dal freddo e razionale detective Sherlock Holmes.

sherlock holmes (movieverse), fanfiction

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