Titolo: "Chris, questa sera ci divertiamo."
Fandom: The Social Network
Personaggi/Pairing(s): i fantastici 4 di FB
Rating: verde
Genere: st**nzata intergalattica
Avvertimenti: oneshot
Challenge/Prompt: scritta per il L<3ve fest @ fanfic_italia, per il prompt "È come tentare di forzare una serratura con un'aringa bagnata!" (mi vergognerei di quello che ho scritto se il prompt fosse stato un po' più serio XD)
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Tutto era cominciato con una frase: "Chris, questa sera ci divertiamo.". Una semplice frase aveva condannato decine di persone a subire l'ira funesta del Pelide Achille che infiniti lutti addusse agli Achei,
"Chris, chi è questo Pelide Achille?"
"Un eroe mitologico Dustin. Quello del tallone."
"Io credevo che stessi scrivendo di Mark."
"Dustin, non hai altro da fare?"
...l'ira funesta di Colui-che-tutto-puote.
"Chris?"
"Che diavolo c'è ora?"
"Non puoi chiamarlo Mark?"
"No, altrimenti come potrei negare che sto scrivendo di lui?"
"Si, ma-"
TUTTO ERA COMINCIATO QUANDO QUEL CRETINO DI DUSTIN AVEVA AVUTO LA GENIALATA DI HACKERARE IL PC DI MARK.
"Meglio adesso?"
"Questo non è molto carino da parte tua, Chris."
"Mettere il broncio non è dignitoso, sappilo."
Ora, io gli avevo fatto presente che Non Era Una Buon Idea, ma, complice una notevole quantità di alcool, non riuscii ad impormi.
"Già non ci riesco da sobrio, figuriamoci inebriato."
"Solo tu puoi usare certe parole ad alta voce."
Il reale problema è che avevamo sottovalutato il nemico. Certo, sapevamo che Mark è uno dei programmatori migliori sul pianeta e un hacker di ottimo livello, però reputavamo di poter portare a compimento la nostra missione nonostante tutto, visto che anche il nostro hacker non era malaccio.
"Malaccio? Chris hai veramente scritto non era malaccio? Io-io sono un genio! Sono il miglior hacker che-"
Tuttavia un primo problema ci si presentò fin da subito: come fregare il portatile a Mark.
A causa di un incidente (noto come: "il giorno che mamma e papà si sono lasciati") da un paio di anni Mark è diventato estremamente possessivo del suo computer e ha cominciato a portarselo sempre in giro. Solo l'aiuto involontario di un'amica di Sean ci permise di poterlo sostituire con un altro esteriormente uguale.
"Sapevi che a Mark piace stare sotto?"
"Cosa?! Chris! Come diavolo lo sai?"
"Ehi, qualcuno è dovuto entrare in quella stanza a sostituire i portatili, no?"
"Chris, vergogna! Questo lo dico al tuo moroso."
"...anche a lui piace stare sotto."
"Argh! Troppe informazioni! Troppe informazioni!"
Ma una volta entrati in possesso del computer, dovevamo affrontare il problema più grosso: come superare l'inviolabile password del Grande Capo. *inserire la toccata e fuga in re minore di Bach per ottenere l'effetto drammatico*
"Chris, dobbiamo parlare di questa tua tendenza a mettere la colonna sonora ai tuoi post."
"Devo ricordarti che quella sera hai canticchiato per tutto il tempo il tema di Mission Impossible?"
Dopo più di mezz'ora non ne eravamo ancora venuti a capo. I soliti programmini non avevano funzionato e nonostante confidassimo nella resistenza di Mark (e nella tecnica dell'amica di Sean), ci rendevamo conto che il tempo cominciava a scarseggiare. Capimmo il nostro errore: era stato come tentare di forzare una serratura con un'aringa bagnata. Uno ci poteva anche provare, ma difficilmente ce l'avrebbe fatta.
"…"
"Mi sembra una paragone più che appropriato."
"Quello che non capisco è come tu sia reputato il più mentalmente stabile del gruppo."
Era giunto il momento di tirare fuori l'artiglieria pesante. Dustin aveva con sé un programma che permetteva di inserire delle parole che noi ritenevamo significative che lui avrebbe poi scomposto e con queste cercato di forzare la password d'accesso. Il programma era ancora a uno stadio di primo betaggio e le nostre speranze erano poche. Immaginatevi la nostra sorpresa quando vedemmo la password formarsi davanti ai nostri occhi.
"Chris, sei un bastardo. E lo dico con il massimo rispetto."
"Per cosa?"
"Che frase volutamente ambigua."
"Perché, tu eri sorpreso della password? "
"Mph. No. Decisamente no."
Mentre eravamo ancora scossi dalla nostra stupefacente scoperta, fummo raggiunti dal Grande Capo in persona, il quale non era molto felice della nostra bravata.
Ebbene sì, signori, questo è reale motivo per cui nell'ultima settimana il CEO di FB è stato particolarmente pedante e pedissequo.
"Non potevi scrivere una pigna in culo all'ennesima potenza?"
"Dustin, non essere volgare."
Come se avessimo scoperto qualcosa di compromettente su di lui. Solo la password d'accesso al suo portatile.
Ora, noi non divulgheremo mai la password dei una delle persone più ricche del pianeta. Nonché nostro datore di lavoro. Nonché nostro amico.
"Aspetta, come amico possiamo decisamente farlo."
"No, Dustin. Ne abbiamo già parlato. Conto di sposarmi, e non credo di poterlo fare da morto."
p.s. contiene il nome Wardo .
"Chris, credo che il tuo moroso dovrà convertirsi alla necrofilia."
"Almeno morirò in nome del Vero Amore."