[Glee] Talento

May 25, 2011 01:56

Titolo: Talento
Fandom: Glee
Autore: kurenai88  
Beta: Nessuno XD
Personaggi: Jesse St. James, Blaine Anderson | Blesse St. Anderson
Genere: Introspettivo,
Rating: Arancione
Avvertimenti: OneShot, Slash, Lime, What if? (E se…), Future!Fic, OOC
Conteggio Parole: 1003 (FiumiDiParole)
Note: 1. Ormai mi sono convertita! Blesse St. Anderson is the way! Dedicata a Dave che è appena stato convertito a questa coppiaXD
2. Scritta senza pretese con i personaggi sicuramente OOC. Il mio Blaine ormai è un march ettaro - come disse David avendo pienamente ragione - mentre Jesse beh… lo vedo cinico e ben deciso nelle sue ideeXD Ma qui ho sicuramente esagerato<3
3. Niente beta ç_ç



{ Talento ~

Jesse St. James era sempre stato attratto dal talento. Amava lasciare che le sue orecchie venissero carezzato da voci nuove ed originali, nutrendo la sua fantasia con idee e immagini su come utilizzare al meglio quei doni della natura. Magari sul come legarle alla sua voce in modo da creare dei capolavori.
Il talento per Jesse era ovviamente soggettivo, spesso le sue idee venivano infatti duramente scartate, ma era certo che un giorno tutti si sarebbero inchinati al suo genio.
Il talento era anche... senza sesso, ovviamente. Lui era un maschio talentuoso e, quando aveva incontrato Rachel... beh, nonostante le varie cose che l'avevano fatto arrivare a conoscerla, doveva ammettere che era una femmina abbastanza talentuosa.
In quel momento però Jesse aveva trovato un nuovo 'giocattolino' e avrebbe fatto di tutto pur di averlo. Giocattolino era il termine più adatto per descrivere Blaine Anderson, soprattutto vista la sua altezza.
Aveva conosciuto Blaine quando, cercando di fare il consulente ai vari Glee Club dell’Ohio, si era ritrovato a Westerville. Più precisamente nell'accademia maschile Dalton.
Sinceramente parlando non era niente di speciale come voce - ne aveva sentite di migliori nella sua carriera di cantante nei Vocal Adrenaline -, faceva delle espressioni orribili mentre cantava e non sapeva neanche ballare... ma Jesse sapeva riconoscere il talento e Blaine sapeva bene come interpretare le canzoni. Poteva solo migliorare, sia come voce che come interpretazione, e lui era pronto a prendersi tutti i meriti.
Non fu semplice entrare nelle grazie di quello che sembrava il 'Consiglio dei Warblers', in realtà non ci riuscì affatto - erano per l'auto-gestione da anni, non avrebbero cambiato per lui - ma, grazie alle sue parole riuscì sin da subito ad attirare Blaine.
Arrivò subito un invito per prendere un caffè e la fatidica domanda che, sinceramente, Jesse non si sarebbe mai aspettato.
" Scusa la mia mancanza di tatto e troppa curiosità, ma... sei gay?"
Blaine lo osservava con quei suoi grandi occhi color cioccolata senza nascondere la sua curiosità ma Jesse, nonostante lo stupore, non si scompose donandogli un sorriso.
" Sono innamorato dell'arte e l'arte non ha sesso.", e allo sguardo che il ragazzo gli rivolse - totale ammirazione - capì di aver fatto colpo.
" È un pensiero... davvero profondo."
" Grazie.", sorseggiò un po' del suo caffè, nascondendo la soddisfazione.
Da quel momento in poi, ogni giorno, si incontravano in quel locale, parlando di musica e teatro, e quando Jesse ne aveva l'occasione, si permetteva di fargli alcuni saggi - a suo dire, ovviamente - consigli al più giovane, cercando di spingerlo verso la vetta.
Presto sarebbe passato alle lezioni di ballo e poi, quando sarebbe giunta l'occasione beh... avrebbe fatto in modo di consolidare la loro alleanza come coppia.
Non tanto perché avesse bisogno di una compagna - in quel caso un compagno -, ma perché era noto a tutti che i legami di coppia attiravano più spettatori perché carichi di emotività e di sentimenti... tutte cose che, da sempre, erano in grado di far impazzire la gente.
Per quel semplice motivo, Jesse St. James amava definirsi un genio.
Passo dopo passo il suo piano di conquista si stava compiendo e sapeva che ben presto Blaine si sarebbe trovato ad un bivio.
Aveva giocato così bene le sue carte che non aveva dubbi sulla sua scelta. Blaine aveva una sorta di relazione con Kurt - niente di importante secondo Jesse - ma era ovvio che sarebbe uscito sconfitto. Non poteva competere con lui, ma giusto per sicurezza, avrebbe gettato con piacere altra carne al fuoco, e durante uno di quei pomeriggi passati a prendere il caffè e a passeggiare si decise a far sentire al più giovane il suo desiderio.
Voleva possederlo, desiderava il suo talento... e l'avrebbe avuto. Jesse sapeva essere particolarmente tenace e quando si metteva in testa un qualcosa riusciva sempre ad ottenerla.
Arrivati a quel punto infatti fu semplice stringere la mano di Blaine tra le sue e rubargli un bacio - delicato, senza troppe pretese. Uno di quei baci teatrali, tanto romantici che facevano sciogliere gli spettatori sulle poltroncine… e che, in quel preciso istante, stava facendo lo stesso effetto al cantante.
“ Oh… uh… wow…”, borbottò, con le guance che si erano genuinamente arrossate e gli occhi che fuggivano imbarazzati.
Blaine era suo, era in suo completo potere… Jesse ne aveva la certezza ormai.

Nei mesi successivi, Jesse St. James riuscì ad appurare numerose cose… la maggior parte riguardavano le doti di Blaine Anderson. Ci aveva visto giusto nel definirlo talentuoso ed era stato un buon investimento.
Si erano immersi completamente nelle prove per un musical in uno dei più importanti teatri di Columbus e, grazie alla sua immensa genialità, sarebbe stato un successone - la sua bravura avrebbe anche oscurato l’innata incapacità di Blaine di ballare, ma almeno avrebbero puntato sulla sua interpretazione e sulla voce.
In quei mesi, però, Jesse aveva anche scoperto un altro talento del ragazzo… una capacità che stava sperimentando anche in quel momento, mentre le labbra di Blaine si chiudevano sul suo membro - in quel modo riuscì a strappare al più grande un gemito e subito, le sue mani andarono ad insinuarsi tra i capelli ricci del ragazzo, cercando di attirarlo ulteriormente a sé.
Non era la prima volta che sperimentavano quelle cose, per Jesse era un modo molto piacevole per migliorare l’affiatamento di coppia, ed ogni volta trovava sempre più spettacolare il modo che aveva il più giovane per sorprenderlo in quel campo.
Era capace di simulare gli atteggiamenti di un uomo vissuto con gli altri, di mostrare una finta saggezza, ma era solo una menzogna… ma era bastato poco per trasformarla in realtà.
Si basava tutto sulle esperienze e, visto che Blaine non ne aveva mai fatte di significative, Jesse si era impegnato anche in quel campo.
Blaine non avrebbe più mentito e sarebbe stato più reale… e dalla sua, il più grande, continuava a guadagnarci e non aveva da lamentarsi.
Chiuse gli occhi, lasciando che il cantante più giovane continuasse con entusiasmo il suo lavoro, strappandogli ulteriori gemiti e strattoni nei suoi ricci ribelli per una volta liberi dal gel.
Jesse St. James aveva davvero fiuto nello scovare i talenti.

autore: kurenai88, fanfiction, glee

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