Titolo: I wanna play with fire
Autore:
kurenai88 Beta: Nessuno XD
Fandom: Glee
Personaggi: Blaine Anderson, Jesse St. James
Genere: Introspettivo, Romantico, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: OneShot, Lemon, Slash, Future!Fic, PWP
Conteggio Parole: 1616 (
FiumiDiParole)
Note: 1. Per la mia dolce metà che, con me, shippa questa coppia<3
2. Può essere considerata come un sequel/prequel/midquel/quello che volete di
Talento, ma si può anche leggere separatamente<3
3. Mi piacciono insieme<3 Jesse lo adoro in ogni sua forma e Blaine, beh… riesco a sopportarlo solo lontano da Kurt in quanto è uno dei personaggi più falsi e meno coerenti della serie<3
4. Partecipa al
The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 67. Fuoco
5. Niente beta ç_ç
{ I wanna play with fire ~
La lingua di Jesse gli percorse il mento, scendendo lentamente verso il collo. Ruvida ed umida lasciò dietro di sé una scia bagnata come segno del suo passaggio.
Blaine emise un basso gemito tirando indietro il capo per lasciar più spazio all'altro ragazzo.
" Jesse...", mugugnò, sciogliendosi in un sorriso quando il più grande iniziò a tempestargli il petto di ardenti segni rossi. " Sono... pazzo... pazzo di te..."
Lo era. Lo era per davvero.
Jesse St. James l'aveva conquistato in poco tempo. Erano stati i suoi commenti cinici e duri, ma era un vero e proprio artista.
Un giovane uomo dall'animo sagace e la lingua tagliente... lingua che, come gli stava ampiamente dimostrando per l'ennesima volta, sapeva usare anche per altri scopi molto più piacevoli.
" Certo che lo sei.", rispose Jesse senza riuscire a nascondere un tono vagamente soddisfatto e orgoglioso.
Leccò ancora la calda pelle di Blaine, coprendola con un lieve velo di saliva, strappandogli poi un tremito quando vi soffiò sopra.
Jesse era sensuale e passionale, sapeva dove e come toccare il suo amante, facendogli perdere inesorabilmente quel controllo che cercava di mantenere in ogni situazione.
Era come il fuoco che alimentava la lussuria del Warbler. Delle fiamme che lo portavano verso il desiderio e la dipendenza.
Tutto di quel giovane uomo lo attirava e lo bruciava, a partire dalla sua lingua lasciava ardenti scie bagnate al suo passaggio fino ad arrivare alle sue mani, calde, si stringevano con sicurezza attorno ai fianchi del più giovane come a volerlo tenere fermo.
Voleva dominare e Blaine non aveva né la forza né il coraggio di sottrarsi a quel potere che il più grande esercitava su di lui. Ne era completamente soggiogato e si lasciava travolgere senza alcun pensiero o insicurezza da quelle fiamme di passione.
Era il controllo quello che Blaine aveva sempre cercato. Desiderava avere la capacità di prevedere quello che poteva capitargli e, con la sua finta saggezza ed esperienza, aveva cercato di creare attorno a sé una cupola di sicurezza.
Era riuscito nel suo intento, ma era bastata la conoscenza con Jesse per infrangere quella sua ormai vana misura protettiva.
L'aveva corteggiato ed incantato, avvolgendolo in calde fiamme di vera saggezza ed esperienza, curando le ferite e la normale paura con delle parole cariche di promesse... e Blaine si era sentito caldo, quasi al sicuro.
Era attratto da tutto quello che Jesse poteva offrirgli e, soprattutto, dal suo corpo. Aveva scoperto di desiderarlo come mai avesse desiderato un altro uomo, ed era stato sconvolgente per Blaine che aveva sempre e solo avuto rapporti platonici - non riusciva mai ad andare oltre i semplici baci o gli abbracci - ma con Jesse era stato semplice lasciarsi andare, portare il loro rapporto verso un livello più fisico... e le fiamme l'avevano ancora avvolto.
Lo lambivano come la lingua del più grande e lo bruciavano come quei morsi nell'interno coscia che lo spingevano ad allargare oscenamente le gambe.
Accolse le dita umide di saliva di Jesse all'interno del suo corpo, sentendo delle nuove ondate di calore colorargli il volto e strappargli dei lamenti poco convinti.
Lo chiamò per nome, quasi senza rendersene conto, e quel suo gesto parve ispirare il più grande.
" Ancora...", lo incoraggiò, piegando ad uncino l'indice che stava esplorando l'orifizio di Blaine, spingendolo ad inarcarsi tra piacere e quel lieve senso di fastidio.
" J-jesse... a-ah... Jesse...", ansimò. Il più grande sorrise quasi dolcemente e, stringendo il membro del ragazzo nella sua mano libera - come a volerlo premiare per quella totale sottomissione e per essere riuscito a rendere il suo nome ancor più musicale -, iniziò a masturbarlo lentamente, senza troppa fretta. Ascoltava le vene pompare sangue e aumentare l'erezione del Warbler insieme ai suoi gemiti. Poi, sfregando il pollice sulla punta dell'erezione di Blaine, si premurò di spargere le prime gocce dell'orgasmo su di essa, costringendolo a chiamarlo ancora a gran voce, in una piacevole preghiera che desiderava accogliere.
Il Warbler voleva raggiungere l'apice del piacere, il suo corpo urlava in ogni modo quel suo desiderio, e Jesse si sentiva talmente magnanimo che gli avrebbe concesso presto ciò che tanto anelava.
Introdusse nel suo orifizio un secondo dito, massaggiano le strette pareti che si contraevano. Erano calde e pulsavano ad ogni sua carezza più intima, Jesse sorrise ancora e, aprendo le dita a forbice, donò al membro del più giovane una stretta più decisa, accompagnata da veloci movimenti che gli fecero quasi ignorare l'iniziale dolore.
Jesse tenne d'occhio il volto di Blaine, scorgendone il piacere per i suoi gesti. Il Warbler teneva gli occhi chiusi ed aggrottava la fronte, imperlata da un leggero e sensuale velo di sudore, ad ogni gemito e mugolio, mentre dalla sua bocca umida fuoriusciva un fine filo di saliva che gli percorreva la mascella, ispida di barba non tagliata, fino a raggiungere il collo arrossato.
Si leccò le labbra e, donando un ultimo bacio sulla coscia dell'amante, Jesse risalì in altre infuocate lappate sul petto di Blaine fino a soffermarsi sul suo mento, mordicchiandolo con fare quasi giocoso. Poco dopo lo baciò e gli mozzò il fiato, bloccandogli i gemiti sempre più frequenti ed i lamenti causati da quelle falangi - divenute ormai tre - che lo penetravano.
Ben presto il Warbler iniziò ad abituarsi a quell'intrusione, lasciando che quelle dita facessero l'amore con lui, colpendo parti al suo interno che pensava di non possedere, sentendo ad ogni affondo delle violente ondate infuocate che risvegliavano ogni terminazione nervosa del suo corpo.
Per qualche istante gli parve di avere quasi dei crampi ma era solo il troppo piacere che faticava a trattenere e che lo faceva inarcare in modo quasi doloroso.
" J-jesse...", lo chiamò. " Jesse... t-ti prego..."
Il più grande lo baciò ancora, succhiandogli poi il labbro inferiore.
" Sei pronto?", ghignò Jesse, spingendo quasi con forza le falangi all'interno del corpo dell'amante che, in un urlo, si sciolse inaspettatamente nella sua mano, raggiungendo l'orgasmo.
Blaine ansimò senza fiato, sentendo il viso ed ogni singola parte di sé fremere: anche una semplice carezza l'avrebbe fatto rabbrividire.
Il suo corpo era un fascio di sensibili nervi e, assecondando pigramente un nuovo bacio del più grande, ascoltò poi una sua lieve risatina.
" Sei venuto presto...", commentò Jesse quasi dolcemente, allontanando la mano dal membro del più giovane, che emise un mugolio stanco. " Ma non è ancora finita...", soggiunse poi più malizioso, baciandogli una spalla e pulendo l'arto sporco nelle lenzuola umide del loro sudore.
Allontanò anche le falangi, lasciando a Blaine un vago senso di vuoto, poi lo aiutò a voltarsi e a mettersi a quattro zampe sul materasso.
" Come ti senti?", sussurrò Jesse senza nascondere un tono vagamente preoccupato, iniziando con il baciargli la schiena, ascoltando i respiri ancora affannosi del Warbler.
" Fuoco...", rispose incoerentemente Blaine, appoggiando la fronte al muro insieme alle braccia come per sorreggersi.
" Non avevo dubbi...", ritrovando la sua naturale indole, il più grande ghignò passando con le labbra sul fianco e poi sulle natiche, mordendole.
Il corpo del ragazzo era caldo, si stava infiammando completamente e quel risultato eccitava non poco Jesse. Aveva il completo potere, aveva il controllo come quanto cantava nei Vocal Adrenaline.
Lui era il capo e nessuno poteva soppiantarlo.
In Blaine si era quasi rivisto, c'era talento e amore per l'arte, e con quel suo vago egocentrismo nel voler sempre essere il solista dei Warbler, Jesse aveva deciso di conquistarlo.
Era stato semplice entrare nelle sue grazie e in quel momento, come tanti altri che l'avevano preceduto, sarebbe entrato del compagno in tutt'altro modo.
" J-jesse..."
Sorrise e, con una carezza più delicata nel fianco del ragazzo - diversa dai tocchi più passionali e ardenti di qualche istante prima -, si sollevò fino a posare la punta della sua erezione sull'orifizio di Blaine.
Si spinse lentamente dentro, lasciandosi avvolgere da quel familiare calore soffocante e si concesse un gemito roco, diverso da quello infastidito del compagno.
Strinse la presa sul fianco di Blaine e si allontanò lievemente dal corpo di questo per poi affondarvi ancora un po' più in profondità, cercando con calma di farlo abituare. Non aveva fretta, amava godersi quel momento e donare all'amante più piacere possibile - erano entrambi degli egocentrici ma non per questo erano degli egoisti.
Si sporse in avanti, baciando con dolcezza la spalla di Blaine, facendo ondeggiare il bacino lentamente, cercando di scorgere nei mugolii di questo quello giusto per continuare a penetrarlo.
Ascoltando le reazioni del compagno riuscì piano a prenderlo del tutto, lasciandosi ancora una volta abbracciare da quel corpo così infuocato che si stava offrendo a lui.
Si mosse sempre con attenzione, cercando di colpire la prostata del compagno e, quando lo sentì sciogliersi tra le sue braccia emettendo un versetto di piacere aumentò leggermente il ritmo spingendosi sempre più affondo.
" Dillo... B-blaine...", ansimò, permettendo al più giovane di masturbare l'erezione che, con l'incrementare dei movimenti di Jesse, si era risvegliata e cercava attenzioni.
Il Warbler si appoggiò con un solo braccio al muro, spingendosi indietro verso l'amante e stringendo forte la mano sul suo membro. Gemette assecondando Jesse e dando alla sua masturbazione lo stesso ritmo delle sue spinte.
" Ah... t-ti amo... s-sono... pazzo di te... ahn...", mormorò con voce rotta, emettendo poi un lamento frustrato quando il più grande uscì dal suo corpo per farlo ancora distendere sul letto.
Gli allargò con sicurezza le gambe e lo penetrò ancora, affondando fino a colpire la prostata. Gli chiuse subito le labbra con le sue, assaporando il sapore di quegli erotici ed infuocati gemiti.
“ O-ovvio che tu sia pazzo… di me…”, ansimò Jesse, sorridendo contro la bocca di Blaine e cercando ancora di baciarlo. “ E… anch’io…”, ammise, mordicchiandogli il labbro inferiore.
Si sostituì presto alla mano del più giovane e, con spinte sempre più decise, portò entrambi all’orgasmo.
Jesse tenne stretto Blaine che, senza fiato, si lasciò avvolgere dalle calde braccia del più grande, facendosi cullare dai loro respiri e da quelle fiamme che non accennavano a volersi spegnere.